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05.04.2022


05.04.2022
05.04.2022

, 05.04.2022, 16:40

Discorso Volodymyr Zelensky – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto un embargo totale contro la Russia. In un video-discorso al Parlamento romeno ieri sera, Zelensky ha affermato che l’Unione Europea deve privare Mosca di qualsiasi risorsa economica e finanziaria per determinarla a cercare la pace con Kiev e con l’intera Europa. Ringraziando i romeni per il modo in cui hanno accolto i rifugiati ucraini, Volodymyr Zelensky e si è detto convinto che la Romania sarà coinvolta nel programma di parteciperà alla ricostruzione dell’Ucraina nel dopoguerra.

Profughi – Numerosi rifugiati ucraini sono entrati in Romania in seguito all’invasione russa. La solidarietà con gli oltre 650.000 vicini e amici venuti in Romania si è manifestata non solo a livello delle istituzioni statali, ma anche delle organizzazioni non governative e soprattutto – ed è questo l’aspetto più importante – da parte dei semplici cittadini romeni. Lo ha dichiarato il premier Nicolae Ciucă, esaminando la situazione dei profughi ucraini ieri, a Bucarest, assieme all’ambasciatrice degli USA all’ONU, Linda Thomas-Greenfield.

Tassi interesse – La Banca Centrale di Romania ha deciso di aumentare, a partire da domani, il tasso di interesse di riferimento dal 2,5 al 3% all’anno, nonchè i tassi di interesse in base ai quali le banche commerciali possono prendere prestiti quando piazzano soldi presso la BC. La misura era già stata anticipata dalla maggior parte degli economisti. Il tasso di interesse chiave o tasso di interesse di politica monetaria determina la direzione dell’evoluzione per tutti i tassi di interesse bancari ed è lo strumento principale nella lotta contro l’inflazione delle banche centrali. La BC prevede che il tasso di inflazione annuale aumenterà più del previsto a febbraio, a causa dell’aumento dei prezzi del carburante e degli alimenti processati, sullo sfondo della guerra in Ucraina e delle sanzioni internazionali contro la Russia.

Governo – Riunione della coalizione governativa per esaminare un pacchetto di misure sociali a sostegno della popolazione vulnerabile, nonché alcuni provvedimenti economici come l’aumento del valore dei buoni pasto o gli standard alimentari negli ospedali. Secondo il leader del PSD, Marcel Ciolacu, si tratta della concessione, ogni due mesi, di ticket dal valore di 50 euro per le famiglie svantaggiate, ovvero per circa 3,5 milioni di romeni, nonchè di 30 euro per gli studenti bisognosi. Inoltre, i leader della coalizione vogliono aumentare il valore dei buoni pasto fino a 30 lei (circa 6 euro) e raddoppiare lo standard alimentare negli ospedali a 20 lei (circa 4 euro). Dal canto suo, l’ex presidente del PNL, Florin Cîţu, ha dichiarato che tutte le misure che saranno prese nel prossimo periodo vanno analizzate attentamente, perché sulla carta possono sembrare buone, ma hanno un effetto boomerang, in grado di destabilizzare l’economia. Dal canto suo, il premier Nicolae Ciucă ha annunciato che le misure avranno un impatto sul bilancio di oltre il 3% del PIL e che l’intenzione del governo è di utilizzare quanti più fondi europei, per non aumentare il deficit.

UE – Il ministro delle Finanze, Adrian Câciu, si trova a Bruxelles per discutere con i suoi omologhi dell’UE sulle modalità in cui la Romania potrà accedere ai fondi europei che non ha utilizzato negli anni precedenti. La coalizione di governo in Romania vuole utilizzare questi fondi per attuare misure sociali ed economiche. Câciu si è recato a Bruxelles anche il mese scorso, chiedendo, a livello europeo, l’uso di strumenti finanziari per proteggere l’economia nonchè i cittadini dagli effetti dell’aumento dei prezzi per energia e carburanti.

Moldova – La Repubblica di Moldova è il vicino più vulnerabile dell’Ucraina, accogliendo il maggior numero di rifugiati pro capite. Lo ha dichiarato a Berlino il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, che copresiede, assieme agli omologhi tedesco, Annalena Baerbock, e francese, Jean-Yves Le Drian, la Conferenza Internazionale sul sostegno alla Moldova. L’iniziativa è volta a individuare donazioni per Chisinau dagli stati membri dell’UE e del G7, dalle istituzioni finanziarie internazionali e da altre organizzazioni internazionali. Prima della riunione, la presidente filo-occidentale Maia Sandu ha affermato che la Moldova rispetta pienamente le sanzioni internazionali imposte alla Russia e che l’unico aspetto vulnerabile nei suoi rapporti con Mosca è l’acquisto di gas naturale. Ieri in Moldova è stata indetta giornata di lutto nazionale per commemorare le vittime della guerra della Federazione Russa contro l’Ucraina, nonchè in segno di profonda compassione e solidarietà con il popolo ucraino, secondo il decreto firmato dalla presidente. Stando al censimento del 2014, oltre ai romeni (alcuni autodichiarati moldavi), che rappresentano oltre l’80% della popolazione, nella Repubblica di Moldova vivono circa 180.000 ucraini (6,5%) e 110.000 etnici russi (4%).

Ucraina – Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, valuta che la guerra in Ucraina sia giunta in una fase cruciale, spiegando oggi che la Russia cercherà di prendere il controllo dell’intero Donbass, la zona secessionista filo-russa nell’est, e di creare un collegamento terrestre con la Penisola di Crimea, che ha annesso nel 2014. Stando al segretario generale della NATO, il riposizionamento delle forze russe in ritirata dall’Ucraina settentrionale, dove hanno abbandonato l’assedio della capitale Kiev, dovrebbe impiegare diverse settimane prima che una grande offensiva venga lanciata a est. È essenziale, ha sottolineato Stoltenberg, che gli alleati aiutino gli ucraini a difendersi. I ministri degli Esteri degli Stati membri dell’Alleanza discuteranno, giovedì, con il loro omologo di Kiev, Dmitro Kuleba, delle armi di cui hanno bisogno le forze ucraine, ha detto ancora Stoltenberg.

Mozione – L’Unione Salvate Romania (all’opposizione) ha inoltrato alla Camera dei Deputati una mozione semplice contro il ministro dell’Ambiente, Tanczos Barna. USR accusa Barna di distruggere l’ambiente, promuovendo gli interessi espressi dalla mafia del legno. Stando agli iniziatori, il ministro deve dimettersi perché ignora le decisioni della giustizia e spreca ingenti somme di denaro, che potrebbero essere utilizzate in progetti davvero utili.

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