02.04.2022
Politica – Il presidente del Senato romeno, Florin Cîţu, ha annunciato, oggi, le sue dimissioni dalla guida del Partito Nazional-Liberale (partner di governo). Molti leader liberali avevano già chiesto la sua partenza, accusando Cîţu di provocare tensioni nei rapporti con il PSD allinterno della coalizione, di mancata comunicazione con la base del partito e di avere unimmagine pubblica debole, che fa calare il PNL nei sondaggi. I contestatari vorrebbero come leader del PNL il primo ministro in carica, Nicolae Ciuca, che secondo i media ha unimmagine molto migliore e un dialogo coerente con i partner di governo. Rispettato come militare di carriera, Ciuca è, però, protagonista di uno scandalo per plagio, legato alla sua tesi di dottorato. Lex premier Cîţu è stato eletto capo del partito solo sei mesi fa, alla fine dello scorso settembre. Sostenuto apertamente dal capo dello stato, Klaus Iohannis, Cîţu è stato eletto leader del PNL lo scorso anno, a settembre, dopo un congresso segnato da tensioni, al posto di un altro ex premier, Ludovic Orban, che guidava la formazione dal 2017. Nel contesto, Orban aveva affermato che al congresso si sono svolte “le più gravi violazioni delle norme democratiche mai commesse in un partito politico negli ultimi 31 anni”. A dicembre, accompagnato da altri dimissionari dal PNL, Orban ha fondato un nuovo partito, chiamato Forza della Destra.
România Internațional, 02.04.2022, 16:40
Politica – Il presidente del Senato romeno, Florin Cîţu, ha annunciato, oggi, le sue dimissioni dalla guida del Partito Nazional-Liberale (partner di governo). Molti leader liberali avevano già chiesto la sua partenza, accusando Cîţu di provocare tensioni nei rapporti con il PSD allinterno della coalizione, di mancata comunicazione con la base del partito e di avere unimmagine pubblica debole, che fa calare il PNL nei sondaggi. I contestatari vorrebbero come leader del PNL il primo ministro in carica, Nicolae Ciuca, che secondo i media ha unimmagine molto migliore e un dialogo coerente con i partner di governo. Rispettato come militare di carriera, Ciuca è, però, protagonista di uno scandalo per plagio, legato alla sua tesi di dottorato. Lex premier Cîţu è stato eletto capo del partito solo sei mesi fa, alla fine dello scorso settembre. Sostenuto apertamente dal capo dello stato, Klaus Iohannis, Cîţu è stato eletto leader del PNL lo scorso anno, a settembre, dopo un congresso segnato da tensioni, al posto di un altro ex premier, Ludovic Orban, che guidava la formazione dal 2017. Nel contesto, Orban aveva affermato che al congresso si sono svolte “le più gravi violazioni delle norme democratiche mai commesse in un partito politico negli ultimi 31 anni”. A dicembre, accompagnato da altri dimissionari dal PNL, Orban ha fondato un nuovo partito, chiamato Forza della Destra.
Profughi – 69.524 persone sono entrate in Romania, ieri, attraverso i valichi di frontiera, di cui 7.365 cittadini ucraini (in calo dell11% rispetto al giorno precedente). Lo ha annunciato lIspettorato Generale della Polizia di Frontiera (IGPF), secondo cui, al confine con lUcraina sono entrati in Romania 4.047 cittadini ucraini (in calo del 10,8%) e al confine con la Repubblica di Moldova sono entrati 1.480 cittadini ucraini (in calo dell11,2%). Secondo la fonte citata, dallinizio della crisi, in Romania sono entrati 603.120 cittadini ucraini. Al momento, il controllo allingresso nel Paese attraverso i valichi di frontiera si svolge efficientemente, in conformità ai provvedimenti nazionali e comunitari, precisa lIspettorato Generale della Polizia di Frontiera
Ucraina – Più di 4,1 milioni di ucraini sono scapparti dal loro Paese dallinvasione ordinate, il 24 febbraio scorso, dal presidente russo Vladimir Putin. LAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha contato al momento 4.137.842 rifugiati ucraini, e quasi 35.000 nelle ultime 24 ore. LEuropa non ha mai visto una tale ondata di profughi dalla Seconda Guerra Mondiale. Circa il 90% delle persone in fuga dallUcraina sono donne e bambini, in quanto le autorità ucraine non consentono la partenza degli uomini che possono essere incorporati. Allo stesso tempo, lOrganizzazione Internazionale delle Nazioni Unite per le Migrazioni ha affermato che anche circa 205.500 non ucraini sono fuggiti da questo Paese e che, a volte, hanno avuto difficoltà nel tornare nel loro Paese di origine. LONU stima che il numero di sfollati allinterno dellUcraina sia di quasi 6,5 milioni. In totale, più di dieci milioni di persone, più di un quarto della popolazione, sono state costrette a fuggire dalle proprie case, sia attraversando il confine per trovare rifugio nei Paesi vicini, sia rifugiandosi altrove in Ucraina. LUNICEF afferma che più della metà dei 7,5 milioni di bambini del Paese sono sfollati o rifugiati. Prima del conflitto, lUcraina aveva più di 37 milioni di persone nei territori controllati da Kiev, senza la Crimea (meridionale) annessa dalla Russia nel 2014 e senza le aree orientali parzialmente sotto il controllo dei separatisti filo-russi dallo stesso anno.
