30.05.2022 (aggiornamento)
UE – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa al vertice straordinario del Consiglio Europeo di Bruxelles, incentrato sulla situazione della sicurezza e sulle conseguenze dell’aggressione russa contro l’Ucraina. Sono comparse sincopi nelle catene di approvvigionamento, e una delle peggiori è il fatto che l’Ucraina, a causa del blocco dei suoi porti sul Mar Nero, non ha più la possibilità di esportare grano. Da qui inizia una specie di effetto domino che andrà fino in Africa, in Sudamerica, in Asia, ha dichiarato prima dell’inizio del vertice il capo dello stato romeno. Il presidente Iohannis ha spiegato che la Romania può offrire un sostegno significativo. Già una parte importante del grano viene esportata dall’Ucraina attraverso la Romania. Con il nostro aiuto sono concesse tante esenzioni nonchè sostengo significativo per agevolare questo percorso, ha detto il capo dello stato. Per due giorni i leader europei esamineranno le modalità per continuare a fornire sostegno politico e assistenza umanitaria, economica e finanziaria all’Ucraina, compresa l’importanza del ruolo che l’Unione Europea deve svolgere negli sforzi di ricostruzione postbellica. Sul tavolo anche la necessità di fornire un sostegno adeguato al rafforzamento della resilienza della Moldova nonchè la diversificazione delle fonti, delle rotte energetiche e della la sicurezza delle forniture.
România Internațional, 30.05.2022, 19:48
UE – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa al vertice straordinario del Consiglio Europeo di Bruxelles, incentrato sulla situazione della sicurezza e sulle conseguenze dell’aggressione russa contro l’Ucraina. Sono comparse sincopi nelle catene di approvvigionamento, e una delle peggiori è il fatto che l’Ucraina, a causa del blocco dei suoi porti sul Mar Nero, non ha più la possibilità di esportare grano. Da qui inizia una specie di effetto domino che andrà fino in Africa, in Sudamerica, in Asia, ha dichiarato prima dell’inizio del vertice il capo dello stato romeno. Il presidente Iohannis ha spiegato che la Romania può offrire un sostegno significativo. Già una parte importante del grano viene esportata dall’Ucraina attraverso la Romania. Con il nostro aiuto sono concesse tante esenzioni nonchè sostengo significativo per agevolare questo percorso, ha detto il capo dello stato. Per due giorni i leader europei esamineranno le modalità per continuare a fornire sostegno politico e assistenza umanitaria, economica e finanziaria all’Ucraina, compresa l’importanza del ruolo che l’Unione Europea deve svolgere negli sforzi di ricostruzione postbellica. Sul tavolo anche la necessità di fornire un sostegno adeguato al rafforzamento della resilienza della Moldova nonchè la diversificazione delle fonti, delle rotte energetiche e della la sicurezza delle forniture.
FMI – Una delegazione del Fondo Monetario Internazionale, guidata dal capo missione per la Romania, Jan Kees Martijn, si trova in visita a Bucarest dal 30 maggio al 10 giugno, per l’analisi annuale dello stato dell’economia romena. Lo ha annunciato il rappresentante regionale del FMI per l’Europa centro-orientale, Nadeem Ilahi, precisando che i rappresentanti dell’istituzione finanziaria affronteranno, assieme alle autorità romene, le politiche e gli sviluppi economici. In programma incontri con funzionari del Ministero delle Finanze, della Banca Centrale di Romania, di altre agenzie governative, nonché con rappresentanti del settore privato e delle ONG. La Romania non ha in via di svolgimento un accordo di finanziamento il Fondo Monetario Internazionale, ma l’istituto finanziario valuta annualmente lo stato dell’economia romena.
Il Principe Carlo in Romania – Il Principe Carlo di Galles ha caratterizzato come notevole la reazione della Romania nel contesto della guerra in Ucraina. L’erede della Corona britannica ha partecipato a Sibiu alla presentazione del più grande progetto di riforestazione in Europa. Questa conferenza si svolge mentre oltre confine il territorio ucraino viene invaso. È una tragedia di proporzioni immense il fatto che stiamo assistendo a così tanta morte, distruzione e sofferenza, quando dovremmo lavorare insieme per contrastare la più grande urgenza planetaria che il mondo ha mai dovuto affrontare, ha affermato il principe Carlo, aggiungendo che l’impatto economico della crisi in corso in Ucraina non fa che aggravare la crisi climatica e della biodiversità.
Rifugiati – In Romania sono entrate ieri attraverso i valichi di frontiera 92.438 persone, di cui 9.188 cittadini ucraini (in diminuzione del 16,7% rispetto al giorno precedente). Lo annuncia l’Ispettorato Generale della Polizia di Frontiera, precisando che tramite i valichi con l’Ucraina 4.164 cittadini ucraini sono arrivati in Romania (-12,8%), mentre 1.021 (-9%) attraverso quelli con la Repubblica di Moldova. Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio scorso, fino al 29 maggio, in Romania sono entrati 1.066.255 cittadini ucraini.
Covid-19 – Sono 547 le persone positive al COVID-19 ricoverate nelle strutture specializzate in Romania, una in meno rispetto al giorno precedente. Lo riferisce il Ministero della Salute, indicando che nei reparti di terapia intensiva sono ricoverate 76 persone, una in più rispetto al giorno precedente, di cui 61 non vaccinate. Nelle ultime 24 ore, non sono stati segnalati decessi causati dal COVID-19. In Romania, dall’inizio della pandemia, a causa delle complicanze provocate dal coronavirus, hanno perso la vita 65.678 persone.
Censimento – In Romania, l’Istituto Nazionale di Statistica inizia dal 31 maggio la fase di raccolta dei dati relativi al censimento della popolazione attraverso l’operato dei revisori agli indirizzi di residenza delle persone che non si sono autocensite online. Secondo l’INS, quasi il 47% della popolazione target stimata ha compilato i questionari on line. La seconda fase del censimento si svolgerà dal 31 maggio al 17 luglio. Si tratta del 13° censimento organizzato in Romania e del quarto dopo la Rivoluzione del 1989.
Calcio – Si è conclusa ieri la stagione calcistica nazionale in Romania, con il ritorno degli spareggi per la massima divisione. Chindia Târgovişte resta nella prima divisione, grazie alla vittoria contro il Concordia Chiajna (4-1). Promuove anche l’Università di Cluj, dopo aver concluso la partita con la Dinamo in pareggio a Bucarest. Lo scudetto è stato aggiudicato per il quito anno consecutivo dalla CFR Cluj, che si qualifica così anche ai preliminari della Champions League. FCSB, Universitatea Craiova e Sepsi Sfântu Gheorghe giocheranno le eliminatorie della Europa Conference League. Il calcio torna negli stadi il 9 luglio, con la Supercoppa di Romania.