24.10.2020
COVID-19 – Quasi 4.800 nuovi contagi dal COVID-19 accertati in Romania nelle ultime 24 ore fanno salire a più di 205.000 il totale delle infezioni. Dall’inizio dell’epidemia sono stati registrati circa 6.300 decessi. Al momento, nelle terapie intensive sono ricoverati quasi 800 pazienti. La Romania si annovera tra i 23 stati europei in cui l’evoluzione della pandemia genera la grande preoccupazione dell’Unione sia per contagi giornalieri tra la popolazione anziana, che per i decessi che la collocano al secondo posto in Europa. Il ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha dichiarato che Bucarest ha scelto di riferire i decessi delle persone contagiate, a prescindere dalle comorbidità, nelle condizioni cui alcuni stati riportano solo quelli per SARS-CoV-2 senza patologie preesistenti. Il premier Ludovic Orban ha dichiarato oggi che si sta valutando un eventuale decisione sul coprifuoco, dal momento che sempre più località hanno superato la soglia di tre contagi COVID-19 sui mille abitanti.
România Internațional, 24.10.2020, 17:03
COVID-19 – Quasi 4.800 nuovi contagi dal COVID-19 accertati in Romania nelle ultime 24 ore fanno salire a più di 205.000 il totale delle infezioni. Dall’inizio dell’epidemia sono stati registrati circa 6.300 decessi. Al momento, nelle terapie intensive sono ricoverati quasi 800 pazienti. La Romania si annovera tra i 23 stati europei in cui l’evoluzione della pandemia genera la grande preoccupazione dell’Unione sia per contagi giornalieri tra la popolazione anziana, che per i decessi che la collocano al secondo posto in Europa. Il ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha dichiarato che Bucarest ha scelto di riferire i decessi delle persone contagiate, a prescindere dalle comorbidità, nelle condizioni cui alcuni stati riportano solo quelli per SARS-CoV-2 senza patologie preesistenti. Il premier Ludovic Orban ha dichiarato oggi che si sta valutando un eventuale decisione sul coprifuoco, dal momento che sempre più località hanno superato la soglia di tre contagi COVID-19 sui mille abitanti.
Eurobarometro – Il 60% dei romeni esprime soddisfazione riguardo alle misure adottate dalle istituzioni comunitarie per combattere la pandemia di COVID-19, rispetto alla media europea del 45%. Il più recente Eurobarometro colloca la Romania dopo l’Irlanda, insieme all’Ungheria e alla Polonia, in testa alla classifica come percentuale degli intervistati soddisfatti. Il 44% degli europei si dichiara insoddisfatto delle misure adottate dall’UE per combattere la pandemia, però il 62% afferma di confidare che l’Unione prenderà le decisioni giuste in futuro.
ONU – Nel suo messaggio in occasione della Giornata delle Nazioni Unite e del 75/o anniversario dell’entrata in vigore della Carta dell’ONU, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, sottolinea il profondo significato del multilateralismo e la necessità della cooperazione e della solidarietà internazionale, ribadite costantemente tramite gli sforzi volti a gestire la crisi generata dalla pandemia. L’impatto dell’ONU si risente in tutti gli angoli del mondo, e la Romania non ne fa eccezione, afferma il capo della diplomazia di Bucarest, ricordando che l’attaccamento al multilateralismo rappresenta uno dei piloni basilari della politica estera romena, accanto all’appartenenza all’UE e alla NATO, nonchè al Partenariato Strategico con gli Stati Uniti. L’apertura del Centro di transito di emergenza a Timişoara nel 2009, la prima struttura del genere del mondo, frutto della collaborazione tra il Governo di Romania, l’Alto Commissariato dell’ONU per i Rifugiati e l’Organizzazione Internazionale per la Migrazione, dimostra l’impegno della Romania nei confronti del diritto internazionale dei rifugiati e dei principi della solidarietà e della condivisione delle responsabilità in sede multilaterale, indica ancora il ministro nel messaggio.
NATO – I ministri della Difesa dei Paesi NATO hanno espresso ieri il sostegno alla Romania in seguito al recente attacco avvenuto in Afghanistan, in cui più militari romeni sono rimasti feriti. Al termine di una riunione ministeriale dell’Alleanza, il segretario generale Jens Stoltenberg ha annunciato che la NATO analizzerà nei mesi prossimi se le truppe continueranno a restare in Afghanistan, rivolgendo ai talebani l’appello a rispettare gli impegni assunti. Jens Stoltenberg ha sottolineato che la NATO appoggia l’Afghanistan e continuerà a farlo anche dopo un possibile ritiro delle truppe. Il ministro della Difesa romeno, Nicolae Ciucă, ha spiegato che la Romania mantiene i suoi impegni e che il contributo nazionale pianificato in maniera flessibile consente una riconfigurazione a seconda delle ulteriori decisioni alleate e della dinamica delle operazioni specifiche.
Difesa – La fregata romena Regina Maria ha lasciato oggi il porto militare di Costanza (sud-est) per raggiungere il Gruppo Navale Permanente della NATO (SNMG-2 – Standing NATO Maritime Group 2). Dal 27 ottobre al 7 dicembre, la nave eseguirà missioni di sorveglianza e dissuasione contro potenziali minacce sul fianco sud dell’Alleanza, nel bacino orientale del Mediterraneo, come indicano le Forze Navali Romene in un comunicato. Durante la missione nel Mediterraneo, la fregata Regina Maria parteciperà all’operazione NATO Sea Guardian, sotto la guida del Comando Marittimo Alleato MARCOM, nonchè all’esercitazione multinazionale dedicata alla lotta antisommergibile Mavi Balina 20, organizzata dalle Forze Navali della Turchia dal 2 al 9 novembre.
Diplomazia – Il Ministero degli Esteri romeno saluta la normalizzazione delle relazioni tra Sudan e Israele, nonchè l’importante ruolo svolto dagli Stati Uniti d’America in questo percorso. Il Sudan è il terzo stato arabo ad aver deciso negli ultimi tre mesi, in seguito all’impegno diplomatico degli USA, di avviare la normalizzazione delle relazioni con Israele, indica il MAE di Bucarest. Questo iter rappresenta un reale progresso verso la democratizzazione del Sudan, nonchè un importante passo in avanti verso la ricostruzione economica di questo stato e la stabilità regionale, nota ancora la diplomazia romena. Queste evoluzioni sono destinate a incoraggiare gli sforzi volti a individuare una soluzione giusta e durevole al Processo di pace nel Medio Oriente, precisa ancora il comunicato del MAE romeno.
Ora solare – Lancette spostate di un’ora indietro anche in Romania da stanotte, quando le ore 4:00 diventano le 3:00. Il 2020 potrebbe essere l’ultimo anno che segna il cambio dell’ora, in seguito alla proposta della Commissione Europea relativa alla sua abolizione. Gli stati membri avranno la libertà di scegliere tra ora legale o solare permanente. I Paesi che manterranno l’ora legale potranno procedere all’ultimo passaggio in tal senso nell’ultima domenica del marzo 2021, mentre quelli che sceglieranno l’ora solare faranno la modifica nell’ultima domenica dell’ottobre prossimo.