03.11.2021
Coronavirus – Sono 10.196 i nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2 riferiti oggi in Romania, e 451 le vittime. Oltre 19.000 persone sono ricoverate nelle strutture sanitarie specializzate, di cui 1.890 nelle terapie intensive. Secondo la Direzione di Pubblica Sanità, il tasso di incidenza negli ultimi 14 giorni a Bucarest è di 12,89 casi per mille abitanti. Si tratta del dodicesimo giorno consecutivo che vede il calo in discesa, che il 22 ottobre aveva raggiunto il picco di 16,54. Nonostante la diminuzione del numero di contagi, le autorità ammoniscono che il sistema sanitario resterà sotto pressione per almeno altre due settimane. La crisis manager dell’OMS in Romania, Heather Papowitz, raccomanda alle autorità di elaborare un piano di azione molto chiaro per fermare la pandemia, con obiettivi ed elementi precisi, valutando che la vaccinazione è l’unica soluzione.
România Internațional, 03.11.2021, 18:08
Coronavirus – Sono 10.196 i nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2 riferiti oggi in Romania, e 451 le vittime. Oltre 19.000 persone sono ricoverate nelle strutture sanitarie specializzate, di cui 1.890 nelle terapie intensive. Secondo la Direzione di Pubblica Sanità, il tasso di incidenza negli ultimi 14 giorni a Bucarest è di 12,89 casi per mille abitanti. Si tratta del dodicesimo giorno consecutivo che vede il calo in discesa, che il 22 ottobre aveva raggiunto il picco di 16,54. Nonostante la diminuzione del numero di contagi, le autorità ammoniscono che il sistema sanitario resterà sotto pressione per almeno altre due settimane. La crisis manager dell’OMS in Romania, Heather Papowitz, raccomanda alle autorità di elaborare un piano di azione molto chiaro per fermare la pandemia, con obiettivi ed elementi precisi, valutando che la vaccinazione è l’unica soluzione.
Ospedali – La difficile situazione negli ospedali ha determinato numerosi Paesi ad aiutare la Romania. Ieri sono arrivati da Israele dieci concentratori di ossigeno, i primi di una consegna di 40, che saranno distribuiti alle strutture che curano i pazienti Covid. Israele invierà a Bucarest anche un team di specialisti in terapia intensiva per aiutare i colleghi romeni, informa il corrispondente di Radio Romania a Gerusalemme, Dragoş Ciocîrlan. La Romania ha ricevuto medicinali, attrezzature o personale medico anche dai Paesi Bassi, Polonia, Italia, Danimarca o Repubblica di Moldova. Alcuni pazienti infetti da SARS-CoV-2, in condizioni critiche, sono stati trasferiti in unità mediche di Germania, Austria e Ungheria. Dei 73 pazienti romeni ricoverati all’estero, 22 hanno perso la vita e 7 sono stati dimessi.
Politica – Il PNL, la principale forza politica nel governo interinale di Bucarest, ha iniziato i negoziati per coagulare una possibile maggioranza. Dopo l’incontro con i rappresentanti dell’USR (ex partner di governo), il leader liberale, Florin Cîţu, ha parlato di grandi chances per ripristinare la coalizione di destra insediata dopo le elezioni politiche dello scorso anno. Cîţu ha precisato che sono stati discussi i principi e il programma di governo. Dal canto suo, il leader dell’USR, Dacian Cioloş, ha spiegato di aver avvertito la disponibilità di ripristinare la coalizione, ma che sta ancora aspettando una risposta chiara dai liberali. Il PNL incontrerà domani anche i rappresentanti del PSD, numero 1 all’opposizione, il più grande gruppo parlamentare. I socialdemocratici esaminano la possibilità di entrare al governo, ma non escludono alcun scenario. I colloqui fanno seguito all’opzione della leadership liberale per quello che ha chiamato flessibilizzazione del mandato negoziale, dopo che il primo ministro liberale designato, Nicolae Ciucă, non ha ottenuto il sostegno per formare un governo di minoranza PNL-UDMR e ha rimesso il mandato.
Energia nucleare – La Romania sarà il primo Paese al mondo in cui gli USA implementeranno la tecnologia dei reattori nucleari modulari di piccole dimensioni. Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, e il rappresentante speciale del presidente americano per il clima, John Kerry, hanno stabilito ieri sera al vertice di Glasgow che, entro il 2028, la Romania dovrebbe includere nel suo sistema nazionale di produzione energetica anche questo tipo di reattori. Secondo un comunicato della Casa Bianca, il progetto creerà fino a 30.000 posti di lavoro. Il presidente Iohannis ha sottolineato che questo tipo di cooperazione a più livelli – sviluppo delle tecnologie, produzione, servizi – va esteso anche ad altri settori. Iohannis ha sottolineato che questa stretta collaborazione nel campo dei cambiamenti climatici aggiunge un nuovo tassello alla cooperazione di successo tra la Romania e gli Stati Uniti in molti altri settori, e contribuirà al consolidamento del Partenariato Strategico bilaterale.
COP26 – La Romania ha uno dei tassi di emissioni di gas serra pro capite più bassi dell’Unione Europea. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis al vertice delle Nazioni Unite sul clima COP26. Il capo dello stato ha affermato che la Romania adotterà misure aggiuntive per raggiungere l’obiettivo europeo di ridurre le emissioni di gas del 55% entro il 2030. Al vertice di Glasgow, i leader mondiali hanno promesso che entro la fine del decennio porranno fine alla deforestazione e ridurranno le emissioni di metano, un gas considerato più pericoloso dell’anidride carbonica. Le misure mirano a limitare l’aumento della temperatura globale a solo un grado e mezzo rispetto ai livelli preindustriali, come concordato nell’accordo di Parigi del 2015. Tuttavia, non tutti i paesi sembrano determinati ad agire con urgenza per ridurre le emissioni. Rilevante è l’assenza dal vertice in Scozia del presidente della Cina, il Paese con le più alte emissioni dovute alla combustione del carbone.
Disoccupazione – Il tasso della disoccupazione in Romania è diminuito di 0,2 punti percentuali a settembre rispetto al mese precedente, raggiungendo il 5%. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, il valori piu alti di disoccupazione si registrano tra i giovani, rispettivamente del 19,5%. A settembre, il numero stimato di disoccupati di età compresa tra 15 e 74 anni era di 416.000. D’altra parte, nei primi dieci mesi dell’anno, in Romania sono stati creati oltre 300.000 nuovi posti di lavoro, di circa 10.000 in più rispetto a quelli disponibili l’anno scorso. Secondo un’analisi della eJobs, solo il mese scorso sono stati annunciati oltre 37.000 nuovi posti di lavoro. Le città con il maggior numero di offerte di lavoro in questo periodo sono Bucarest, Cluj-Napoca (nord-ovest), Timisoara (ovest) e Brasov (centro). In termini di fabbisogno di manodopera all’estero, la maggior parte delle offerte arrivano da Germania, Inghilterra, Paesi Bassi, Irlanda e Francia, in settori come trasporti, produzione, edilizia, medicina e servizi.