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12.01.2021 (aggiornamento)

Pandemia – Le riforme non possono più aspettare. Il 2021 è un anno importante per il futuro sviluppo della Romania, è lanno in cui vanno gettate le basi di un sano riassestamento della società. Lo ha dichiarato stasera il presidente Klaus Iohannis, nella sua prima conferenza stampa di questanno, sottolineando la necessità di porre fine allepidemia di COVID-19 e di riavviare tutti i settori economici. Secondo il capo dello stato, questanno va per forza avviato un processo di reimpostazione dello stato, con al centro laccesso dei cittadini ai servizi e alle informazioni pubbliche, la digitalizzazione e la sburocratizzazione a tutti i livelli. Per andare avanti in forza è necessario porre fine allepidemia e la vaccinazione è lunica soluzione per tornare alla normalità quanto prima, ha aggiunto Klaus Iohannis. Il Presidente ha sottolineato che è essenziale che questa campagna di vaccinazione abbia successo per ottenere limmunizzazione della popolazione. Il capo dello stato ha annunciato che sarà vaccinato pubblicamente il 15 gennaio, quando inizierà la seconda tappa della campagna nazionale.



Vaccinazione Romania – Il premier Florin Cîţu ha approvato martedì la richiesta alla Commissione Europea affinché la Romania possa beneficiare di altri 8 milioni di dosi di vaccino BioNTech / Pfizer, che si aggiungeranno alle 12,7 milioni dosi già contrattate dalle autorità di Bucarest. Il premier ha anche affermato in un messaggio sui social che, oltre ai vaccini BioNTech / Pfizer, la Romania ha contrattato altre 3,4 milioni di dosi prodotte da Moderna. Il coordinatore della campagna nazionale di vaccinazione contro il nuovo coronavirus, il medico Valeriu Gheorghiţă, ha annunciato che la piattaforma di programmazione per la seconda fase della vaccinazione sarà operativa a partire dal 15 gennaio. Gheorghiţă ha precisato che per questa fase saranno resi operativi 750 centri, con oltre 1.700 punti di vaccinazione. La seconda fase è rivolta a persone di oltre 65 anni, affette da malattie croniche, persone dei centri sociali e dipendenti che svolgono attività in settori chiave. Dallinizio della campagna nazionale, il 27 dicembre, oltre 134.000 persone sono state vaccinate contro il COVID-19 in Romania.



Coronavirus – Il Governo ha prorogato di altri 30 giorni lo stato di allerta in Romania, a partire dal 13 gennaio. Resteranno in vigore le restrizioni attuali, visto che sono già state adottate delle misure attinenti la stagione invernale e il turismo montano. Le piste da sci rimarranno aperte, ma verranno evitati gli assembramenti, come principale misura di contenere il diffondersi del nuovo coronavirus. Daltra parte, il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato 3.697 nuovi contagi dal SARS-CoV-2 nelle ultime 24 ore in Romania, su oltre 23.000 tamponi processati. Altri 156 decessi fanno salire a 16.881 il bilancio delle vittime del Covid-19 nel Paese. Nelle strutture sanitarie sono ricoverati 8.783 pazienti, di cui 1.073 nelle terapie intensive. La Romania ha registrato circa 677.000 contagi dallinizio della pandemia, di cui quasi il 90% guariti. Allestero sono 7.264 i connazionali affetti dal nuovo coronavirus, con 133 decessi.

12.01.2021 (aggiornamento)
12.01.2021 (aggiornamento)

, 12.01.2021, 21:21


Proteste – In Romania, membri e rappresentanti dei sindacati dei settori della sanità e dellassistenza sociale hanno organizzato azioni di protesta a Bucarest e in altre città, davanti alle prefetture, esprimendo la loro insoddisfazione per il congelamento degli stipendi nel settore pubblico. I sindacalisti hanno annunciato che presidieranno anche le sedi dei Ministeri della Salute, del Lavoro, delle Finanze e quelle del Governo e del Parlamento, durante i dibattiti sulla Finanziaria. Una lettera aperta sarà inoltrata al Presidente, al Parlamento romeno e al Parlamento Europeo, richiamando lattenzione sul fatto che la Romania è lunico Paese europeo che, in mezzo alla pandemia, diminuisce il reddito dei dipendenti direttamente impegnati nel suo contrasto.



Economia – Secondo i dati resi pubblici dallEurostat, nel terzo trimestre del 2020, lUnione Europea ha registrato un eccedente del conto corrente di 75,6 miliardi di euro (pari al 2,2% del PIL). Secondo l’Eurostat, tra luglio e settembre 2020, 19 Stati membri dellUE hanno registrato un eccedente del conto corrente, ai primi posti piazzandosi la Germania (62,9 miliardi di euro), l’Italia (25,3 miliardi di euro) e i Paesi Bassi (17 miliardi). Altri otto Stati membri hanno registrato un deficit del conto corrente nel terzo trimestre del 2020. Al primo posto si piazza la Francia (con 11,4 miliardi di euro), seguita dalla Romania (3,9 miliardi di euro) e dal Belgio (2,6 miliardi di euro).



Scuola – La maggior parte degli studenti e degli insegnanti di Romania si pronuncia per il rientro in classe. Un sondaggio presentato dalla World Vision Romania rileva che l88% degli alunni vorrebbe tornare in aula, mentre l84% degli insegnanti ritiene che la scuola sia pronta a riaprire nel rispetto delle norme sanitarie. Più della metà dei ragazzi necessita del recupero della materia a un ritmo che non li sovraccarichi, e un terzo afferma di aver bisogno del sostegno degli insegnanti e delladattamento dei contenuti educativi al tempo rimanente fino alla fine dellanno scolastico. I maggiori timori degli insegnanti sul ritorno a scuola riguardano le lacune degli studenti, nonché la grande quantità di materia da recuperare. In Romania, le lezioni sono riprese ieri, per le ultime tre settimane del primo semestre dellanno scolastico, che si terranno esclusivamente online. Il ritorno dei bambini in classe, auspicato dalle autorità dall8 febbraio, quando inizierà il secondo semestre, sarà possibile solo se il tasso di contagio lo consentirà, ha annunciato il ministro dellIstruzione, Sorin Cîmpeanu.



Decesso Covid – 19 – Lattore romeno Bogdan Stanoevici è morto oggi, alletà di 62 anni, in un ospedale di Bucarest, dove era ricoverato in gravi condizioni, affetto dal nuovo coronavirus. Ex ministro per i romeni allestero nel 2014 e candidato alle elezioni presidenziali del 2019, si è annoverato tra i personaggi pubblici che hanno criticato le misure adottate dalle autorità per contenere il diffondersi del Covid-19.



Giustizia – Il procuratore generale di Romania, Gabriela Scutea, ha inviato al presidente Klaus Iohannis la richiesta della Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA) per lapprovazione dellindagine penale nei confronti dellex primo ministro Călin Popescu-Tăriceanu, per il reato di tangenti. Secondo i procuratori, nel 2007-2008, quando era alla guida del governo di Bucarest, avrebbe ricevuto benefici materiali per un valore di 800.000 dollari da rappresentanti di una società austriaca, per servizi di consulenza. Invece, Tariceanu avrebbe esercitato le sue attribuzioni di modo che le decisioni del governo siano adottate a favore dellazienda, spiega la DNA. A novembre 2018, su richiesta della DNA, al Senato romeno è stata sollecitata lapprovazione dellinchiesta penale contro Popescu Tăriceanu, allepoca senatore, richiesta bocciata dai suoi colleghi a giugno 2019. La DNA indica che include ora prove aggiuntive e nuovi elementi.



Moldova – Ucraina – La presidente della Repubblica di Moldova, la pro-occidentale Maia Sandu, e il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelenski, hanno salutato a Kiev il ripristino delle relazioni bilaterali al massimo livello, sottolineando limportanza strategica della cooperazione tra i due Stati. Maia Sandu ha effettuato la sua prima visita ufficiale nella confinante Ucraina su invito del suo omologo di Kiev. Secondo Radio Chisinau, i due presidenti hanno annunciato di istituire un Consiglio congiunto, a livello di capi di Stato, per discutere le questioni dellagenda bilaterale. Maia Sandu e Volodimir Zelenski hanno parlato anche della necessità di migliorare i rapporti economici, in campo ecologico ed energetico. I colloqui hanno riguardando anche la costruzione di unautostrada tra Chisinau e Kiev e di un ponte sul Dniester nella regione di Soroca. I rapporti tra i due stati sono stati freddi tra il 2016 e il 2020, quando la massima carica in Moldova è stata ricoperta dal socialista Igor Dodon, filo-russo dichiarato, che Maia Sandu ha sconfitto nelle elezioni di novembre. La prima visita al massimo livello ricevuta dopo linsediamento è stata quella effettuata il 29 dicembre dallomologo romeno, Klaus Iohannis, con il quale ha adottato una Dichiarazione congiunta, volta a rafforzare il partenariato strategico bilaterale.

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