09.04.2022 (aggiornamento)
Rating Paese – Fitch Ratings ha confermato il rating della Romania a BBB- con prospettiva negativa, l’ultimo qualificativo della categoria investment-grade (raccomandato per gli investimenti) — si legge in un comunicato dell’agenzia di valutazione finanziaria. Fitch afferma che la prospettiva negativa riflette le continue incertezze sull’implementazione delle politiche volte a contrastare gli squilibri fiscali strutturali a medio termine e l’impatto della guerra in Ucraina e della crisi nel settore dell’energia. L’Agenzia prevede un rallentamento della crescita economica al 2,1% nel 2022 (dal 5,9% nel 2021), che riflette principalmente il rallentamento del consumo e delle esportazioni. Sebbene il Governo romeno abbia adottato alcune misure per controbilanciare i costi più alti dell’energia, probabilmente saranno insufficienti per prevenire una perdita del potere d’acquisto — afferma Fitch, che prevede un tasso del 4,8% del potere d’acquisto nel 2023.
Legge sull’offshore — La coalizione governativa di Bucarest ha accelerato i colloqui relativi alla modifica della Legge sull’offshore, normativa che regola lo sfruttamento del gas naturale nel perimetro romeno del Mar Nero. I leader del PNL, PSD e UDMR hanno concordato la forma finale della legge. Il ddl sarà sottoposto all’esame del Parlamento la prossima settimana e sarà adottato con procedura d’urgenza. Una variante presa in considerazione è che lo stato romeno incassi almeno il 60% del profitto ottenuto dall’estrazione del gas naturale, e le compagnie private il 40%. Di recente, il ministro dell’Energia, Virgil Popescu, ha annunciato che, quest’anno, la Romania beneficerà di un miliardo di metri cubi di gas naturale in più tramite lo sfruttamento dei giacimenti del Mar Nero.
Ucraina — Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato, oggi, che l’Ucraina è pronta a svolgere negoziati con la Russia, negoziati che erano stati bloccati in seguito alla scoperta delle atrocità nelle città ucraine liberate. Noi siamo pronti a lottare e, parallelamente, a cercare vie diplomatiche per fermare questa guerra, ha dato assicurazioni il capo dello stato ucraino in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere austriaco, Karl Nehammer. Quest’ultimo si è recato, oggi, a Kiev e Bucha, città diventata simbolo delle atrocità dell’invasione russa, per esprimere il suo sostegno al governo ucraino. D’altra parte, le autorità ucraine hanno annunciato che è stata concordata la creazione di 10 corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dalle regioni assediate dalle forze russe. Nel porto meridionale di Odessa sul Mar Nero è stato dichiarato lo stato di assedio questo finesettimana. La città è stata finora risparmiata dai forti bombardamenti con cui i russi hanno preso d’assalto il porto di Mariupol sul Mar d’Azov, però, stando agli inviati di Radio Romania, le autorità regionali temono un attacco russo simile a quello di Kramatorsk, dove almeno 50 civili sono stati uccisi da un missile in una stazione ferroviaria. D’altra parte, Mosca, tramite il suo ambasciatore a Washington, Anatoli Antonov, ha ammonito gli stati occidentali che le loro forniture di armamento all’Ucraina sono pericolose e provocatorie, perchè prolungano il conflitto e, essendo dirette contro la Russia, possono provocare uno scontro diretto tra gli USA e la Russia.
Sostegno all’Ucraina — La presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, ha promesso 1 miliardo di euro da parte della CE a sostegno dell’Ucraina e dei Paesi che accolgono rifugiati in fuga dalla guerra causata dall’invasione russa. L’annuncio è stato fatto, oggi, nell’ambito dell’evento online di raccolta di fondi per i rifugiati ucraini Stand up for Ukraine, organizzato dall’UE e dal Canada, e ospitato a Varsavia, che ha permesso la raccolta di 10,1 miliardi di euro per l’Ucraina. Secondo la Rappresentanza della Commissione Europea in Romania, i fondi raccolti serviranno a soddisfare le necessità delle persone sfollate all’interno dell’Ucraina e di quelle che hanno lasciato il Paese a causa dell’invasione russa. Stando alla CE, i fondi saranno impiegati per rispondere alle necessità dei 4 milioni di rifugiati ucraini che si trovano negli stati dell’UE. Allo stesso tempo, il finanziamento e le donazioni forniranno assistenza umanitaria vitale ai 6,5 milioni di persone, di cui 2,5 milioni di bambini, sfollati in Ucraina.
Profughi — Più di 76 mila persone sono entrate in Romania, ieri, di cui 8.623 cittadini ucraini, in calo del 5,9% rispetto al giorno precedente – precisa, oggi, l’Ispettorato Generale della Polizia di Confine. Secondo la fonte citata, dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, in Romania sono entrati, in tutto, quasi 660 mila profughi, di cui la maggior parte hanno solo transitato il Paese verso altre destinazioni dell’Europa Occidentale.
Giustizia — L’ex ministra del Turismo romena, Elena Udrea, si trova in arresto in Bulgaria e potrebbe essere estradata in Romania la settimana prossima. Ieri, i giudici bulgari hanno rinviato la decisione, perché il mandato europeo di estradizione non era tradotto in bulgaro. Elena Udrea ha lasciato la Romania giovedì, qualche ora prima della sentenza dell’Alta Corte di Bucarest, che ha mentenuto la precedente sentenza di 6 anni di carcere per tangenti e abuso d’ufficio. Udrea è stata fermata al confine tra la Bulgaria e la Grecia. Lei è accusata, in Romania, anche in un altro fascicolo relativo al finanziamento illegale della campagna elettorale per le presidenziali del 2009. La pena stabilita dal tribunale di primo grado in questo caso è di 8 anni di reclusione. Udrea che, tempo fa, era una forte sostenitrice della lotta alla corruzione, è stata la principale collaboratrice dell’ex presidente di destra del Paese, Traian Băsescu, anche lui confermato, di recente, come ex collaboratore della Securitate, la polizia politica del regime comunista.
România Internațional, 09.04.2022, 18:53