Energia – La Romania sostiene la posizione dellUnione Europea in merito alla richiesta della Russia di pagamento in rubli del gas esportato. Lo ha annunciato il ministro romeno dellEconomia, Virgil Popescu. Popescu ha spiegato che i romeni non hanno motivi di preoccupazione, perché né lo stato romeno, né le aziende hanno contratti diretti con la Gazprom. Daltra parte, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato che il blocco comunitario e gli Stati membri del G7 sostengono che la Russia non ha il diritto di chiedere il pagamento in rubli e ha aggiunto che gli stati europei continueranno a pagare il gas russo in euro e dollari, in conformità ai contratti. Gazprom ha già inviato notifiche ai clienti sul passaggio al nuovo schema di pagamento in rubli, entrato in vigore da venerdì, a seguito di un decreto firmato del presidente russo Vladimir Putin. Per ora, Mosca non interromperà le forniture di gas naturale allEuropa, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Peskov ha precisato che i pagamenti per le consegne successive al 1° aprile saranno fatti nella seconda metà di questo mese e a maggio.
Coronavirus – Sono 2174 i nuovi contagi da SARS-CoV-2 accertati in Romania nelle ultime 24 ore. Nello stesso intervallo, a causa delle complicanze provocate dal coronavirus, hanno perso la vita 37 persone. Dallinizio della pandemia, due anni fa, in Romania sono stati accertati 2.85 milioni di casi di infezione e hanno perso la vita oltre 65.000 persone. Più di 8 milioni di persone hanno completato il ciclo vaccinale. Dal 9 marzo in Romania non sono più in vigore restrizioni anti-Covid.
Giornata Mondiale dell’Autismo – A Bucarest, il Palazzo Cotroceni, sede dellAmministrazione Presidenziale, si illuminerà di blu, questa sera, in occasione della Giornata Modiale dellAutismo. Secondo un comunicato stampa, lAmministrazione Presidenziale saluta le azioni della società civile per contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone con autismo e sostiene la promozione di politiche inclusive che consentano alle persone colpite di raggiungere il loro pieno potenziale. Anche lEsecutivo di Bucarest si unisce alla campagna internazionale “Light It Up Blue”, illuminando di blu il Palazzo Victoria. Il Primo Ministro Nicolae Ciuca ha espresso il suo sostegno a coloro che si dedicano allinclusione di bambini e adulti con questa condizione e ha sottolineato limportanza di uno spazio di sicurezza e affetto per le persone con autismo. In Romania si stima che oltre 30.000 persone sono aflitte da autismo, ma solo la metà di loro ha un livello che puo essere considerato disabilità. Circa 1.000 bambini vengono diagnosticati con questo disturbo ogni anno.
Politiche Ungheria – Domani, in Ungheria, si terranno elezioni politiche. Secondo i sondaggi demoscopici, il partito conservatore FIDESZ, al governo, ha un leggero vantaggio su sei partiti di opposizione organizzati in una coalizione. Secondo gli osservatori, la rielezione del primo ministro in carica, Viktor Orban, leader della FIDESZ, è complicata dallinvasione dellUcraina da parte della Russia, che ha gettato una nuova luce sui suoi stretti rapporti con il presidente russo Vladimir Putin. LUngheria non invierà armi in Ucraina e rimarrà fuori dalla guerra, ha dichiarato Orban alle manifestazioni dei suoi sostenitori. Secondo gli analisti, è per la prima volta che Orban, premier dal 2010, rischia di perdere il potere a causa di una coalizione che va dall’ex estrema destra, Jobbik, che si è ridefinita come centrodestra, ai socialisti, successori del partito comunista, e ai liberali e verdi. Secondo i politologi, al di là delle divisioni ideologiche, la parola dordine per lintera opposizione è “chiunque tranne Orban”. Secondo un altro sondaggio, in Romania, il 90% degli etnici ungheresi che hanno anche la cittadinanza della vicina Ungheria sostiene la lista dellalleanza conservatrice FIDESZ-KDPN (Partito popolare democristiano).
Elezioni Serbia – I serbi eleggono, domani, il loro presidente, i parlamentari e i nuovi responsabili dell’amministrazione locale. Sono otto i candidati in lizza per la carica di capo dello stato e 19 i partiti politici che hanno presentato liste per le politiche anticipate. Lultimo scrutinio, boicottato dallopposizione, si è svolto nel giugno 2020 e ha suscitato forti critiche da parte della Commissione Europea, che ha notato lo schiacciante vantaggio che la stampa serba ha dato alla maggioranza, elogiando in eccesso i suoi presunti successi. Anche le elezioni di questa primavera non sembrano promettere grandi cambiamenti ai vertici del potere di Belgrado. I sondaggi attribuiscono al Partito Serbo del Progresso, al governo, oltre il 50% dei voti. Secondo gli analisti, le elezioni presidenziali, saranno una semplice formalità per lattuale capo dello stato, Aleksandar Vucic, che si candida per un secondo mandato.
Fiera del Libro – A Bucarest ha aperto i battenti, per la prima volta, una Fiera del Libro dedicata esclusivamente ai lettori più giovani, intitolata “Le Giornate del Libro per i Ragazzi della Gaudeamus Radio Romania”. Levento, che si svolge oggi e domani, nel foyer della Sala Radio, è organizzato in occasione della Giornata Internazionale del Libro per i Ragazzi, celebrata in tutto il mondo il 2 aprile. La fiera prevede anche incontri con scrittori e personaggi dei volumi dedicati ai bambini, oltre a laboratori di lettura e di creazione.
Europei lotta – La romena Kriszta Tunde Incze ha vinto la medaglia di bronzo nella cat. 65 kg, venerdì sera, agli Europei di Lotta di Budapest. Nella finale per il terzo posto, la romena ha sconfitto la bulgara Sofia Hristova Gheorghieva. Agli Europei di Budapest, la Romania ha ottenuto ha tre medaglie: una doro conquistata da Andreea Beatrice Ana (cat. 55 kg) e due di bronzo, ottenute da Alina Vuc (cat. 50 kg) e Kriszta Incze (cat. 65 kg).