21.02.2021
Finanziaria – Il premier liberale Florin Cîţu auspica che il via libera del Parlamento alla Finanziaria 2021 avvenga il prima possibile. Il primo ministro ha ricordato che gli eventuali emendamenti non devono superare il deficit proposto e vanno accompagnati dall’indicazione delle fonti di finanziamento. Il Governo di Bucarest ha adottato venerdì il bilancio di previsione e la relativa strategia fiscale per il periodo 2021-2023. Il bilancio si basa su un deficit del 7,16% del PIL e un’inflazione media annua del 2,4%, mentre lo stipendio medio netto mensile previsto è indicato a 3.323 lei (circa 680 euro).Intanto, il Consiglio Supremo di Difesa ha già espresso un parere favorevole alle proposte di bilancio per le istituzioni con attribuzioni nel campo della difesa e della sicurezza nazionale.
România Internațional, 21.02.2021, 16:30
Finanziaria – Il premier liberale Florin Cîţu auspica che il via libera del Parlamento alla Finanziaria 2021 avvenga il prima possibile. Il primo ministro ha ricordato che gli eventuali emendamenti non devono superare il deficit proposto e vanno accompagnati dall’indicazione delle fonti di finanziamento. Il Governo di Bucarest ha adottato venerdì il bilancio di previsione e la relativa strategia fiscale per il periodo 2021-2023. Il bilancio si basa su un deficit del 7,16% del PIL e un’inflazione media annua del 2,4%, mentre lo stipendio medio netto mensile previsto è indicato a 3.323 lei (circa 680 euro).Intanto, il Consiglio Supremo di Difesa ha già espresso un parere favorevole alle proposte di bilancio per le istituzioni con attribuzioni nel campo della difesa e della sicurezza nazionale.
Coronavirus – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito 2.419 nuovi contagi dal SARS-CoV-2 a fronte di 16.645 tamponi effettuati, che portano il tasso di positività al 14,5%. Dall’inizio della pandemia, in Romania sono stati accertati quasi 780.000 contagi dal nuovo coronavirus, di cui il 90% guariti. Nelle ultime 24 ore, 52 persone hanno perso la vita, portando a oltre 19.800 il bilancio delle vittime. Intanto, prosegue la campagna vaccinale. Il Comitato nazionale incaricato al suo coordinamento ha annunciato che oltre 1,3 milioni di dosi di vaccino anti-Covid-19, sono state somministrate finora a oltre 800.000 persone in Romania dal 27 dicembre, quando è iniziata la campagna di immunizzazione.
Romania – Slovacchia – Una squadra di 5 medici e 9 infermieri romeni è pronta a partire per la Slovacchia, per aiutare i colleghi di questo Paese a contrastare la pandemia di coronavirus. Il Governo di Bucarest precisa oggi in un comunicato che l’equipe romena sarà accompagnata da due rappresentanti dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, in una missione che dovrebbe durare 21 giorni. Sia lo staff medico che il personale dell’Ispettorato, che fornirà il supporto necessario allo svolgimento della missione, incluso il collegamento con le autorità slovacche, sono pronti per partire non appena l’offerta della Romania sarà accolta dal Ministero della Salute di Bratislava. L’azione è finanziata dalla Commissione Europea attraverso l’ESI, lo Strumento per il sostegno di emergenza sul territorio comunitario.
Difesa – I principali equipaggiamenti del primo lanciarazzi multiplo HIMARS, che sarà in dotazione dell’Esercito romeno, sono arrivati nel Paese e verranno trasportati alla sede dell’81° Battaglione Missili Maior Gheorghe Şonţu di Focşani (est), la prima unità delle Forze Terrestri Romene che avrà questo sistema, come indica il Ministero della Difesa in un comunicato. Gli equipaggiamenti militari saranno trasferiti in mezzi terrestri coordinati da strutture specializzate degli USA e del Ministero della Difesa di Bucarest. Due anni fa, la Romania ha acquistato dalla compagnia americana Lockheed Martin tre sistemi HIMARS per circa 1,5 miliardi di dollari. Il primo sistema dovrebbe diventare operativo quest’anno. L’azione reca un notevole contributo sia al consolidamento del Partenariato Strategico con gli Stati Uniti che all’adempimento degli impegni della Romania all’interno della NATO, precisa ancora il Ministero della Difesa.
Consiglio Affari Esteri – Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, partecipa domani a Bruxelles all’incontro dei ministri degli Esteri degli stati membri dell’UE. L’agenda include temi riguardanti le relazioni tra UE-Russia e l’elaborazione della Bussola Strategica dell’UE, nonchè un dialogo in videoconferenza con il nuovo segretario di Stato americano, Antony Blinken, come precisa il MAE romeno in un comunicato. I ministri europei e l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri, Josep Borrell, affronteranno anche aspetti riguardanti la situazione in Myanmar, Bielorussia, il dossier nucleare iraniano, ed esamineranno la comunicazione della Commissione Europea sul vicinato meridionale e la Comunicazione della Commissione Europea sul multilateralismo. Prima della riunione del Consiglio Affari Esteri, il ministro Bogdan Aurescu e più colleghi parteciperanno a un incontro informale con esponenti della squadra dell’oppositore russo Aleksei Navalny. Le relazioni UE-Russia, già tese dopo l’annessione della Crimea nel 2014 e il conflitto nell’Ucraina orientale, si sono ulteriormente deteriorate in seguito all’arresto di Aleksei Navalny e della sua condanna a due anni e otto mesi di reclusione al suo ritorno dalla Germania, dove è stato curato in seguito all’avvelenamento con un agente nervino.
Proteste – Quasi 100 minatori della miniera di Lupeni nella valle del Jiu (centro-ovest, il bacino carbonifero più grande in Romania) continuano a protestare dall’inizio della settimana nei sotterranei contro i ritardi nel pagamento degli stipendi. I familiari e volontari della Croce Rossa hanno portato cibo e acqua, e soccorritori minerari hanno fornito assistenza medica. A loro si sono solidarizzati anche i minatori di Vulcan e Livezeni. In seguito alle proteste, la centrale a carbone di Mintia è stata chiusa giovedì notte. Circa 5.000 appartamenti sono rimasti senza riscaldamento e 11 scuole della città di Deva inizieranno da domani le lezioni online per lo stesso motivo. D’altra parte, rappresentanti di alunni e studenti hanno protestato ieri a Bucarest contro l’eliminazione della concessione dei viaggi gratis in treno, sostenendo che le misure di austerità dell’attuale governo di centro-destra colpissero i più vulnerabili, sacrificando l’accesso degli studenti alla mobilità a favore di giochi politici.