22.08.2020
Coronavirus – Il ministro della Salute romeno, Nelu Tătaru, ha dichiarato, oggi, che la Romania va verso una stabilizzazione dellevoluzione dell’epidemia di COVID-19, ma che vanno osservate le norme sanitarie per entrare su una curva discendente. Sono oltre 77.500 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 1189 in più rispetto al precedente bollettino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica. Sale a più di 35.000 il numero dei guariti e dimessi e a 3.233 quello dei decessi, con 37 vittime nellultimo giorno. Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverati al momento più di 500 pazienti. Il primo caso di contagio dal nuovo coronavirus accertato sul territorio della Romania è stato annunciato lo scorso 26 febbraio. Per quanto riguarda la situazione dei connazionali allestero, i dati comunicati dalle missioni diplomatiche e consolari della Romania indicano 5.900 romeni contagiati dal COVID-19. Tra questi 124 hanno perso la vita. Daltra parte, il ministero degli Esteri di Bucarest ha annunciato che i romeni che transitano la Serbia in meno di 12 ore non sono più obbligati a esibire un tampone di COVID-19. La decisione è stata presa dalle autorità serbe ed è valida anche per le persone che arrivano da Bulgaria, Croazia e Macedonia del Nord. Inoltre, tra coloro che sono esentati dallobbligo di esibire un tampone negativo si annoverano i lavoratori transfrontalieri in possesso di documenti giustificativi validi in questo senso oppure i trasportatori che hanno come destinazione finale la Serbia o che prendono in consegna merci da questo stato.
România Internațional, 22.08.2020, 16:07
Coronavirus – Il ministro della Salute romeno, Nelu Tătaru, ha dichiarato, oggi, che la Romania va verso una stabilizzazione dellevoluzione dell’epidemia di COVID-19, ma che vanno osservate le norme sanitarie per entrare su una curva discendente. Sono oltre 77.500 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 1189 in più rispetto al precedente bollettino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica. Sale a più di 35.000 il numero dei guariti e dimessi e a 3.233 quello dei decessi, con 37 vittime nellultimo giorno. Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverati al momento più di 500 pazienti. Il primo caso di contagio dal nuovo coronavirus accertato sul territorio della Romania è stato annunciato lo scorso 26 febbraio. Per quanto riguarda la situazione dei connazionali allestero, i dati comunicati dalle missioni diplomatiche e consolari della Romania indicano 5.900 romeni contagiati dal COVID-19. Tra questi 124 hanno perso la vita. Daltra parte, il ministero degli Esteri di Bucarest ha annunciato che i romeni che transitano la Serbia in meno di 12 ore non sono più obbligati a esibire un tampone di COVID-19. La decisione è stata presa dalle autorità serbe ed è valida anche per le persone che arrivano da Bulgaria, Croazia e Macedonia del Nord. Inoltre, tra coloro che sono esentati dallobbligo di esibire un tampone negativo si annoverano i lavoratori transfrontalieri in possesso di documenti giustificativi validi in questo senso oppure i trasportatori che hanno come destinazione finale la Serbia o che prendono in consegna merci da questo stato.
Politica – Marcel Ciolacu è stato eletto, oggi, presidente del PSD, il principale partito allopposizione in Romania e con il maggior numero di seggi nel Parlamento. Ex leader ad interim del partito, Ciolacu, ha ottenuto 1.310 voti, mentre il suo sfidante, lex ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici, ha ottenuto solo 91. Il nuovo leader socialdemocratico ha detto che si propone un approccio completamente diverso sia allinterno che allesterno del partito. Oggi si è svolto un congresso straordinario del PSD, al quale è stata eletta la nuova leadership e sono state adottate una serie di modifiche allo statuto. Uno dei cambiamenti stabilisce che il nuovo nome del Comitato Esecutivo Nazionale sarà il Consiglio Politico Nazionale. Unaltra modifica prevede che il presidente del Consiglio Nazionale del PSD sia eletto dal congresso come parte dell’equipe direttiva proposta in una mozione. Allo stesso tempo, questo presiederà le riunioni del Consiglio e coordinerà lattività dei dipartimenti, forum, delle leghe e associazioni costituite allinterno del partito a livello nazionale.
Agricoltura – Il ministro dellAgricoltura, Adian Oros, ha stimato che questanno la Romania avrà sufficiente grano per la panificazione, anche se la produzione a livello nazionale sarà inferiore del 35-40% a causa della siccità. Inoltre, circa 2,5 milioni di tonnellate di grano saranno disponibili per lesportazione. I dati centralizzati dallIstituto Nazionale di Statistica rilevano che, nei primi cinque mesi di questanno, la quantità di cereali esportata dalla Romania è stata maggiore di un terzo rispetto allo stesso periodo dellanno scorso. Delle esportazioni totali effettuate questanno dalle aziende romene, circa il 41,4% è stato grano e frumento e il 52% mais.
Russia — Il dissidente russo Alexei Navalny, vittima di un possibile avvelenamento, è stato ricoverato in un ospedale di Berlino. Le autorità russe hanno permesso il suo trasferimento dalla città siberiana di Omsk con un aereo sanitario tedesco. Ieri, la sua portavoce ha detto che Navalny, uno dei leader dellopposizione più noti in Russia, era incosciente. Noto per le sue campagne anti-corruzione e convinto oppositore del presidente Vladimir Putin, Navalny è già stato anche bersaglio di un tentativo di avvelenamento l’anno scorso, mentre era nella custodia della polizia per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che, nel caso in cui la diagnosi sarà confermata, scatteranno anche le indagini. In un post sui social, il ministro degli Esteri romeno Bogdan Aurescu ha descritto la situazione del dissidente Navalny come profondamente preoccupante. Aurescu ha aggiunto che dovrebbero essere prese tutte le misure per offrirgli le migliori cure mediche e per garantire unindagine imparziale sul suo presunto avvelenamento.
Cinema – I documentari romeni “Our Father” e “Home” sono stati premiati alledizione di questanno del Sarajevo International Film Festival, che si è tenuto tra il 14 e il 21 agosto. “Home”, una coproduzione Romania-Germania-Finlandia, diretta da Radu Ciorniciuc, è stata insignita del Premio per i Diritti Umani, essendo il miglior film che affronta questo argomento. Nella stessa categoria, Holy Father, diretto da Andrei Dăscălescu, ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria. Il premio Sarajevo Heart per il miglior documentario è stato assegnato a “Merry Christmas, Yiwu” (una coproduzione Svezia, Serbia, Germania, Francia, Belgio, Qatar), diretto dal serbo Mladen Kovačević. Al concorso ufficiale di lungometraggi, il premio per la migliore pellicola è andato alla coproduzione Exile (Germania-Belgio-Kosovo), diretta dal kosovaro Visat Morina.