Coronavirus – La via duscita dalla pandemia COVID-19 è la vaccinazione di massa. Lo ha detto, oggi, il presidente romeno Klaus Iohannis, sottolineando che le misure restrittive saranno allentate gradualmente man mano che calano le infezioni da SARS-CoV-2, il numero di pazienti ricoverati e i decessi. Ieri, al termine della prima riunione del Comitato interministeriale per il ritorno alla normalità della Romania, a partire dal 1 giugno 2021, il premier Florin Cîțu ha precisato che il ritorno alla normalità dipende dalle vaccinazioni. Al momento, sono oltre 2,8 milioni i cittadini che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. Intanto, le autorità hanno annunciato più di 2.500 nuovi contagi in 24 ore, nonchè 170 decessi. 1391 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive. Tre province romene – Bucarest, Ilfov e Cluj (nord-ovest) – sono ancora in zona rossa, con poco più di 4 contagi da Covid-19 per mille abitanti. Il resto delle province registrano unincidenza inferiore a 3 casi per mille abitanti.
Coronavirus – La via duscita dalla pandemia COVID-19 è la vaccinazione di massa. Lo ha detto, oggi, il presidente romeno Klaus Iohannis, sottolineando che le misure restrittive saranno allentate gradualmente man mano che calano le infezioni da SARS-CoV-2, il numero di pazienti ricoverati e i decessi. Ieri, al termine della prima riunione del Comitato interministeriale per il ritorno alla normalità della Romania, a partire dal 1 giugno 2021, il premier Florin Cîțu ha precisato che il ritorno alla normalità dipende dalle vaccinazioni. Al momento, sono oltre 2,8 milioni i cittadini che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. Intanto, le autorità hanno annunciato più di 2.500 nuovi contagi in 24 ore, nonchè 170 decessi. 1391 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive. Tre province romene – Bucarest, Ilfov e Cluj (nord-ovest) – sono ancora in zona rossa, con poco più di 4 contagi da Covid-19 per mille abitanti. Il resto delle province registrano unincidenza inferiore a 3 casi per mille abitanti.
Trilaterale – La Trilaterale Romania-Polonia-Turchia funziona molto bene, mentre la sua importanza e utilità sono aumentate in modo significativo, essa contribuendo, nei suoi 9 anni di esistenza, al consolidamento dellAlleanza Nord-Atlantica, nonché alla garanzia della sicurezza sul Fianco orientale, compreso il Mar Nero. Lo ha detto il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, presente alla sessione plenaria dellla Trilaterale, insieme ai suoi omologhi della Polonia, Zbigniew Rau, e della Turchia, Mevlut Cavuşoglu. Al termine dell’incontro, i tre ministri hanno firmato, per la prima volta per questo formato della Trilaterale, una dichiarazione congiunta. I partecipanti hanno esaminato temi attuali di sicurezza, concentrandosi sulla valutazione della situazione regionale, sui risultati delle recenti riunioni ministeriali della NATO e sulle prospettive del Vertice alleato di questanno. Secondo il MAE di Bucarest, i ministri dei 3 Paesi hanno sottolineato che si auspicano che la NATO diventi più forte politicamente e militarmente, che sia un attore con una reale proiezione globale. Esaminati, in questa occasione, anche i progressi nell’attuazione dei progetti concordati durante la riunione trilaterale del 2020 e le modalità di consolidamento del dialogo trilaterale, inclusivamente attraverso lo sviluppo di nuovi progetti.
Deficit – Tutti gli stati dellUnione Europea hanno concluso l’anno scorso con deficit pubblico. Secondo Eurostat, la Romania si annovera tra i Paesi con i valori più alti, pari al 9,2% del Prodotto Interno Lordo, il doppio rispetto alla percentuale registrata un anno fa. I dati Eurostat preliminari rilevano che a livello di Unione il deficit è aumentato in modo esplosivo lo scorso anno, fino al 6,9% del PIL, dallo 0,5 registrato lanno precedente. I valori più alti, che oscillano tra l11% e il 9,5%, sono stati registrati in Spagna, Malta, Grecia, Italia, Belgio e Francia. Solo la Danimarca ha segnalato una percentuale inferiore al 3%.
Turismo – La Grecia, una delle mete preferite dai romeni nella stagione estiva, è stata inserita dalle autorità romene nella lista dei Paesi ad alto rischio epidemiologico, a causa dellelevato numero di casi di coronavirus. La lista include 60 stati e territori. Insieme alla Grecia, nella cosiddetta zona gialla si trovano, tra laltro, anche, Turchia, Bulgaria, Maldive, Francia, Italia, Austria, Germania o Stati Uniti. Le persone che tornano da questi Paesi devono esibire un tampone COVID negativo nel momento dellimbarco su un aereo o autobus. Chi esibisce un tampone negativo deve superare un periodo di quarantena di soli 10 giorni. La misura non si applica alle persone che sono state vaccinate con entrambe le dosi o che hanno avuto la malattia negli ultimi 90 giorni.