Elezioni: il ministro della Difesa, Nicolae Ciucă, premier ad interim dopo dimissioni Ludovic Orban
In seguito all’esito delle elezioni politiche svoltesi ieri in Romania, il leader liberale Ludovic Orban ha annunciato stasera le sue dimissioni dall’incarico di primo ministro. Il presidente Klaus Iohannis ha preso atto delle dimissioni e ha designato il ministro della Difesa, Nicolae Ciucă, come premier ad interim, fino alla formazione del nuovo governo. Lo riferisce la Presidenza in un comunicato reso pubblico stasera. Il capo dello stato ha dichiarato oggi che non c’è un vincitore netto delle elezioni politiche e ha annunciato che inviterà i partiti parlamentari a consultazioni nei giorni prossimi.
România Internațional, 07.12.2020, 20:39
In seguito all’esito delle elezioni politiche svoltesi ieri in Romania, il leader liberale Ludovic Orban ha annunciato stasera le sue dimissioni dall’incarico di primo ministro. Il presidente Klaus Iohannis ha preso atto delle dimissioni e ha designato il ministro della Difesa, Nicolae Ciucă, come premier ad interim, fino alla formazione del nuovo governo. Lo riferisce la Presidenza in un comunicato reso pubblico stasera. Il capo dello stato ha dichiarato oggi che non c’è un vincitore netto delle elezioni politiche e ha annunciato che inviterà i partiti parlamentari a consultazioni nei giorni prossimi.
Il Partito socialdemocratico (PSD, all’opposizione) ha vinto le elezioni con il 30,16% dei voti espressi per il Senato e il 29,71% per la Camera dei Deputati, seguito dal Partito Nazionale Liberale, che ha ottenuto il 25,62% dei consensi per il Senato e il 25,21% per la Camera. Lo ha annunciato oggi l’Ufficio Elettorale Centrale, dopo aver raccolto i verbali del 95,25% dei seggi elettorali.
Al terzo posto si piazza l’Alleanza Salvate Romania – PLUS, con il 15,21% al Senato e il 14,73% alla Camera dei Deputati. L’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR) ha raccolto l’8,69% dei voti per il Senato e l’8,6% per la Camera, mentre l’UDMR ha ottenuto il 6,21% al Senato e il 6,05% alla Camera.
Il voto all’estero si è svolto in due giorni, sabato e domenica, con le maggiori affluenze in Italia, Moldova, Spagna, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Germania e Francia. Le elezioni per il nuovo Parlamento, che sarà composto di 136 senatori e 329 deputati, hanno visto la più scarsa affluenza degli ultimi 30 anni, pari al 32%.