09.03.2022
Restrizioni abolite – Dalla scorsa mezzanotte, in Romania sono state abolite tutte le restrizioni sanitarie generate dalla pandemia da Covid-19. Dopo due anni di stato di emergenza o allerta e cinque ondate pandemiche, le autorità di Bucarest hanno deciso che l’uso della mascherina non è più obbligatorio nè al chiuso nè all’aperto, mentre l’ingresso negli spazi pubblici non dovrà essere accompagnato dal green pass. Gli ospedali continueranno a funzionare in sistema combinato di reparti ordinari e reparti Covid. Tuttavia, il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha precisato che la prudenza e la responsabilità individuale devono primeggiare nel successivo periodo, dal momento il virus Sars-CoV-2 non è scomparso.
România Internațional, 09.03.2022, 11:38
Restrizioni abolite – Dalla scorsa mezzanotte, in Romania sono state abolite tutte le restrizioni sanitarie generate dalla pandemia da Covid-19. Dopo due anni di stato di emergenza o allerta e cinque ondate pandemiche, le autorità di Bucarest hanno deciso che l’uso della mascherina non è più obbligatorio nè al chiuso nè all’aperto, mentre l’ingresso negli spazi pubblici non dovrà essere accompagnato dal green pass. Gli ospedali continueranno a funzionare in sistema combinato di reparti ordinari e reparti Covid. Tuttavia, il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha precisato che la prudenza e la responsabilità individuale devono primeggiare nel successivo periodo, dal momento il virus Sars-CoV-2 non è scomparso.
Romania – USA – Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, riceverà venerdì a Bucarest la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris. La Presidenza romena indica in un comunicato che saranno discusse le misure alleate di consolidamento della postura NATO di deterrenza e difesa sul Fianco Est, compresa la prospettiva dell’ulteriore incremento della presenza militare americana e alleata in Romania. Inoltre, saranno affrontati aspetti riguardanti il coordinamento della comunità transatlantica sull’adozione di nuove sanzioni contro la Russia, in risposta all’invasione dell’Ucraina. La presenza della vicepresidente Kamala Harris in Romania ribadisce la solidità del Partenariato Strategico bilaterale, precisa il comunicato.
Profughi in Romania – Circa 320.000 cittadini in arrivo dall’Ucraina sono entrati in Romania dallo scoppio della crisi fino all’8 marzo, ore 24.00. Lo riferisce l’Ispettorato Generale della Polizia di Confine, indicando che quasi 235.000 dei profughi hanno già lasciato la Romania. Ieri, gli ingressi di rifugiati dall’Ucraina hanno registrato un lieve calo. Sia le autorità romene che la società civile si sono mobilitate rapidamente ed efficacemente per offrire vito e alloggio, vestiti e medicinali alla gente in fuga dall’invasione russa. Gli sforzi dei romeni sono stati apprezzati da personalità politiche internazionali e dai media occidentali.
Ucraina – L’Ucraina deve resistere all’attaccco della Russia nei prossimi 7-10 giorni, affinchè Mosca non possa rivendicare alcuna vittoria. Lo dichiara Vadim Denisenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino, spiegando che i target più probabili sono Mariupol e la capitale Kiev. A loro serve almeno una vittoria prima di essere costretti ad andare ai negoziati finali, ha scritto Denisenko su Facebook. Finora oltre due milioni di ucraini sono fuggiti dal più grande assalto contro un Paese europeo dopo la seconda Guerra Mondiale, come nota la Reuters. Intanto, oggi è attesa la decisione del Fondo Monetario Internazionale su un finanziamento urgente di 1,4 miliardi di dollari come assistenza all’Ucraina dopo l’invasione russa, come ha dichiarato la direttrice generale Kristalina Georgieva. Sta salendo anche il numero delle compagnie occidentali che si ritirano dal mercato russo nell’ambito delle sanzioni internazionali. Ieri, la catena americana McDonald’s ha annunciato la chiusura temporanea degli 850 ristoranti in Russia e la sospensione di tutte le attività nel paese. In Russia, la vendita di valuta straniera sarà sospesa fino al 9 settembre, come riferito dalla Banca Centrale, colpita da sanzioni senza precedenti. I prelievi in contanti dai conti in valuta aperti alle banche russe saranno limitati a 10.000 de dolari, con il resto ritirato solamente in rubli secondo il tasso di cambio corrente. Negli ultimi giorni, il rublo ha battuto record storici di deprezzamento nei confronti delle monete occidentali. Ieri, l’economia della Russia ha subito un nuovo colpo, con l’annuncio del presidente americano Joe Biden sullo stop alle importazioni di petrolio e gas da questo paese.