21.04.2020
COVID-19 – Dopo il 15 maggio, quando finirà lo stato di emergenza, se il numero dei contagi e dei decessi calerà e se verranno rispettate le misure prese dalle autorità e le cose andranno bene, allora in Romania potranno essere allentate gradualmente le restrizioni. Lo ha annunciato oggi il presidente Klaus Iohannis, al termine di una riunione con il premier Ludovic Orban, alcuni ministri e il capo del Dipartimento per le situazioni di emergenza, Raed Arafat, nel corso della quale sono state valutate le misure per la gestione della situazione generata dalla pandemia. Klaus Iohannis ha spiegato che, al momento, è troppo presto per allentare le misure in Romania. Il più recente bilancio presentato oggi dal Gruppo di Comunicazione Strategica indica 482 decessi, oltre 9.200 contagi e 2.153 guariti e dimessi. All’estero, 62 romeni affetti dal COVID-19 hanno perso la vita. Complessivamente, 947 connazionali oltre confine sono stati rilevati positivi al coronavirus, di cui 633 in Italia.
România Internațional, 21.04.2020, 15:32
COVID-19 – Dopo il 15 maggio, quando finirà lo stato di emergenza, se il numero dei contagi e dei decessi calerà e se verranno rispettate le misure prese dalle autorità e le cose andranno bene, allora in Romania potranno essere allentate gradualmente le restrizioni. Lo ha annunciato oggi il presidente Klaus Iohannis, al termine di una riunione con il premier Ludovic Orban, alcuni ministri e il capo del Dipartimento per le situazioni di emergenza, Raed Arafat, nel corso della quale sono state valutate le misure per la gestione della situazione generata dalla pandemia. Klaus Iohannis ha spiegato che, al momento, è troppo presto per allentare le misure in Romania. Il più recente bilancio presentato oggi dal Gruppo di Comunicazione Strategica indica 482 decessi, oltre 9.200 contagi e 2.153 guariti e dimessi. All’estero, 62 romeni affetti dal COVID-19 hanno perso la vita. Complessivamente, 947 connazionali oltre confine sono stati rilevati positivi al coronavirus, di cui 633 in Italia.
Auto – Il Gruppo Renault ha annunciato la ripresa progressiva della produzione di auto all’azienda Dacia di Mioveni (sud della Romania), a partire da oggi. Dal 4 maggio, sarà ripristinata l’attività normale, indica la compagnia in un comunicato, precisando che, durante il periodo di sospensione del lavoro, sono state definite e applicate delle misure di protezione dal COVID-19 dei dipendenti, che verranno informati sulla necessità di rispettarle. L’azienda Automobile Dacia aveva fermato l’attività a Mioveni da metà marzo, mandando i dipendenti in cassa integrazione a causa della pandemia. Intanto, la compagnia americana Ford ha annunciato che la maggioranza dei lavoratori dell’azienda di Craiova (sud della Romania) rimarranno in cassa integrazione fino al 30 aprile. Ford ha sospeso temporaneamente la produzione in Europa fino al 4 maggio al più presto.
Crollo petrolio – La Romania non sarà intaccata a breve termine dal crollo del prezzo del petrolio negli Stati Uniti, nelle condizioni in cui consuma grandi quantità di greggio di produzione interna. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, dell’Energia e dell’Ambiente d’affari romeno, Virgil Popescu. Il prezzo del petrolio americano è andato in fondo ieri fino ad un nuovo record negativo, in seguito al crollo della domanda generato dalla pandemia di coronavirus, come ricorda la CNN.
Shoah – In piena pandemia di coronavirus, Israele ha commemorato oggi i sei milioni di ebrei uccisi durante la Shoah. L’attuale contesto ci rende consapevoli, una volta in più, del fatto che la vita è il bene più prezioso di tutti, sottolinea in un messaggio dedicato alla Giornata del Ricordo dell’Olocausto il premier romeno Ludovic Orban, rendendo omaggio alle vittime della Shoah. Il primo ministro aggiunge che nell’odierno mondo, un mondo della globalizzazione, la gente ha imparato ad accettare la diversità, e la stigmatizzazione in base a criteri di appartenenza etnica, sociale, culturale o religiosa – non è compatibile con una società evoluta. Nulla è in grado di giustificare l’intolleranza nei confronti degli altri, l’odio sociale o l’antisemitismo, sottolinea ancora Ludovic Orban. La società romena, segnata a sua volta lo scorso secolo dalle atrocità dell’Olocausto, funziona ora secondo le regole della democrazia, della non discriminazione e della lotta a qualsiasi forma di odio, xenofobia, antisemitismo o razzismo, e rimarremo fermamente impegnati su questa direzione, afferma ancora il primo ministro romeno nel suo messaggio.