30.08.2020
COVID-19 – 952 nuovi contagi dal COVID-19 accertati nelle ultime 24 ore in Romania fanno salire a 86.785 il numero totale. Altri 39 decessi portano a 3.578 il numero delle vittime del nuovo coronavirus nel Paese. Dei 7.213 pazienti ricoverati nelle strutture specializzate, 492 stanno in terapia intensiva. 9.132 persone rilevate positive sono in isolamento fiduciario, e 5.839 in isolamento istituzionalizzato. Inoltre, 32.955 persone sono in quarantena domiciliare e 71 in quarantena istituzionalizzata. I dati relativi ai connazionali all’estero indicano sempre 6.589 romeni contagiati dal COVID-19, con 126 decessi dall’inizio dell’epidemia, indica ancora il Gruppo di Comunicazione Strategica.
România Internațional, 30.08.2020, 15:24
COVID-19 – 952 nuovi contagi dal COVID-19 accertati nelle ultime 24 ore in Romania fanno salire a 86.785 il numero totale. Altri 39 decessi portano a 3.578 il numero delle vittime del nuovo coronavirus nel Paese. Dei 7.213 pazienti ricoverati nelle strutture specializzate, 492 stanno in terapia intensiva. 9.132 persone rilevate positive sono in isolamento fiduciario, e 5.839 in isolamento istituzionalizzato. Inoltre, 32.955 persone sono in quarantena domiciliare e 71 in quarantena istituzionalizzata. I dati relativi ai connazionali all’estero indicano sempre 6.589 romeni contagiati dal COVID-19, con 126 decessi dall’inizio dell’epidemia, indica ancora il Gruppo di Comunicazione Strategica.
Coronavirus nel mondo – Sono oltre 25 milioni i contagi dal nuovo coronavirus nel mondo, e più di 840.000 i decessi. Circa il 40% delle infezioni si verificano negli Stati Uniti, che contano 182.000 decessi, e in Brasile, dove oltre 120.000 persone hanno perso la vita. L’India ha riferito oggi il più elevato numero di nuovi contagi giornalieri – oltre 78.000 in 24 ore. In Europa, l’Ungheria, paese confinante con la Romania, chiuderà nuovamente dal 1 settembre le frontiere, per contenere il diffondersi del COVID-19. Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha confermato ieri, in una conversazione telefonica con il collega di Bucarest, Bogdan Aurescu, che il transito dei cittadini romeni attraverso l’Ungheria e l’accesso dei lavoratori transfrontalieri (cittadini romeni) non saranno intaccati. Péter Szijjártó ha spiegato che il transito dell’Ungheria sarà permesso nelle stesse condizioni, attraverso gli stessi valichi di frontiera e sugli stessi corridioi stradali stabiliti. Da parte sua, la Polonia chiuderà dal 2 settembre i collegamenti aerei con 46 Paesi, la Romania compresa. Intanto, l’Ucraina – confinante con la Romania – vieta l’ingresso dei cittadini stranieri, fatta eccezione per certe categorie che dovranno presentare al confine un’assicurazione sanitaria valida per coprire eventuali terapie COVID-19 e/o i costi della quarantena.
Sfiducia – La mozione di sfiducia inoltrata dall’opposizione socialdemocratica contro il governo liberale va domani al dibattito e al voto del Parlamento di Bucarest. Il PSD accusa la squadra presieduta da Ludovic Orban di aver gestito male la crisi causata dall’epidemia di COVID-19. Da parte sua, il governo ha contestato alla Corte Costituzionale la presentazione di una mozione di sfiducia durante le vacanze parlamentari. Il presidente Klaus Iohannis, ex leader dei liberali e favorevole al Governo, ha dichiarato che il PSD tenta di generare instabilità politica, per ragioni elettorali.
Amministrative – Prosegue la campagna elettorale per le amministrative che si terranno il 27 settembre in Romania. Previste a giugno, le elezioni sono state rinviate a causa della pandemia di coronavirus. Le squadre di campagna e i candidati avranno l’obbligo di indossare mascherine protettive durante le riunioni elettorali, sia all’interno che all’aperto e saranno rispettate tutte le regole di protezione e distanziamento. Agli eventi indoor sarà consentita la partecipazione di 50 persone al massimo, mentre all’aperto di 100 persone. Sono in lizza 41 incarichi di presidenti di consigli provinciali, oltre 1.300 di consiglieri provinciali, 40.000 di consiglieri locali e 3.200 di sindaci.
Concorso Enescu – A Bucarest continua l’edizione 2020 del prestigioso Concorso internazionale di musica classica George Enescu. L’evento, che si svolge principalmente online a causa della pandemia, riunisce 205 giovani musicisti da 39 paesi. 184 competono nelle sezioni dedicate a tre strumenti: violino, violoncello e pianoforte, mentre 21 partecipano alla sezione composizione. Il montepremi del festival ammonta a circa 100.000 euro.
Giornata Lingua Romena – Manifestazioni culturali organizzate in contemporanea in Romania, Moldova e nelle comunità dei connazionali all’estero, celebrano il 31 agosto la Giornata della Lingua Romena. Istituita nel 2013 dal Parlamento di Bucarest, la ricorrenza coincide con la festa nazionale della Moldova e rende omaggio al movimento di risveglio nazionale nello stato confinante, a maggioranza romenofono. Il 31 agosto 1989, in pieno regime sovietico, il Parlamento di Chisinau, presidiato da circa 750.000 persone, ossia un sesto della popolazione all’epoca, adottava il romeno come lingua di stato e il passaggio all’alfabeta latino al posto del cirillico imposto dagli occupanti dopo l’annessione del 1940.
Traffico aereo – Nel primo semestre del 2020, il traffico aereo di passeggeri in Romania ha registrato un calo di quasi il 62%, precisamente da 10,7 milioni a poco più di 4 milioni. I dati resi noti dall’Istituto Nazionale di Statistica indicano che le quote più elevate del trasporto passeggeri si sono verificate agli aeroporti Henri Coandă – Bucarest (sud), Avram Iancu – Cluj-Napoca (nord – ovest) e Traian Vuia – Timişoara (ovest). Le principali rotte esterne sono i voli da e verso Gran Bretagna, Italia, Germania, Spagna e Francia.
Eurostat – Studi all’estero – Nel 2018, il 5% degli studenti romeni ha scelto un’università all’estero. Lo rilevano i dati resi noti dall’Eurostat, indicando che, tra gli studenti universitari europei, l’8% aveva scelto un paese diverso da quello in cui ha completato l’istruzione secondaria. Tra gli Stati membri dell’Unione, il Lussemburgo ha la quota più elevata (48%), seguito da Cipro (24%), Austria (18%), R. Cecca (14%) e Paesi Bassi (12%). Al contrario, le quote più basse sono state osservate in Croazia e Grecia (entrambe al 3%), seguite da Spagna e Polonia (entrambe al 4%), Slovenia, Lituania e Romania (tutte al 5%). I dati del Ministero dell’Istruzione romeno indicano che, nel 2018, nelle università statali e private del Paese studiavano circa 408.000 giovani, di cui il 6% stranieri.