23.11.2020
Coronavirus – Il presidente Klaus Iohannis ha annunciato oggi che la strategia relativa alla vaccinazione anti-Covid sarà approvata dal Consiglio Supremo di Difesa, che convocherà in riunione nel successivo periodo. Il capo dello stato ha discusso oggi con i ministri della Difesa, della Salute e dell’Interno sulla campagna di vaccinazione, considerata una questione di sicurezza nazionale, che si svolgerà una volta percorse tutte le tappe relative all’approvazione e all’acquisto. Klaus Iohannis ha spiegato che la vaccinazione avverrà a tappe, sul posto di lavoro per il personale sanitario e attraverso i centri specializzati, medici di base e squadre mobili per le altre categorie della popolazione. La strategia include nei gruppi prioritari i dipendenti del campo sanitario e di altri settori chiave, dei centri residenziali, come anche la popolazione a rischio elevato. Il Ministero della Difesa provvederà al deposito centrale e ai sei depositi regionali. Tutte le informazioni verranno comunicate su un sito ufficiale, ha detto ancora il capo dello stato, ritenendo essenziale la comunicazione chiara con i cittadini, come anche il contrasto alla disinformazione. Klaus Iohannis ha sottolineato che, una volta approvati dalle strutture internazionali specializzate, i vaccini sono sicuri, efficaci e rappresentano l’unica soluzione valida per por fine alla pandemia. La Romania riceverà a tranche dalla Commissione Europea 10,7 milioni di dosi di vaccino antiCovid-19. Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi 4.207 nuovi contagi accertati in 24 ore in Romania su 9.938 tamponi, che portano a 422.852 il totale dei casi dall’inizio dell’epidemia, di cui oltre due terzi guariti. Altri 130 decessi fanno salire a 10.177 il bilancio delle vittime nel Paese.
România Internațional, 23.11.2020, 17:34
Coronavirus – Il presidente Klaus Iohannis ha annunciato oggi che la strategia relativa alla vaccinazione anti-Covid sarà approvata dal Consiglio Supremo di Difesa, che convocherà in riunione nel successivo periodo. Il capo dello stato ha discusso oggi con i ministri della Difesa, della Salute e dell’Interno sulla campagna di vaccinazione, considerata una questione di sicurezza nazionale, che si svolgerà una volta percorse tutte le tappe relative all’approvazione e all’acquisto. Klaus Iohannis ha spiegato che la vaccinazione avverrà a tappe, sul posto di lavoro per il personale sanitario e attraverso i centri specializzati, medici di base e squadre mobili per le altre categorie della popolazione. La strategia include nei gruppi prioritari i dipendenti del campo sanitario e di altri settori chiave, dei centri residenziali, come anche la popolazione a rischio elevato. Il Ministero della Difesa provvederà al deposito centrale e ai sei depositi regionali. Tutte le informazioni verranno comunicate su un sito ufficiale, ha detto ancora il capo dello stato, ritenendo essenziale la comunicazione chiara con i cittadini, come anche il contrasto alla disinformazione. Klaus Iohannis ha sottolineato che, una volta approvati dalle strutture internazionali specializzate, i vaccini sono sicuri, efficaci e rappresentano l’unica soluzione valida per por fine alla pandemia. La Romania riceverà a tranche dalla Commissione Europea 10,7 milioni di dosi di vaccino antiCovid-19. Il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito oggi 4.207 nuovi contagi accertati in 24 ore in Romania su 9.938 tamponi, che portano a 422.852 il totale dei casi dall’inizio dell’epidemia, di cui oltre due terzi guariti. Altri 130 decessi fanno salire a 10.177 il bilancio delle vittime nel Paese.
Elezioni – I cittadini aventi diritto potranno votare in tutte le località che saranno sottoposte alla quarantena il 6 dicembre, quando si terranno le elezioni politiche in Romania, in quanto non ci sono restrizioni in tal senso. Lo ha dichiarato il premier Ludovic Orban, rilevando che i cittadini infettati dal nuovo coronavirus e quelli che si troveranno in quarantena o in isolamento potranno votare mediante l’urna elettorale mobile. Sempre più città e località romene stanno entrando in quarantena, come conseguenza della curva dei contagi in salita.
Ripresa – Il Governo di Bucarest presenta oggi il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, grazie al quale la Romania beneficerà di 30 miliardi di euro, fondi europei destinati allo sviluppo, a partire dal prossimo anno. Le somme dovrebbero essere investite in sanità, istruzione, infrastrutture e digitalizzazione. Peraltro, la Sanità si annovera tra i settori che riceveranno fondi supplementari con la terza manovra finanziaria di quest’anno, che dovrebbe essere approvata oggi dal Governo. Sullo sfondo della pandemia, il deficit è salito a quasi 100 miliardi di lei (quasi oltre 20 miliardi di euro). Il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha precisato che il deficit di bilancio sarà del 9,1% del PIL, spiegando che, a causa della crisi causata dalla pandemia, le spese sono aumentate, mentre le entrate sono diminuite, in seguito alla concessione delle numerose agevolazioni fiscali e aiuti alle aziende in difficoltà.
Comunità Democrazie – Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, apre oggi la 32/a riunione del Consiglio direttivo della Comunità delle Democrazie (CoD), che si svolge in videoconferenza, sotto l’egida della presidenza di turno romena. L’incontro dà spazio ad uno scambio di vedute sulla promozione dei principi della Dichiarazione di Varsavia, atto fondatore della Comunità. La presidenza di turno ricoperta dalla Romania da settembre 2019 a settembre 2021 ha come obiettivi principali la promozione della democrazia a livello globale, il coinvolgimento dei giovani nei processi democratici, nonchè il rapporto tra processi democratici e tecnologia dell’informazione. Fondata nel 2000 con l’adesione di 106 stati, la Comunità delle Democrazie è la più grande piattaforma di dibattito e scambio di esperienze sulla democrazia a livello globale, precisa il MAE di Bucarest.
Sondaggio – Quasi la metà (48%) dei romeni che lavorano da casa apprezza il fatto di non trascorrere più tempo nel traffico, ma più di un quarto (il 26%) afferma che il proprio stato emotivo è peggiorato. Secondo una ricerca condotta da Reveal Marketing Research, in termini di benefici, il 45% degli intervistati gode di un programma di lavoro più flessibile, e il 42% indica di poter trascorrere più tempo con la famiglia. Lo studio mostra anche che, sebbene il 79% dei romeni ritenga di essere altrettanto efficiente o più efficiente di quando lavorava in ufficio, il 44% degli intervistati dichiara di lavorare di più. Inoltre, per quasi la metà degli intervistati, il telelavoro è confortevole da certi punti di vista, ma il 56% ha indicato di non lavorare in un ambiente adatto. Lo studio è stato condotto nell’ottobre 2020, su un campione di 600 persone di età superiore ai 18 anni, provenienti da grandi aree urbane, che lavorano parzialmente o esclusivamente da casa.