11.06.2020
Coronavirus – Sono oltre 21.100 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 237 in più rispetto al precedente bollettino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica, che riferisce anche 1.369 decessi. Circa 15.200 persone sono guarite e dimesse, mentre nei reparti terapia intensiva sono ricoverati poco più di 150 pazienti. Allestero, sono circa 3.300 i connazionali contagiati dal coronavirus, per la maggior parte in Italia, Germania e Spagna, e 114 hanno perso la vita. Il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha invitato i parlamentari a votare per la proroga dello stato di allerta, che scade alla metà di questo mese, perché non esiste un calo significativo del numero di contagi. I gruppi politici del Parlamento stanno negoziando un accordo su una forma legislativa per la proroga dello stato di allerta, nel contesto in cui più partiti parlamentari hanno espresso insoddisfazione nei confronti della proposta del governo liberale. Il PSD, il principale partito all’opposizione, non concorda sul fatto che la proroga sia effettuata nella stessa forma degli ultimi 30 giorni.
România Internațional, 11.06.2020, 16:46
Eurobarometro – Secondo il più recente Eurobarometro realizzato lo scorso dicembre e pubblicato ieri, sei romeni su dieci affermano che la loro vita quotidiana è segnata dalla corruzione. Rispetto al 2017, la cifra è inferiore di 4 punti percentuali, ma due volte più alta rispetto alla media europea. Otto romeni su dieci ritengono che il problema della corruzione sia ampiamente diffuso a livello nazionale, una percezione relativamente vicina a quella comunitaria. Secondo il sondaggio, la corruzione è inaccettabile per la stragrande maggioranza degli europei (il 69%). Il tasso più elevato di rifiuto della corruzione è stato riscontrato nel Portogallo (l’88%), mentre il più basso in Ungheria (il 38%). Il 48% dei romeni non accetta la corruzione.
Giustizia – Il fascicolo sulla “Marcia dei Minatori ” si trascina da 30 anni, mentre i colpevoli delle perdite di vite umane e delle oltre 1.000 vittime, restano ancora sconosciuti. Lo ha affermato il presidente Klaus Iohannis durante un incontro con i rappresentanti dellUniversità di Bucarest, in cui sono stati commemorati oggi tre decenni dal fenomeno Piazza dellUniversità. La cosiddetta Marcia dei Minatori del 13-15 giugno 1990 ha posto fine ad un’importante manifestazione organizzata a Bucarest contro il potere di sinistra insediato dopo la caduta della dittatura comunista a dicembre 1989. Dopo scontri violenti, avvenuti il 13 giugno tra le forze dellordine ed i manifestanti della Piazza dellUniversità, il 14 giugno, sono arrivati nella capitale i minatori della Valle del Jiu (centro-ovest). Questi sono intervenuti brutalmente contro i manifestanti, hanno devastato le sedi dei partiti all’opposizione o di alcune facoltà. Sei persone sono morte, oltre 1.000 sono rimaste ferite o arrestate in modo abusivo. Nel caso della “Marcia dei Minatori”, tra gli accusati c’è anche Ion Ililescu, il primo presidente eletto in Romania dopo la Rivoluzione.
Rimpatri – 77 cittadini romeni che si trovavano sul territorio del Regno dellArabia Saudita, interessati dalle misure di limitazione del trasporto aereo, nel contesto della pandemia di COVID-19, sono tornati in patria, grazie allazione congiunta dei Ministeri degli Affari Esteri, dei Trasporti e dell’Interno. Secondo la diplomazia di Bucarest, le azioni delle autorità romene hanno anche consentito il ritorno nel Paese di residenza di 13 cittadini serbi, 9 bulgari, 2 francesi, 2 siriani, 1 cittadino ungherese, un giordano, un croato, un cittadino palestinese, un cittadino saudita e un cittadino di Bosnia ed Erzegovina. Per l’occasione, il Ministero degli Affari Esteri romeno sottolinea limportanza di un controllo attento, prima di qualsiasi viaggio, delle informazioni presentate sul suo sito in materia di allerte e avvisi di viaggio, nonché delle informazioni presentate dalle missioni diplomatiche e dagli uffici consolari della Romania allestero.
Migranti – Dieci migranti dallAfghanistan, tra cui tre bambini, sono stati fermati dalla polizia di confine nell’ovest del Paese, mentre cercavano di uscire dalla Romania per raggiungere lUngheria. Durante i controlli preliminari, i migranti hanno dichiarato che avevano lintenzione di raggiungere i Paesi dellEuropa occidentale. I migranti sono ora indagati per tentativo di attraversare illegalmente il confine di stato.
Insegnamento – LUniversità di Bucarest e lUniversità “Babeş-Bolyai” di Cluj-Napoca (nord-ovest) sono le uniche istituzioni di insegnamento universitario presenti nella classifica QS 2020 – Quacuarelly Symonds World University Rankings 2020, la più nota graduatoria mondiale delle università secondo i settori di studio e di ricerca. La classifica analizza le prestazioni di oltre 1.000 università di tutto il mondo e prende in considerazione sei dimensioni: la reputazione accademica, quella del datore di lavoro, il numero di studenti, il numero di citazioni per facoltà, delle facoltà internazionali e degli studenti internazionali. Nel settore “scienze della natura” e nel sotto-settore “lingua e letteratura inglese”, l’Università di Bucarest è l’unica università romena presente nella classifica QS. L’UB è l’unica università romena classificata nella serie 201-250 nella QS-University Ranking by Subject 2020 nel sotto-settore “linguistica”.
