23.12.2020
Governo – Con 260 voti favorevoli e 186 contrari, il Parlamento di Bucarest ha dato oggi la fiducia al Governo di centro-destra presieduto dal liberale Florin Cîţu. In precedenza, tutti i ministri avevano ottenuto pareri favorevoli dalle commissioni parlamentari specializzate. Il governo di coalizione, formato dal Partito Nazionale Liberale, l’Unione Salvate Romania – PLUS e l’Unione Democratica Magiari di Romania, ha promesso la modernizzazione del Paese e un partenariato con il capo dello stato per attuare le riforme. È composto di 18 ministeri, con due incarichi di vicepremier senza portafoglio. Florin Cîţu ha precisato che il programma governativo prevede sostegno agli investimenti, ma anche un ampio processo di riforme strutturali, in grado di assicurare il consolidamento di una crescita economica sostenibile. Cîţu ha sottolineato che tutti gli obiettivi della sua squadra avranno scadenze precise, che dovranno essere rispettate. Il Partito Socialdemocratico, che si è piazzato al primo posto alle politiche del 6 dicembre, senza riuscire a formare un’alleanza necessaria ad una maggioranza parlamentare, annuncia opposizione totale nei confronti del nuovo Governo. L’AUR, quarto partito nel Parlamento, aveva espresso prima della fiducia di essere contrario al nuovo nuovo governo.
România Internațional, 23.12.2020, 19:19
Governo – Con 260 voti favorevoli e 186 contrari, il Parlamento di Bucarest ha dato oggi la fiducia al Governo di centro-destra presieduto dal liberale Florin Cîţu. In precedenza, tutti i ministri avevano ottenuto pareri favorevoli dalle commissioni parlamentari specializzate. Il governo di coalizione, formato dal Partito Nazionale Liberale, l’Unione Salvate Romania – PLUS e l’Unione Democratica Magiari di Romania, ha promesso la modernizzazione del Paese e un partenariato con il capo dello stato per attuare le riforme. È composto di 18 ministeri, con due incarichi di vicepremier senza portafoglio. Florin Cîţu ha precisato che il programma governativo prevede sostegno agli investimenti, ma anche un ampio processo di riforme strutturali, in grado di assicurare il consolidamento di una crescita economica sostenibile. Cîţu ha sottolineato che tutti gli obiettivi della sua squadra avranno scadenze precise, che dovranno essere rispettate. Il Partito Socialdemocratico, che si è piazzato al primo posto alle politiche del 6 dicembre, senza riuscire a formare un’alleanza necessaria ad una maggioranza parlamentare, annuncia opposizione totale nei confronti del nuovo Governo. L’AUR, quarto partito nel Parlamento, aveva espresso prima della fiducia di essere contrario al nuovo nuovo governo.
Coronavirus – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi 5.459 nuovi contagi dal COVID-19 accertati in 24 ore in Romania su 25.840 tamponi. Altri 130 decessi fanno salire a 14.636 il numero delle vittime del nuovo coronavirus nel Paese. Nelle strutture specializzate sono ricoverati 10.754 pazienti contagiati, di cui 1.251 nelle terapie intensive. Dall’inizio della pandemia, in Romania sono state accertate 604.251 infezioni, di cui oltre 516.000 guariti. All’estero, sono sempre 7.043 i connazionali positivi, con 128 decessi. Le autorità romene rinnovano gli appelli all’osservanza delle misure anti-Covid, spiegando che i contagi non si fermano a Natale e Capodanno.
Rivoluzione 1989 – Ricorrono oggi 31 anni dal massacro avvenuto all’aeroporto Otopeni, in prossimità della capitale Bucarest. Il 23 dicembre 1989, un giorno dopo l’arresto del dittatore comunista Nicolae Ceausescu, 40 gendarmi sono stati fucilati dalle forze che difendevano l’aeroporto, che li avevano presi per terroristi. In realtà, i gendarmi erano stati inviati per rinforzare la difesa dell’aeroporto.
Scuola – Per i circa 3 milioni di bambini in età prescolare e scolare in Romania oggi sono iniziate le vacanze invernali, dopo più di un mese e mezzo di didattica online, a causa della pandemia. La scuola riprenderà l’11 gennaio per l’ultima parte del primo semestre. Le autorità non hanno ancora annunciato come si svolgeranno le lezioni dopo le vacanze. La decisione che spetta al Comitato per le Situazioni di Emergenza, a seconda della situazione epidemiologica. L’anno scolastico è iniziato il 14 settembre, con la maggior parte degli studenti in presenza.
Capitale Europea della Cultura – La città romena di Timisoara, insieme a Elefsina (Grecia) e Veszprem (Ungheria) saranno Capitali Europee della Cultura nel 2023, anziche nel 2021. Il rinvio è stato generato dagli effetti della pandemia di coronavirus. Il competente ministero finanzierà i progetti e le infrastrutture culturali per il calendario degli eventi. Nel 2007, il titolo è stato condiviso dalla città romena di Sibiu (centro) e Lussemburgo.
Moldova – Il governo di sinistra della Moldova si è dimesso oggi, prima del dibattito in Parlamento su una mozione di sfiducia. Lo ha annunciato il primo ministro Ion Chicu, durante un punto stampa organizzato dal capo dello stato in carica, il socialista filorusso Igor Dodon, alla scadenza del suo mandato. In seguito all’annuncio, la seduta dedicata alla sfiducia è stata annullata. Lo scorso mese, Dodon è stato sconfitto alle elezioni presidenziali dall’ex premier filo-occidentale, Maia Sandu.