22.05.2020 (aggiornamento)
COVID-19 — Poco più di 17.700 è il numero dei contagi dal nuovo coronavirus accertati finora in Romania. 200 malati sono ricoverati in terapia intensiva e 1.159 persone hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia finora. Il numero dei decessi associati al nuovo coronavirus è diminuito costantemente questa settimana, da quasi 200 vittime al giorno, a 8 decessi rapportati oggi. E’ diminuito gradualmente anche il numero delle persone in quarantena, inferiore di quasi un terzo rispetto a lunedì, arrivando a meno di 9.000 persone. Il numero dei test effettuati al giorno si mantiene intorno a 10.000 e il numero dei guariti è superiore a quello dei nuovi contagi registrati. Quasi 10.800 persone sono guarite finora sugli oltre 17.700 contagi accertati, cioè il 61%. L’evoluzione dell’epidemia di COVID-19 è su un trend discendente, però non conosciamo ancora l’impatto dell’allentamento delle restrizioni applicato alla fine della settimana scorsa — afferma il ministro della Salute, Nelu Tataru. Il ministro ha spiegato che i sintomi del contagio dal coronavirus possono manifestarsi dal secondo al decimo giorno. Solo quando saranno passati i 10 giorni si potrà stabilire se c’è stata una trasmissione comunitaria del coronavirus, se la situazione e stata gestita bene e si può passare ad un’ulteriore tappa di allentamento delle restrizioni — ha precisato il ministro.
România Internațional, 22.05.2020, 20:00
Trattato — La Romania capisce la posizione degli Stati Uniti e si impegnerà per un approccio unitario e fermo nella NATO, volto a determinare la Russia a tornare, nei prossimi sei mesi, alla completa applicazione del Trattato sui Cieli Aperti — ha dichiarato, oggi, il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, all’ambasciatore Adrian Zuckerman. Il diplomatico americano ha trasmesso i ringraziamenti degli Stati Uniti per la reazione e l’approccio della Romania ed ha proposto il mantenimento di un dialogo ravvicinato su questo tema nel prossimo periodo. Le dichiarazioni giungono dopo la decisione di Washington di ritirarsi dal Trattato internazionale sui Cieli Aperti, che promuovere la trasparenza sulle attività militari condotte dai 35 paesi membri, la Romania compresa. Giovedì, il presidente americano Donald Trump ha annunciato il ritiro, affermando che la Russia non ha osservato il Trattato e che, se la situazione continuerà, gli USA ne resteranno fuori.
Difesa — La Strategia Nazionale di Difesa della Romania nei prossimi quattro anni domina l’agenda della seduta del Consiglio Supremo di Difesa che si svolgerà il 27 maggio, in videoconferenza speciale. All’ordine del giorno: argomenti relativi alle Forze Armate della Romania, che possono essere messe a disposizione per la partecipazione a missioni e operazioni fuori Paese nel 2021, come pure il programma relativo alla trasformazione, allo sviluppo e alla dotazione dell’Esercito entro il 2026 e in futuro. Durante la riunione del Consiglio Supremo di Difesa saranno analizzati anche altri temi di attualità nel campo della sicurezza nazionale — si legge in un comunicato dell’Amministrazione Presidenziale di Bucarest.
Dogane — Otto valichi di frontiera sono operativi al confine occidentale della Romania, per le pratiche di controllo sia all’arrivo che all’uscita dal Paese per il transito di persone e di merci. Lo ha reso pubblico oggi l’Ispettorato Generale della Polizia di Confine. Negli ultimi giorni, ai valichi di frontiera tra la Romania e l’Ungheria sono stati registrati affollamenti e tempi di attesa molto lunghi. Le pratiche doganali durano di più in questo periodo a causa dei controlli epidemiologici.
Economia — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, partecipa oggi ad una seduta per la valutazione della situazione economica nel contesto della crisi generata dall’epidemia di COVID-19, informa l’Amministrazione Presidenziale. All’incontro sono attesi anche il premier Ludovic Orban, il governatore della Banca Centrale della Romania, Mugur Isărescu, e il ministro delle Finanze, Florin Cîțu. Giovedì, il Governo ha approvato una serie di misure di sostegno per i produttori romeni con oltre 100 mila dipendenti, grandi consumatori di energia, e per gli agricoltori, tramite la proroga al 15 giugno della scadenza per l’inoltro della domanda unica di pagamento. L’Esecutivo ha deciso che più di due milioni di persone riceveranno mascherine di protezione gratuite dallo stato. I pensionati e i disabili si annoverano tra le categorie che beneficeranno dell’aiuto. Dopo l’istituzione dello stato di allerta, è d’obbligo indossare la mascherina negli spazi chiusi, nei mezzi di trasporto pubblici e sul posto di lavoro.
Rimpatri — Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha reso pubblico che nel periodo 21 – 24 maggio, sono organizzati sette voli da stati europei con i quali saranno rimpatriati i cittadini romeni che si trovano temporaneamente all’estero e che sono stati colpiti dalle misure di restrizione del trasporto aereo adottate per prevenire il diffondersi del virus COVID-19. Secondo il MAE, si tratta di 5 voli dalla Spagna, uno dalla Francia e uno dalla Gran Bretagna. Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha informato che, giovedì, sono rientrati nel Paese 306 cittadini romeni e sei cittadini stranieri, membri delle loro famiglie, che lavoravano come personale navigante su più navi da crociera nella zona dell’America del Nord e dei Caraibi.
Lavoratori all’estero — Le autorità tedesche hanno annunciato, oggi, di aver deciso di chiudere il mattatoio della località di Dissen (nord) per almeno due settimane dopo aver scoperto un focolaio di coronavirus tra i lavoratori. Secondo il Ministero degli Esteri di Bucarest, almeno 47 cittadini romeni che vi lavorano sono contagiati dal nuovo coronavirus. In precedenza, il ministro del Lavoro tedesco, Hubertus Heil, aveva annunciato che la Germania avrebbe inasprito le norme nei mattatoi, vietando i subcontratti per le attività di lavorazione della carne tramite agenzie, dopo che più di 600 lavoratori di quest’industria sono risultati positivi al nuovo coronavirus. Nei giorni scorsi, la ministra del Lavoro romena, Violeta Alexandru, ha dichiarato all’agenzia Reuters che l’attuale crisi provocata dalla pandemia di coronavirus dovrebbe portare ad un riassestamento delle condizioni in cui alcune persone dell’Europa dell’Est lavorano negli allevamenti e nell’industria alimentare dell’Europa Occidentale, dopo i focolai di coronavirus apparsi nei mattatoi tedeschi.
Transito Bulgaria — Le procedure di transito della Bulgaria applicate ai cittadini romeni sono state semplificate in seguito ad un colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, e la collega di Sofia, Ekaterina Zaharieva. Secondo un comunicato del MAE di Bucarest, il capo della diplomazia romena ha sollecitato alle autorità bulgare di garantire la fluidità del traffico tramite la diminuzione dei tempi d’attesa ai punti di controllo per attraversare il confine. Ieri sera, le autorità bulgare hanno eliminato il requisito secondo cui le persone che volevano transitare il Paese lo potevano fare solo in seguito all’invio di una notifica alle autorità locali. Secondo una nuova normativa, in vigore da oggi, le persone in transito devono assumersi la responsabilità firmando un’autocertificazione.