18.04.2022
Investimenti – Il premier Nicolae Ciucă ha ribadito oggi che, in una situazione di crisi come quella che anche la Romania sta attraversando, l’unica soluzione sono gli investimenti, sottolineando che il ruolo del governo è di sostenerli tramite politiche pubbliche volte a garantire stabilità e sviluppo economico. In un’intervista a Radio Romania, il primo ministro ha sottolineato che, per garantire stabilità, l’ambiente imprenditoriale va sostenuto dalle politiche governative. Il premier ha sottolineato che le istituzioni finanziarie internazionali confermano che le soluzioni dell’Esecutivo sono quelle giuste. D’altra parte, Nicolae Ciucă ha affermato che, nel 2022, la Romania ha il più grande budget dedicato agli investimenti degli ultimi 30 anni: 88 miliardi di lei (circa 18 miliardi di euro). Verrà inoltre attratto un grande volume di fondi europei, che offrono la possibilità di generare sviluppo economico e nuovi posti di lavoro.
România Internațional, 18.04.2022, 16:58
Investimenti – Il premier Nicolae Ciucă ha ribadito oggi che, in una situazione di crisi come quella che anche la Romania sta attraversando, l’unica soluzione sono gli investimenti, sottolineando che il ruolo del governo è di sostenerli tramite politiche pubbliche volte a garantire stabilità e sviluppo economico. In un’intervista a Radio Romania, il primo ministro ha sottolineato che, per garantire stabilità, l’ambiente imprenditoriale va sostenuto dalle politiche governative. Il premier ha sottolineato che le istituzioni finanziarie internazionali confermano che le soluzioni dell’Esecutivo sono quelle giuste. D’altra parte, Nicolae Ciucă ha affermato che, nel 2022, la Romania ha il più grande budget dedicato agli investimenti degli ultimi 30 anni: 88 miliardi di lei (circa 18 miliardi di euro). Verrà inoltre attratto un grande volume di fondi europei, che offrono la possibilità di generare sviluppo economico e nuovi posti di lavoro.
Profughi – 87.531 persone, tra cui 6.750 cittadini ucraini, sono entrati in Romania ieri attraverso i valichi di frontiera di tutto il Paese. Dall’inizio della crisi in Ucraina, più di 737.000 ucraini sono entrati in Romania, per la maggior parte in transito verso altri paesi. D’altra parte, quasi il 40% del totale dei rifugiati ucraini che, dopo l’inizio della guerra, hanno trovato lavoro in Romania, sono impiegati nell’industria manifatturiera. Lo rilevano i dati del Ministero del Lavoro, indicando al secondo posto l’edilizia e al terzo quello alberghiero e della ristorazione. Inoltre, i rifugiati ucraini svolgono in Romania servizi all’ingrosso, amministrativi e di supporto. Un quarto dei 1.891 cittadini ucraini assunti in Romania dopo il 24 febbraio lavorano per aziende di Bucarest.
Romania-Ucraina – La Romania ha donato all’Ucraina 11 ambulanze completamente attrezzate, che saranno utilizzate per l’evacuazione dei feriti e per fornire assistenza medica di emergenza. Lo ha annunciato l’Ispettorato per le Situazioni di Emergenza di Suceava (nord-est). Sempre a Suceava è stato allestito il primo centro logistico europeo per l’accoglienza, lo stoccaggio e il trasferimento dell’assistenza umanitaria fornita all’Ucraina dagli stati membri dell’Unione Europea. Il centro è stato aperto dal Dipartimento per le Situazioni di Emergenza nell’ambito del Meccanismo Europeo di Protezione Civile.
Legge Offshore – Il Senato di Bucarest, come prima camera, esamina questa settimana gli emendamenti alla Legge Offshore, che regola lo sfruttamento del gas naturale nel Mar Nero. Nella forma attuale, la normativa prevede che, in caso di crisi energetica, la Romania ha la priorità nell’assicurare l’approvvigionamento di gas. Il documento proposto dai vertici della maggioranza PNL-PSD-UDMR prevede che il 60% dei ricavi ottenuti dallo sfruttamento dei gas del perimetro marittimo romeno spetta allo Stato, mentre il 40% agli investitori. Lo stato e le aziende romene avranno priorità nell’acquisto del gas sfruttato, mentre il surplus sarà esportato. Il ddl stabilisce lo stesso quadro fiscale per i perimetri petroliferi onshore di profondità.
Banca Centrale Romena – Giornate delle Porte Aperte alla Banca Centrale di Romania oggi e domani, nel 142/o anniversario della sua istituzione. Il Palazzo Vecchio di Bucarest, così come le filiali e le agenzie regionali nel territorio, sono dunque aperte ai visitatori. Il pubblico può ammirare la mostra permanente del Museo della Banca Centrale, compreso un lingotto d’oro della sua riserva, nonchè due mostre temporanee: 100 anni dalla nascita di Re Michele I (1921-2017) e Ecaterina Teodoroiu – eroina della Prima Guerra Mondiale. Ideata come un viaggio immaginario nella vita del monarca dall’infanzia alla vecchiaia, la mostra dedicata al Re Michele I presenta le divise da maresciallo appartenute al sovrano, costumi popolari, manufatti militari, monete, medaglie, documenti e banconote. L’altra mostra, dedicata a Ecaterina Teodoroiu, è legata al lancio in circolazione, a partire dal 1° dicembre 2021, della banconota da 20 lei, su cui è raffigurato il volto dell’eroina romena.
Settimana delle Passioni – Settimana Santa per i cristiani ortodossi, confessione maggioritaria in Romania, e per i fedeli greco-cattolici, che quest’anno celebrano la Pasqua il 24 aprile. Per tutta la settimana, i fedeli partecipano ogni sera a messe speciali chiamate Denii, che commemorano gli ultimi momenti della vita terrena di Gesù Cristo, prima della sua Crocifissione. Le più importanti sono la Messa dei 12 Vangeli del Giovedì Santo e la Messa in ricordo della Deposizione e la Sepoltura del Signore del Venerdì Santo, quando si svolge anche la Processione dell’Epitaffio.