30.01.2021
Incendio ospedale — Un’altra persona tra i malati trasferiti dall’Istituto Matei Balş di Bucarest dopo l’incendio divampato venerdì mattina è deceduta. Il numero delle vittime sale a sei — ha annunciato stamane il Ministero della Salute. A Matei Balş — il principale ospedale di malattie infettive — sono curati malati di Covid-19. In seguito all’incendio scoppiato in un’ala dell’edificio, alcune stanze di degenza sono state bruciate e l’intero edificio è stato avvolto dal fumo. Più di 100 malati sono stati evacuati e trasferiti in altre strutture sanitarie. Procuratori, criminologi e specialisti in esplosioni hanno effettuato indagini sul posto per individuare le cause della tragedia. Alla Polizia della Capitale è stata ascoltata una parte del personale medico dell’ospedale. I procuratori hanno avviato uninchiesta penale per omicidio colposo. I rappresentanti dell’Istituto Matei Balş affermano che le autorizzazioni della struttura sanitaria sono in regola e che appoggeranno le indagini in corso affinché siano chiariti gli aspetti che avrebbero potuto portare all’incendio. C’è bisogno della riforma del sistema sanitario e di investimenti nell’infrastruttura affinché tragedie del genere non si ripetano mai più — hanno dichiarato il presidente Klaus Iohannis e il premier Florin Cîţu. Il PSD, all’opposizione, ha affermato che è sconvolgente, straziante e scandaloso che il Governo non abbia fatto nulla affinché non si ripetesse una tragedia simile a quella accaduta a novembre, all’ospedale di emergenza di Piatra Neamţ (nord-est), in cui sono morti 10 malati. Qualche decina di persone ha protestato, venerdì sera, davanti all’Istituto Matei Balş, uno degli ospedali meglio finanziati in Romania, mentre 20 ONG hanno lanciato un appello alla trasparenza.
România Internațional, 30.01.2021, 16:18
Incendio ospedale — Un’altra persona tra i malati trasferiti dall’Istituto Matei Balş di Bucarest dopo l’incendio divampato venerdì mattina è deceduta. Il numero delle vittime sale a sei — ha annunciato stamane il Ministero della Salute. A Matei Balş — il principale ospedale di malattie infettive — sono curati malati di Covid-19. In seguito all’incendio scoppiato in un’ala dell’edificio, alcune stanze di degenza sono state bruciate e l’intero edificio è stato avvolto dal fumo. Più di 100 malati sono stati evacuati e trasferiti in altre strutture sanitarie. Procuratori, criminologi e specialisti in esplosioni hanno effettuato indagini sul posto per individuare le cause della tragedia. Alla Polizia della Capitale è stata ascoltata una parte del personale medico dell’ospedale. I procuratori hanno avviato uninchiesta penale per omicidio colposo. I rappresentanti dell’Istituto Matei Balş affermano che le autorizzazioni della struttura sanitaria sono in regola e che appoggeranno le indagini in corso affinché siano chiariti gli aspetti che avrebbero potuto portare all’incendio. C’è bisogno della riforma del sistema sanitario e di investimenti nell’infrastruttura affinché tragedie del genere non si ripetano mai più — hanno dichiarato il presidente Klaus Iohannis e il premier Florin Cîţu. Il PSD, all’opposizione, ha affermato che è sconvolgente, straziante e scandaloso che il Governo non abbia fatto nulla affinché non si ripetesse una tragedia simile a quella accaduta a novembre, all’ospedale di emergenza di Piatra Neamţ (nord-est), in cui sono morti 10 malati. Qualche decina di persone ha protestato, venerdì sera, davanti all’Istituto Matei Balş, uno degli ospedali meglio finanziati in Romania, mentre 20 ONG hanno lanciato un appello alla trasparenza.
COVID-19 — La seconda consegna, di oltre 21 mila dosi di vaccini Moderna, è arrivata oggi a Bucarest — lo ha reso pubblico il Comitato Nazionale di Coordinamento delle Attività di Vaccinazione anti-Covid-19. Le dosi saranno successivamente distribuite nel Paese. Al momento, in Romania si usa anche il vaccino prodotto da Pfizer-BioNTech e le autorità ricordano che i due tipi di vaccino sono molto simili. Entrambi usano la tecnologia basata sul RNA messaggero e hanno quasi la stessa efficacia — del 95% il vaccino Pfizer-BioNTech e del 94,1% quello prodotto da Moderna. Il ministro della Salute, Vlad Voiculescu, ha dichiarato che la Romania dispone di meno dosi del necessario, motivo per cui alcune programmazioni sono state rinviate. Il ministro ha aggiunto che, dalla prossima settimana, verranno introdotte sanzioni nei confronti dei responsabili dei centri vaccinali che somministreranno il siero a persone che non sono inserite in questa seconda tappa della campagna nazionale di immunizzazione. Finora, in Romania, sono state vaccinate quasi 650 mila persone. D’altra parte, oggi sono stati riferiti quasi 2.700 nuovi contagi dal Sars-Cov-2 sui circa 31 mila tamponi processati, e 68 decessi.
Economia — La Romania ha compiuto progressi significativi nel processo di adesione all’Organizzazione di Cooperazione e Sviluppo Economico (OCSE) e continua a contare sull’appoggio della Francia. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze romeno, Alexandru Nazare, il quale ha discusso, ieri, in videoconferenza, con il suo omologo di Parigi, Bruno Le Maire, delle prospettive dell’economia europea nel 2021 e dello stato dell’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il ministro delle Finanze francese ha accettato l’invito del collega romeno a fare una visita di lavoro a Bucarest, non appena le restrizioni di viaggio causate dalla pandemia di Covid-19 lo permetteranno.