COVID-19: Romania, presidente Iohannis, dal 15 maggio si passa a stato di allerta
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato che dal 15 maggio non prorogherà lo stato di emergenza, che sarà sostituito da uno stato di allerta, in grado di mantenere certe restrizioni.
Iuliana Sima Anghel, 04.05.2020, 15:22
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato che dal 15 maggio non prorogherà lo stato di emergenza, che sarà sostituito da uno stato di allerta, in grado di mantenere certe restrizioni.
La situazione non è ancora migliorata. Quindi, non voglio che sembrasse che l’epidemia sia passata e siamo tornati alla normalità. Purtroppo, l’epidemia non è passata. Lo avete notato sicuramente dalle comunicazioni pubbliche e anche oggi sono state rilevate positive oltre 300 persone, cosicchè non possiamo dire che la malattia sia passata. Però, ad un certo momento, dobbiamo andare avanti e questo avanti si concretizza col passaggio dallo stato di emergenza allo stato di allerta, ha detto il capo dello stato.
Klaus Iohannis ha annunciato che gli spostamenti all’interno del comune di residenza saranno possibili senza moduli di autocertificazione e verranno riaperti gli studi odontoiatrici, le attività di servizi alla persona (estetisti, parrucchieri o barbieri), ma anche i musei. Tutto comporta, ovviamente, la stretta osservanza del distanziamento sociale e l’uso di mascherine e guanti, obbligatorio anche sui mezzi pubblici di trasporto. Le misure di allentamento non sono applicabili alle zone sottoposte alla quarantena. Vigeranno ancora i divieti per gli assembramenti di oltre tre persone, e le restrizioni gli spostamenti al di fuori del comune di residenza, fatta eccezione per motivi di lavoro o problemi di salute, ma anche per lo sport individuale, come andare in bici, ha detto ancora il capo dello stato.
Intanto, il Gruppo di Comunicazione Strategica ha annunciato oggi 13.512 contagi da COVID-19 in Romania, di 349 in più rispetto al precedente bollettino. In crescita anche il numero dei guariti e dimessi, arrivati a 5.269 persone, ma anche quello dei decessi – 803. Nei reparti terapia intensiva sono ricoverati al momento 243 pazienti. A livello nazionale, 12.830 persone sono in quaratena istituzionalizzata e altre 20.085 in isolamento fiduciario, sotto controllo medico.
Per quanto riguarda i connazionali all’estero, i dati comunicati dalle missioni diplomatiche e consolari della Romania indicano 2.384 romeni contagiati dal COVID-19: 1.387 in Italia, 560 in Spagna, 29 in Francia, 271 in Germania, 78 in Gran Bretagna, 28 nei Paesi Bassi, 2 in Namibia, 3 negli Stati Uniti, 4 in Austria, 3 nel Belgio, 6 in Giappone, 2 in Indonesia, 2 in Svizzera, 2 in Turchia e un singolo caso per Paese in Argentina, Tunisia, Irlanda, Lussemburgo, Emirati Arabi Uniti, Malta e Svezia.
95 connazionali all’estero hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia: 29 in Italia, 19 in Francia, 30 in Gran Bretagna, 8 in Spagna, 4 in Germania, 2 nel Belgio, uno in Svezia, uno in Svizzera e uno negli Stati Uniti. Sempre all’estero, sono guariti 21 romeni rilevati positivi al coronavirus: 9 in Germania, 8 in Francia, 2 in Indonesia, uno a Lussemburgo e uno in Tunisia, precisa ancora il Gruppo di Comunicazione Strategica.