25.01.2022
Covid – 114.000 dosi di siero Pfizer BioNTech destinate alla vaccinazione dei bambini tra i 5 e gli 11 anni contro il Covid-19 sono giunte, oggi, in Romania, e il processo di imunizzazione di questa fascia detà inizierà il 26 gennaio. Intanto, lincidenza dei contagi continua a crescere in Romania. Sono 19.685 i nuovi contagi da SARS-CoV-2 accertati nelle ultime 24 ore nel nostro Paese – un nuovo record – e 44 i decessi. La pressione sugli ospedali non è altrettanto alta come quella della precedente ondata pandemica, ma il numero di pazienti Covid è in aumento da un giorno allaltro. Il numero delle persone ricoverate nei reparti Covid è di oltre 7.000, mentre nelle terapie intensive stanno attualmente 650 pazienti Covid.
România Internațional, 25.01.2022, 16:29
Sciopero – I dipendenti dellAzienda per il Trasporto Pubblico di Bucarest hanno sospeso la protesta iniziata giovedi scorso e hanno ripreso lattività dopo 5 giorni in cui tram, bus e autobus sono rimasti fermi nella Capitale romena. Ricordiamo che lo sciopero è stato dichiarato illegale, ma i sindacalisti hanno ignorato, fino a oggi, la decisione del tribunale. Essi chiedono incrementi salariali e le dimissioni del dirigente dellazienda, Adrian Criţ. Questultimo ha dichiarato allagenzia stampa Agerpres che, dopo 5 giorni di protesta illegale che ha paralizzato la Capitale, i dipendenti hanno capito che non possono ignorare la legge e gli obblighi che hanno nei confronti degli abitanti di Bucarest. Il sindaco generale della Capitale, Nicuşor Dan, ha affermato che le discussioni continueranno affinchè le cose possano migliorare presso lAzienda per il Trasporto Pubblico di Bucarest, a seconda dei budget disponibili. Nicuşor Dan aveva affermato di ritenere la protesta di natura politica.
Giorno della Memoria – La promozione dei diritti e delle libertà fondamentali, il rispetto della verità storica e la comprensione delle cause che hanno determinato lapparizione di simili atrocità ci danno assicurazioni che simili crimini contro lumanità non avverranno più. Lo ha affermato il presidente romeno, Klaus Iohannis, alla cerimonia di oggi dedicata alla Giornata Internazionale di Commemorazione in Memoria delle Vittime dellOlocausto. Il presidente Iohannis ha sottolineato che lesacerbazione dellantisemitismo, della xenofobia, dellintolleranza, del razzismo e della discriminazione, i tentativi di riabilitazione dei criminali di guerra, come anche la rinuncia alla difesa dei valori supremi dellumanità potrebbero riportare allattualità le tragiche esperienze nella storia. Il capo dello stato romeno ha ricordato che per le strade della capitale romena Bucarest, nel gennaio del 1941, i criminali hanno vandalizzato e bruciato sinagoghe, hanno schiacciato il destino di migliaia di persone innocenti tramite torture atroci, tutti questi orrori essendo parte di un piano diabolico di sterminio di massa. La pandemia di COVID-19 ha amplificato la virulenza degli attacchi antisemiti e ha creato un quadro propizio alla diffusione delle teorie cospirazioniste e della disinformazione, ha aggiunto Iohannis. Dal canto suo, il premier romeno, Nicolae Ciucă, presente alla cerimonia, ha affermato che lOlocausto rappresenta “un capitolo cupo” della storia e ha sottolineato che esso non va dimenticato e minimizzato. Il premier ha reso un omaggio alle vittime dellOlocausto e ha parlato del contributo della comunità ebraica allo sviluppo della Romania.
Ucraina — I leader degli US A e di diversi Paesi europei hanno ribadito, oggi, in videoconferenza, il sostegno senza riserbi all’integrità territoriale dell’Ucraina e hanno promesso alla Russia pesanti conseguenze nel caso di un’aggressione contro questo Paese. I partecipanti hanno convenuto che spetta a Mosca avere iniziative visibili di de-escalation di questo conflitto — ha affermato il portavoce dela cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che ha partecipato alla riunione, tra l’altro, assieme ai leader degli Usa, di Francia, Gran Bretagna, Polonia e Italia. I leader occidentali accusano Mosca di essere all’origine delle tensioni attuali e hanno affermato che il problema della sicurezza e della stabilità in Europa può essere risolto tramite la negoziazione. Ieri, la situazione generata dalle azioni aggressive della Russia in prossimità dell’Ucraina e nella regione del Mar Nero è stata inclusa sull’agenda della riunione del Consiglio Affari Esteri di Bruxelles. Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha proposto che fosse esaminata la possibilità di organizzare una riunione del Consiglio Affari Esteri a Kiev, in segno di solidarietà dell’Ue con l’Ucraina. Aurescu ha ribadito quanto sia importante sostenere il consolidamento della resilienza dell’Ucraina e degli altri partner orientali, e aumentare il coinvolgimento dell’Ue nel trovare soluzioni politiche ai conflitti prolungati nella regione del Mar Nero.
Corruzione – Romania resta tra i 3 più corrotti Paesi Ue, accanto a Ungheria e Bulgaria. Lo rilevano i dati della Transparency International. L’indice di percezione della corruzione riflette il modo in cui esperti indipendenti e del mondo d’affari percepiscono la corruzione nel settore pubblico in 180 stati e territori. Nonostante gli impegni presi a livello ufficiale, 131 stati analizzati non hanno fatto progressi significativi nella lotta alla corruzione negli ultimi 10 anni. Transparency International precisa che, in Romania, uno dei settori più vulnerabili è stato quello degli acquisti pubblici con effetti implicitamente sulla trasparenza delle spese pubbliche durante la pandemia.
Eurofestival — In seguito al sorteggio, avvenuto, oggi, a Torino, che ospiterà l’edizione 2022 dell’Eurofestival, la Romania proverà a conquistarsi un posto nella finale nella seconda semifinale, del 12 maggio. I romeni sapranno la canzone con cui il Paese andrà all’Eurofestival il prossimo 5 marzo, quando si terrà la finale della Selezione Nazionale, in diretta alla televisione pubblica. I migliori posti ottenuti dalla Romania al concorso canoro europeo sono stati: due volte il III posto (Luminiţa Anghel & Sistem – Kiev, 2005; Paula Seling e Ovi – Oslo, 2010) e il IV posto (Mihai Trăistariu – Atene, 2006).