13.05.2020
COVID-19 — Il numero delle vittime della pandemia è salito in Romania a 1.016 – lo ha reso pubblico oggi il Gruppo di Comunicazione Strategica. Secondo il più recente bilancio delle autorità, i contagi hanno superato 16.000 e sono quasi 8.000 le persone guarite e dimesse. La maggior parte dei casi accertati finora è a Suceava (nord-est) e a Bucarest. Per quanto riguarda i connazionali allestero, sono più di 2.850 i romeni contagiati dal nuovo coronavirus, la maggior parte in Italia, Spagna e Germania. 102 connazionali allestero hanno perso la vita dallinizio dellepidemia, la maggior parte in Gran Bretagna e Italia.
România Internațional, 13.05.2020, 16:54
COVID-19 — Il numero delle vittime della pandemia è salito in Romania a 1.016 – lo ha reso pubblico oggi il Gruppo di Comunicazione Strategica. Secondo il più recente bilancio delle autorità, i contagi hanno superato 16.000 e sono quasi 8.000 le persone guarite e dimesse. La maggior parte dei casi accertati finora è a Suceava (nord-est) e a Bucarest. Per quanto riguarda i connazionali allestero, sono più di 2.850 i romeni contagiati dal nuovo coronavirus, la maggior parte in Italia, Spagna e Germania. 102 connazionali allestero hanno perso la vita dallinizio dellepidemia, la maggior parte in Gran Bretagna e Italia.
Stato di allerta — La Corte Costituzionale ha stabilito oggi che lordinanza durgenza del governo che regola lo stato di allerta è conforme alla Legge Fondamentale, ma non può limitare i diritti e le libertà dei cittadini. La Consulta ha ricevuto una segnalazione da parte del Difensore Civico, secondo cui la limitazione dei diritti e delle libertà fondamentali può essere fatta solo per legge, non tramite ordinanza durgenza o decreto governativo. La delega di poteri legislativi alle autorità amministrative volta a limitare lesercitazione dei diritti o delle libertà fondamentali trasgredisce il principio della separazione dei poteri, nonché i provvedimenti costituzionali in base ai quali il Parlamento è lunica autorità legislativa del Paese, ha motivato il Difensore Civico. Di recente, la CCR aveva dichiarato non conformi alla Legge fondamentale le multe inflitte durante lo stato di emergenza.
Economia — L’economia romena dovrebbe registrare questanno una contrazione del 4%, rispetto alla crescita del 3,2%, prevista a novembre 2019. Lo rileva un rapporto pubblicato dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo che ha peggiorato le stime sullevoluzione delleconomia romena nel 2020, in seguito alla crisi causata dalla pandemia di coronavirus. Per il 2021, listituzione finanziaria internazionale prevede un aumento del 4% del PIL della Romania. La BERS è il principale investitore istituzionale in Romania, con investimenti di oltre 8,6 miliardi di euro. Anche la Commissione Europea ha peggiorato le sue stime relative alleconomia romena per questanno e prevede che la Romania registrerà un calo significativo del 6%, dopo anni di forte crescita, mentre il deficit pubblico dovrebbe salire questanno al 9,2% del PIL. Anche il Fondo Monetario Internazionale anticipa che leconomia romena registrerà una contrazione del 5% nel 2020 e si riprenderà nel 2021, quando registrerà una crescita del 3,9%.
Romania-NATO — Colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, e il vice segretario generale della NATO, Mircea Geoana, su richiesta della parte alleata. I due hanno passato in rassegna le misure già adottate per la gestione degli effetti della pandemia di COVID-19 e le priorità dazione volte a garantire il rafforzamento della capacità di risposta rapida dellAlleanza in situazioni del genere. Nel contesto, il ministro Aurescu ha evocato lassistenza offerta dalla Romania ad alcuni stati alleati e partner, compreso il sostegno fornito alla confinante Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona). Il vice segretario generale della NATO ha espresso lapprezzamento dellAlleanza per il coinvolgimento di Bucarest nell’offrire sostegno e per il fatto che la Romania è stata il primo stato membro dellUE a ospitare il meccanismo RescEU, piattaforma che assicura attrezzature mediche per il contrasto del nuovo coronavirus.
Mozione — La Camera dei Deputati ha approvato oggi la mozione semplice inoltrata dal PSD, allopposizione, contro il ministro delle finanze liberale, Florin Cîţu. “Il pegno delle finanze del Paese deve cessare, la Romania deve essere salvata dal “virus Florin Cîţu” e il ministro delle Finanze deve partire”, si legge nel testo della mozione. I socialdemocratici rimproverano al ministro di essersi dimostrato incapace di proporre misure efficaci di sostegno per leconomia. Ieri, durante i dibattiti sulla mozione, il ministro Cîţu ha accusato il PSD di utilizzare il virus per promuovere la sua agenda politica ed ha dichiarato che per due mesi, periodo in cui il governo ha implementato misure per il rilancio dell’economia, i socialdemocratici hanno cercato di modificarle nel Parlamento in modo populista. Se le loro proposte fossero passate, avrebbero generato un caos economico in Romania, ha affermato Florin Cîţu.
Istruzione — Secondo un sondaggio UNICEF e U-Report Romania, un terzo degli allievi romeni è insoddisfatto della scuola online e non frequenta le lezioni proposte sulle piattaforme virtuali. Degli oltre 2.400 bambini e giovani intervistati, il 41% afferma che il tempo dedicato ai compiti a casa è più lungo rispetto alle lezioni classiche, mentre il 35% afferma di fare meno compiti o di non farne per niente. Secondo il sondaggio, chi era già vulnerabile prima di questa crisi, è diventato ancora più vulnerabile.
Turismo — La Commissione Europea ha presentato oggi una serie di misure specifiche e raccomandazioni per aiutare gli stati membri a eliminare gradualmente le restrizioni di viaggio e consentire alle imprese turistiche di riaprire. La commissaria per i trasporti, Adina Vălean, ha affermato che la priorità è ripristinare la mobilità quanto prima, ma solo con disposizioni chiare in materia di sicurezza e salute. Il pacchetto “Turismo e trasporti” della Commissione comprende, tra laltro, una strategia di ripresa globale nel 2020 e nel prossimo periodo e una raccomandazione a rendere i voucher un’alternativa attraente al rimborso in contanti. La Commissione intende sostenere le imprese turistiche fornendo liquidità soprattutto alle PMI e salvando i posti di lavoro grazie a un sostegno finanziario di fino a 100 miliardi di euro nellambito del programma SURE. In Europa, lestate è una stagione di particolare importanza per quest’industria, con incassi di 150 miliardi di euro nel settore turistico europeo e 360 milioni di turisti.