13.01.2021
Coronavirus – In Romania è stato prorogato lo stato di allerta di altri 30 giorni. Resta obbligatorio, tra l’altro, l’uso della mascherina protettiva sia al chiuso che all’aperto. Dopo una prima fase della campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid-19, destinata al personale sanitario, venerdì inizierà la registrazione delle persone che potranno essere immunizzate nella seconda tappa, ovvero le persone over 65, i malati cronici, nonchè i dipendenti dei settori chiave. In una conferenza stampa, il presidente Klaus Iohannis ha auspicato il successo della campagna di vaccinazione, come premessa obbligatoria per il ritorno a una vita normale e la ripresa economica. Intanto, oggi sono stati riferiti oltre 4.400 nuovi casi di Covid-19, su un totale di quasi 33.000 tamponi, nonchè altri 88 decessi associati al nuovo coronavirus. 1.081 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive.
România Internațional, 13.01.2021, 16:31
Coronavirus – In Romania è stato prorogato lo stato di allerta di altri 30 giorni. Resta obbligatorio, tra l’altro, l’uso della mascherina protettiva sia al chiuso che all’aperto. Dopo una prima fase della campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid-19, destinata al personale sanitario, venerdì inizierà la registrazione delle persone che potranno essere immunizzate nella seconda tappa, ovvero le persone over 65, i malati cronici, nonchè i dipendenti dei settori chiave. In una conferenza stampa, il presidente Klaus Iohannis ha auspicato il successo della campagna di vaccinazione, come premessa obbligatoria per il ritorno a una vita normale e la ripresa economica. Intanto, oggi sono stati riferiti oltre 4.400 nuovi casi di Covid-19, su un totale di quasi 33.000 tamponi, nonchè altri 88 decessi associati al nuovo coronavirus. 1.081 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive.
Governo – Il Governo di Bucarest ha deciso oggi la crescita del salario minimo lordo da 2.230 lei (circa 455 euro) a 2.300 lei (470 euro). Per il personale impiegato in posizioni richiedenti una laurea, il salario minimo rimarrà al livello attuale di 2.350 lei (circa 480 euro). Il Governo ha esaminato anche la bozza della Finanziaria per il corrente anno, che dovrebbe andare al dibattito del Parlamento il mese prossimo. Il premier Florin Cîţu ha chiesto ai ministri di presentare la situazione dei progetti prioritari, sottolineando che va tenuto in considerazione anche il deficit di bilancio, stimato quest’anno al 7% del PIL.
Proteste – Comizio di sindacalisti di polizia, pubblica amministrazione, assistenza sociale e penitenziari davanti al Ministero del Lavoro di Bucarest e alle prefetture di vari capoluoghi provinciali. La federazione PUBLISIND ha avviato le proteste il 31 dicembre, in seguito alla decisione del Governo di congelare gli stipendi degli statali ai livelli del 2020. Anche i sindacalisti della Federazione Sanitas hanno organizzato ieri azioni a sostegno dei dipendenti sanitari e dell’assistenza sociale. L’Unione Sanitas di Bucarest ha organizzato una protesta presso la sede del Governo, mentre i sindacalisti hanno presidiato le prefetture nel Paese. Secondo i protestatari, il rifiuto del governo di rispettare la legge e di conferire agli operatori sanitari gli stipendi che meritano è un insulto recato al loro sforzo di lavoro quotidiano. In una conferenza stampa, il presidente Klaus Iohannis ha definito come giusta questa misura, alla luce dell’attuale crisi economica.
Giustizia – Il presidente Klaus Iohannis ha autorizzato l’avvio dell’inchiesta penale nei confronti l’ex primo ministro e capo del Senato, Călin Popescu Tăriceanu, che la Direzione Nazionale Anticorruzione accusa di aver intascato tangenti. Secondo i procuratori, nel 2007-2008, quando era alla guida del governo di Bucarest, avrebbe ricevuto benefici materiali per un valore di 800.000 dollari da rappresentanti di una società austriaca, per servizi di consulenza. Sempre oggi, l’ex eurodeputato PDL Marian Zlotea è stato condannato in via definitiva a otto anni e mezzo di reclusione per tangenti in forma continuata. Mentre dirigeva l’Ente Nazionale Sanitario-Veterinaria, Zlotea costringeva i dipendenti della struttura a fornire contributi mensili al PDL, partito nel frattempo scomparso dalla scena politica. In un altro caso, il tribunale ha mantenuto la condanna di quattro anni di reclusione pronunciata nel 2019 nei confronti dell’ex capo della Procura antimafia, Alina Bica, accusata dalla DNA di aver favorito un impreditore. Prima della sentenza, la Bica era fuggita in Costa Rica, mentre ora si trova in Italia, dove ha chiesto di non essere estradata.
Onorificenza – Il presidente Klaus Iohannis ha firmato oggi il decreto che conferisce all’ambasciatore degli Stati Uniti a Bucarest, Adrian Zuckerman, l’Ordine Nazionale Steaua României (La Stella di Romania). L’onorificenza è stata assegnata in segno di grande apprezzamento per l’intera attività svolta durante la sua missione in Romania, nonchè per il sostanziale impegno nello sviluppo e nell’approfondimento del Partenariato Strategico tra il nostro Paese e gli Stati Uniti d’America, precisa la Presidenza. Figlio di immigranti romeni negli Stati Uniti, Adrian Zuckerman, che ha iniziato la sua missione a Bucarest il 14 dicembre 2019, non è un diplomatico di carriera. Nominato dal presidente Donald Trump, lascerà l’incarico secondo l’usanza che richiede ad un ambasciatore politico di concludere il mandato simultaneamente a quello dell’amministrazione che glielo aveva affidato.
Riciclaggio rifiuti – Circa il 41,5% dei rifiuti di imballaggi in plastica è stato riciclato nel 2018 nell’Unione Europea. Secondo i dati pubblicati da Eurostat, la Romania si colloca al di sopra della media UE, con il 43% dei rifiuti di imballaggi in plastica riciclato nell’anno considerato. In sette paesi dell’UE, più della metà è stata riciclata nel 2018, con punte in Lituania, Slovenia, Bulgaria e Repubblica Ceca. Al contrario, meno di un terzo dei rifiuti di imballaggi in plastica è stato riciclato in Malta, Francia, Ungheria e Irlanda. Nel 2018, la quantità di rifiuti di imballaggio generati nell’UE era di 174 chilogrammi pro capite. I rifiuti di carta e cartone, plastica, vetro, legno e metallo sono stati i tipi più comuni di rifiuti di imballaggio nell’UE nel 2018.