06.12.2020 (aggiornamento)
Elezioni politiche – Più di 18 milioni di romeni sono attesi oggi negli oltre 18.000 seggi aperti nel Paese, per eleggere i 136 senatori e 329 deputati che li rappresenteranno al Parlamento nei prossimi quattro anni, in base al sistema proprozionale. Cinque ore prima della chiusura dei seggi, l’affluenza nazionale superava lievemente il 22%. Prosegue anche il voto all’estero, dove sono aperti da ieri 748 seggi. Il Ministero degli Esteri ha lanciato anche una mappa interattiva e un call center per i connazionali oltre confine. Sono oltre 740.000 i romeni all’estero registrati sulle liste elettorali, di cui oltre 39.000 hanno scelto il voto per corrispondenza. Le elezioni si svolgono nel rispetto delle misure speciali di protezione stabilite dalle autorità nel contesto della pandemia di coronavirus: mascherine di protezione, distanziamento, igienizzazione delle mani e sanificazione degli spazi e degli oggetti. Nelle località romene in quarantena, i cittadini potranno recarsi alle urne senza il modulo di autocertificazione.
România Internațional, 06.12.2020, 16:23
Elezioni politiche – Più di 18 milioni di romeni sono attesi oggi negli oltre 18.000 seggi aperti nel Paese, per eleggere i 136 senatori e 329 deputati che li rappresenteranno al Parlamento nei prossimi quattro anni, in base al sistema proprozionale. Cinque ore prima della chiusura dei seggi, l’affluenza nazionale superava lievemente il 22%. Prosegue anche il voto all’estero, dove sono aperti da ieri 748 seggi. Il Ministero degli Esteri ha lanciato anche una mappa interattiva e un call center per i connazionali oltre confine. Sono oltre 740.000 i romeni all’estero registrati sulle liste elettorali, di cui oltre 39.000 hanno scelto il voto per corrispondenza. Le elezioni si svolgono nel rispetto delle misure speciali di protezione stabilite dalle autorità nel contesto della pandemia di coronavirus: mascherine di protezione, distanziamento, igienizzazione delle mani e sanificazione degli spazi e degli oggetti. Nelle località romene in quarantena, i cittadini potranno recarsi alle urne senza il modulo di autocertificazione.
COVID-19 – Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi 5.231 nuove infezioni dal COVID-19 in Romania, che portano a 513.576 il totale dei casi dall’inizio dell’epidemia, di cui 405.612 guariti. Altri 134 decessi fanno salire a 12.320 il bilancio delle vittime del nuovo coronavirus nel Paese. 1.289 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive. All’estero, sono sempre 6.914 connazionali rilevati positivi, con 127 decessi.
Ingresso Italia – Fino al 21 dicembre e dal 6 al 15 gennaio 2021, i cittadini che soggiornano o transitano la Romania, potranno entrare in Italia presentando l’attestazione di un tampone negativo al COVID-19 effettuato nelle 48 ore antecedenti all’ingresso. In mancanza dell’attestazione, scatta l’obbligo dell’isolamento fiduciario per 14 giorni. La misura dell’isolamento è applicabile dal 21 dicembre al 6 gennaio, senza l’obbligo di presentare l’attestazione del tampone negativo. Lo riferisce il Ministero degli Esteri di Bucarest, raccomandando la redazione del certificato medico di negatività in lingua italiana o inglese.
Moldova – Protesta indetta oggi a Chisinau dalla presidente eletta della Moldova, la filo-occidentale Maia Sandu, e appoggiata dalla maggioranza dei partiti all’opposizione ed alcuni extra-parlamentari. Radio Chisinau riferisce che i partecipanti hanno adottato una Risoluzione in cui sollecitano le dimissioni del governo socialista filorusso presieduto da Ion Chicu e la convocazione di elezioni anticipate, in seguito all’adozione di alcune leggi controverse. La Risoluzione rileva che il regime oligarchico Dodon-Plahotniuc è diventato una fonte di instabilità politica, economica e sociale interna a regionale e che il Parlamento va sciolto urgentemente, conformemente alla Costituzione. Un’altra rivendicazione riguarda l’annullamento del pacchetto di leggi votate dalla nuova maggioranza parlamentare tra i socialisti e il partito Șor, che prevedono la rimozione del Servizio di intelligence nazionale dall’autorità del capo dello stato, il rafforzamento dello statuto della lingua russa e la diminuzione delle quote dei programmi televisivi in lingua romena. Osservando che le leggi sono state appoggiate da persone coinvolte in reati di corruzione e nell’ingente frode bancaria del 2014, l’Unione Europea ha sollecitato a tutti i fattori decisionali della Moldova di rispettare lo stato di diritto e garantire la democrazia, conformemente alle aspirazioni della popolazione.
Pallamano – La nazionale di pallamano femminile della Romania scendera’ lunedi in campo contro la Norvegia, nell’ultima partita del Gruppo D del Campionato europeo in corso in Danimarca. La Romania sarà, comunque, presente nei gruppi principali, dopo aver sconfitto ieri la Polonia (28-24) a Kolding. Giovedì, nelle prime partite, la squadra romena è stata sconfitta da quella tedesca, per 19-22, mentre la Polonia ha perso la partita contro la Norvegia, per 22-35.