10.11.2021
Coronavirus – Continua a calare la curva epidemiologica in Romania, con circa 6.300 nuovi casi riferiti oggi dal Gruppo di Comunicazione Strategica, che ha annunciato anche 405 decessi. Intanto, più di 6,6 milioni di persone hanno completato finora il ciclo vaccinale. Il responsabile della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiţă, ha annunciato per Bucarest una copertura vaccinale di oltre il 63% della popolazione ammissibile di età superiore ai 12 anni. Gheorghiţă ha precisato che, se verrà mantenuto l’attuale ritmo, entro fine anno saranno vaccinati circa il 50% dei romeni, un tasso, a suo avviso, del tutto insufficiente. Intanto, altre 1,25 milioni di dosi di vaccino Pfizer/BioNTech sono attese in questi giorni in Romania.
România Internațional, 10.11.2021, 17:30
Coronavirus – Continua a calare la curva epidemiologica in Romania, con circa 6.300 nuovi casi riferiti oggi dal Gruppo di Comunicazione Strategica, che ha annunciato anche 405 decessi. Intanto, più di 6,6 milioni di persone hanno completato finora il ciclo vaccinale. Il responsabile della campagna vaccinale, il medico militare Valeriu Gheorghiţă, ha annunciato per Bucarest una copertura vaccinale di oltre il 63% della popolazione ammissibile di età superiore ai 12 anni. Gheorghiţă ha precisato che, se verrà mantenuto l’attuale ritmo, entro fine anno saranno vaccinati circa il 50% dei romeni, un tasso, a suo avviso, del tutto insufficiente. Intanto, altre 1,25 milioni di dosi di vaccino Pfizer/BioNTech sono attese in questi giorni in Romania.
Inflazione – In Romania, il tasso d’inflazione annuo è salito ad ottobre al 7,9% dal 6,3 rilevato a settembre. Lo annuncia l’Istituto Nazionale di Statistica, indicando che i prezzi per elettricità, gas naturale, combustibili e olio alimentare sono aumentati di più nell’ultimo anno, mentre ottobre 2021 è stato il primo mese in cui non si registrano diminuzioni rispetto allo stesso mese del 2020. Nel tentativo di contenere l’aumento dell’inflazione, la Banca Centrale ha deciso di aumentare il tasso di riferimento annuo dall’1,5 all’1,75%, e dal 2 al 2,5% il tasso d’interesse per i prestiti concessi alle banche commerciali.
Politica – Il Partito Nazionale Liberale (PNL) e il Partito Socialdemocratico (PSD) continuano i negoziati per formare un governo e una maggioranza parlamentare. Alle discussioni partecipano anche i rappresentanti dell’Unione Democratica Magiari di Romania (UDMR) e delle minoranze nazionali diverse da quella ungherese, che faranno parte dell’alleanza. I negoziati sono incentrati sui capitoli Economia-Finanza, Giustizia, Difesa, Affari esteri e Interni, Sviluppo, Fondi europei, Trasporti, Agricoltura, Ambiente ed Energia. Una volta stabilito il programma di governo, le discussioni si sposteranno verso la configurazione della nuova squadra. Il PSD, vincitore delle elezioni politiche svoltesi lo scorso anno, ma attualmente all’opposizione, si pronuncia per un numero di ministeri proporzionale al peso parlamentare, mentre il PNL non vuole rinunciare alla carica di premier e al dicastero delle Finanze. Dopo la decisione del PNL di formare un nuovo governo assieme al PSD, l’USR – fino a settembre partner di governo dei liberali – si è dichiarata all’opposizione, criticando la nuova coalizione. Dopo l’uscita dell’USR dal governo, il gabinetto di minoranza PNL-UDMR è stato dimesso con una mozione di sfiducia inoltrata dal PSD. Finora, due tentativi per formare un nuovo governo sono falliti.
Recovery – Via libera del Governo di Bucarest ai primi due documenti per l’avvio del Programma Nazionale per la Ripresa e la Resilienza. Si tratta di due memorandum tramite cui l’Esecutivo ha incaricato il Ministero degli Investimenti e dei Progetti Europei e il Ministero delle Finanze a firmare l’Accordo sul contributo finanziario non rimborsabile e l’Accordo di prestito tra la Commissione Europea e la Romania. Entro la fine dell’anno, la Romania beneficierà di un prefinanziamento di 3,79 miliardi di euro, seguito nel 2022 da un finanziamento di circa 6,17 miliardi di euro. Il Recovery Plan è strutturato su 6 pilastri: transizione verde, trasformazione digitale, sviluppo intelligente, coesione sociale e territoriale, salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, politiche per la prossima generazione, bambini e giovani.
Romania-USA – Il ministro degli Esteri romeno Bogdan Aurescu, in visita ufficiale a Washington destinata al rafforzamento della cooperazione con gli Stati Uniti in materia di sicurezza, ha presentato la posizione della Romania sulla regione del Mar Nero. In un dibattito organizzato in sede del Consiglio Atlantico, Aurescu ha richiamato l’attenzione sui vecchi conflitti ancora irrisolti. È necessaria una maggiore coesione per l’intero fianco orientale della NATO, ha affermato il ministro romeno. Nel corso della sua visita a Washington, Bogdan Aurescu ha sollecitato al segretario di stato Antony Blinken l’aumento della presenza americana nella regione e in Romania.
Giustizia – L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha deciso oggi in via definitiva di restituire alla Procura Militare il fascicolo relativo alla Rivoluzione, in cui l’ex presidente della Romania, Ion Iliescu, e l’ex vice primo ministro Gelu Voican Voiculescu sono accusati di crimini contro l’umanità. A maggio, un giudice dell’udienza preliminare aveva deciso il rinvio del fascicolo agli inquirenti dopo aver riscontrato irregolarità nell’atto d’accusa. La decisione è stata contestata dai procuratori militari e da diverse parti lese. Il fascicolo è stato inviato in tribunale nel 2019, con oltre 5.000 parti civili citate. Il processo si è fermato per più di un anno per esame di richieste ed eccezioni inoltrate dalle parti coinvolte. Ion Iliescu non si è presentato al processo. Secondo l’inchiesta, stabilendo una psicosi terroristica generalizzata, si sarebbero create numerose situazioni di fuoco, fratricidio, sparatorie caotiche, ordini militari contraddittori. I procuratori militari affermano che la psicosi terroristica è stata indotta appositamente attraverso diversioni e disinformazioni causando, dopo il 22 dicembre 1989, più di 860 morti, 2150 feriti, nonchè privazioni della libertà per centinaia di persone e danni psicologici.