Proteste ristoratori – I rappresentanti del settore della ristorazione in Romania hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno criticato le autorità per le misure restrittive imposte nel contesto della pandemia. In segno di protesta, oggi, i locali e ristoranti sono stati chiusi per unora. I proprietari sono scontenti del fatto che non possono accogliere clienti all’interno dei ristoranti e affermano che, per questo motivo, nella stagione fredda, 400.000 dipendenti potrebbero perdere il posto di lavoro. Secondo i ristoratori, lidea che lindustria del turismo sia il fattore principale nella diffusione del coronavirus è unillusione e i principali focolai di infezione sono in altre industrie e settori. Il premier Ludovic Orban ha affermato che non appena la situazione epidemiologica migliorerà, il governo darà il via libera alla riapertura dei ristoranti, sottolineando che non si tratta di cattiva volontà, bensi’ di tutela della salute pubblica. Il contributo del settore della ristorazione al Prodotto Interno Lordo della Romania è pari al 5%.
Proteste ristoratori – I rappresentanti del settore della ristorazione in Romania hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno criticato le autorità per le misure restrittive imposte nel contesto della pandemia. In segno di protesta, oggi, i locali e ristoranti sono stati chiusi per unora. I proprietari sono scontenti del fatto che non possono accogliere clienti all’interno dei ristoranti e affermano che, per questo motivo, nella stagione fredda, 400.000 dipendenti potrebbero perdere il posto di lavoro. Secondo i ristoratori, lidea che lindustria del turismo sia il fattore principale nella diffusione del coronavirus è unillusione e i principali focolai di infezione sono in altre industrie e settori. Il premier Ludovic Orban ha affermato che non appena la situazione epidemiologica migliorerà, il governo darà il via libera alla riapertura dei ristoranti, sottolineando che non si tratta di cattiva volontà, bensi’ di tutela della salute pubblica. Il contributo del settore della ristorazione al Prodotto Interno Lordo della Romania è pari al 5%.
Coronavirus – Sono più di 73.600 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 1409 in più rispetto al precedente bollettino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica. Salgono a 3.106 i decessi, con 32 vittime solo nellultimo giorno. Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverati al momento 480 pazienti. Un rapporto dellIstituto nazionale di Sanità Pubblica rileva che la scorsa settimana il numero di nuovi contagi e decessi è stato leggermente inferiore rispetto alla settimana precedente. Circa un terzo dei nuovi casi sono stati registrati nelle provincie di Prahova (sud), Argeş (sud), Bihor (nord-ovest) e Timiş (ovest). Il numero più alto di casi, dallinizio della pandemia, è stato segnalato a Bucarest, e nelle provincie di Suceava (nord-est) e Argeş. Quasi il 95% delle vittime aveva almeno una comorbilità associata, mentre quasi l80% aveva più di 60 anni. Il ministro della Salute, Nelu Tataru, ha ammonito sull’aumento del numero di giovani contagiati dal nuovo coronavirus.
Bielorussia – Gli Stati membri dellUE non riconoscono il risultato delle elezioni presidenziali svoltesi in Bielorussia il 9 agosto scorso, alle quali lattuale presidente Aleksandr Lukashenko è stato dichiarato vincitore. Lo hanno annunciato, oggi, i leader dellUE, riunitisi a un vertice speciale in videoconferenza. “Le elezioni non sono state né eque, né libere e non hanno rispettato gli standard internazionali”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in una conferenza stampa al termine della riunione. Michel ha affermato che lUE adotterà sanzioni contro i funzionari responsabili per le violenze registrate durante le proteste e per brogli elettorali. La cancelliera tedesca Angela Merkel, il cui Paese detiene la presidenza di turno del Consiglio dellUE, ha condannato la “violenza brutale” usata contro i manifestanti. Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipante al vertice, ha sottolineato che i brogli elettorali in Bielorussia, la repressione violenta dei manifestanti e il trattamento disumano dei cittadini fermati non possono restare senza una risposta dallUE. Massicce manifestazioni di protesta sono scoppiate 10 giorni fa in Bielorussia, subito dopo la fine delle elezioni presidenziali, alle quali Lukashenko, in carica per più di 25 anni, è stato dichiarato vincitore con l80% dei voti. Almeno due persone sono state uccise, diverse centinaia sono state ferite e più di 6.700 arrestate. Il presidente bielorusso ha ordinato al governo di porre fine ai disordini nel Paese e di rafforzare i suoi confini.
Inflazione – La Romania si annovera tra i paesi UE con il più alto tasso di inflazione annuo — il 2,5% rispetto al 2,2% registrato a giugno. Lo ha annunciato lEurostat, secondo cui gli stati membri con i tassi di inflazione più elevati rimangono lUngheria, la Polonia, la Repubblica Ceca e la Romania. Al polo opposto si trovano Grecia, Cipro ed Estonia. Rispetto al mese di giugno, il tasso di inflazione annuale a luglio è sceso in 10 Stati membri, è rimasto stabile in tre Paesi ed è aumentato in 14 stati dellUE.
Assegni familiari – La Camera dei Deputati di Bucarest, dominata dallopposizione socialdemocratica e con potere decisionale in questo caso, ha bocciato lordinanza governativa che prevedeva un graduale aumento degli assegni familiari. Resta, quindi, in vigore la legge precedente che prevede il raddoppio delle somme. Sia i rappresentanti del governo liberale, che il presidente Klaus Iohannis avevano spiegato in precedenza che, a causa dei problemi creati dalla pandemia, il bilancio non dispone dei soldi necessari per fare questo aumento.