28.03.2020 (aggiornamento)
Coronavirus – La Romania è preparata a far fronte quanto meglio a questa epidemia. Lo ha dichiarato oggi il presidente Klaus Iohannis, dopo aver visitato l’ospedale da campo allestito nei pressi di Bucarest. Il capo dello stato ha aggiunto che, dopo questa crisi – di cui ha detto che durerà ancora e peggiorerà – le autorità procederanno ad una severissima valutazione dell’intero sistema ospedaliero in Romania e prenderanno tutte le misure per attrezzarlo di modo che possa far fronte a qualsiasi situazione, epidemia e disastro. Il presidente ha chiesto nuovamente ai romeni di rispettare le misure imposte dalle autorità per contenere il diffondersi del virus, di evitare i contatti fisici e di rispettare tutte le norme igieniche. L’ospedale da campo allestito nei pressi della capitale è attrezzato con reparti per triage, laboratorio, radiologia, sterilizzazione e area decontaminazione. La struttura ha fatto già da sezione esterna di malattie infettive nel contrasto al virus Ebola ed è stata adoperata nelle esercitazioni NATO Saber Guardian 19 e Vigorous Warrior 19, le più grandi nel campo medico organizzate finora dall’Alleanza, svoltesi lo scorso anno in Romania. Intanto, un secondo trasporto di equipaggiamenti medici dalla Corea del Sud a Bucarest è arrivato oggi a Bucarest, con un volo del Ministero della Difesa. Si tratta di 100.000 tute protettive acquistate dallo Stato romeno per contenere gli effetti della pandemia.
România Internațional, 28.03.2020, 19:04
Coronavirus – La Romania è preparata a far fronte quanto meglio a questa epidemia. Lo ha dichiarato oggi il presidente Klaus Iohannis, dopo aver visitato l’ospedale da campo allestito nei pressi di Bucarest. Il capo dello stato ha aggiunto che, dopo questa crisi – di cui ha detto che durerà ancora e peggiorerà – le autorità procederanno ad una severissima valutazione dell’intero sistema ospedaliero in Romania e prenderanno tutte le misure per attrezzarlo di modo che possa far fronte a qualsiasi situazione, epidemia e disastro. Il presidente ha chiesto nuovamente ai romeni di rispettare le misure imposte dalle autorità per contenere il diffondersi del virus, di evitare i contatti fisici e di rispettare tutte le norme igieniche. L’ospedale da campo allestito nei pressi della capitale è attrezzato con reparti per triage, laboratorio, radiologia, sterilizzazione e area decontaminazione. La struttura ha fatto già da sezione esterna di malattie infettive nel contrasto al virus Ebola ed è stata adoperata nelle esercitazioni NATO Saber Guardian 19 e Vigorous Warrior 19, le più grandi nel campo medico organizzate finora dall’Alleanza, svoltesi lo scorso anno in Romania. Intanto, un secondo trasporto di equipaggiamenti medici dalla Corea del Sud a Bucarest è arrivato oggi a Bucarest, con un volo del Ministero della Difesa. Si tratta di 100.000 tute protettive acquistate dallo Stato romeno per contenere gli effetti della pandemia.
Bilancio COVID-19 – Il più recente bilancio dell’epidemia presentato dalle autorità romene indica 1.452 contagi e 30 decessi. A causa della malattia, all’estero sono morti 11 connazionali, per la maggior parte in Italia. A Bucarest, l’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità ha aggiornato l’algoritmo dei test, cosicchè verranno effettuati con priorità alle persone sintomatiche e che hanno viaggiato recentemente all’estero, nonchè a quelle vicine ai contagiati, al personale medico-sanitario sintomatico e ai casi di polmonite senza altra eziologia. Intanto, il Comune di Bucarest ha deciso oggi di chiudere tutti i parchi della capitale, come misura aggiuntiva di contenimento. Nell’intero Paese, in stato di emergenza dal 16 marzo, vigono divieti di spostamenti diurni e notturni, fatte solo alcune eccezioni.
Rimpatrio dall’Italia – 365 cittadini romeni sono stati rimpatriati ieri sera dall’Italia, con due voli charter di una compagnia privata, provenienti da Venezia. Lo riferisce il Ministero degli Esteri romeno in un comunicato diramato stamattina. Come i precedenti voli, che ultimamente hanno portato centinaia di romeni da Torino, Venezia e Roma, anche quelli di ieri sera sono stati organizzati dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dei Trasporti di Bucarest, per facilitare il rientro in Patria dei connazionali non residenti, assunti come lavoratori stagionali, colpiti dalle drastiche restrizioni delle attività economiche in Italia, nonchè di coloro che si trovano in situazioni particolari in questo momento nella Penisola, senza possibilità reali di prolungare la permanenza, indica il comunicato. Il MAE romeno rinnova i precedenti appelli ai connazionali di evitare qualsiasi viaggio all’estero che non è assolutamente necessario. Ai connazionali residenti o domiciliati all’estero viene sollecitato di rispettare strettamente le raccomandazioni delle autorità dei rispettivi Paesi. Il MAE sottolinea che i viaggi in Romania sono sconsigliati, in quanto sempre più intaccati dalle restrizioni imposte dai Paesi di transito, che riducono notevolmente le possibilità delle autorità romene di concedere assistenza, oltre al rappresentare un fattore in più nella diffusione del COVID-19.
Deficit – Dopo i primi due mesi del corrente anno, il deficit di bilancio in Romania ha superato gli otto miliardi di lei (circa1,65 miliardi di euro), pari a quasi lo 0,7% del PIL, secondo i dati resi noti dal Ministero delle Finanze. Le cifre includono anche il primo mese di spese crescenti per contenere il COVID-19. Nel corrispondente periodo del 2019, l’esecuzione del bilancio generale si era conclusa con un deficit notevolmente inferiore, pari a 5,2 miliardi di lei. Le cifre del corrente anno indicano un raddoppiamento dei fondi destinati agli investimenti a 3,2 miliardi di lei, e un incremento di circa il 10% delle spese di personale.
Effetti economia – Le istituzioni finanziarie internazionali richiamano l’attenzione che la pandemia di COVID-19 ha già buttato l’economia globale in recessione e anticipano una crisi di portata. A questo punto, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale annunciano iniezioni massicce di capitale e sollecitano ai creditori misure di sostegno in primis per i Paesi poveri, già indebitati e incapaci di fronteggiare la lotta al coronavirus. La direttrice del FMI, Kristalina Georgieva, ha ammonito che molti di questi Paesi dipenderanno dai creditori per ridirezionare le risorse – già scarse – alla lotta alla pandemia, spiegando che il FMI sta svolgendo discussioni con i rappresentanti del G20. A suo avviso, le economie emergenti necessiterebbero di almeno 2.500 miliardi di dollari per fronteggiare la crisi. Il FMI è pronto a mobilitare la sua piena capacità di credito, pari a 1.000 miliardi di dollari, collabora strettamente con la Banca Mondiale e altre istituzioni finanziarie internazionali, però le difficoltà sono enormi, ha aggiunto Kristalina Georgieva.
Ora legale – Lancette spostate di un’ora in avanti anche in Romania da stanotte, quando le ore 3:00 diventano le 4:00. Il ritorno all’ora solare avverrà nell’ultimo fine settimana di ottobre. La Commissione Europea ha offerto agli stati membri la libertà di scegliere tra ora legale o solare. I Paesi che manterranno l’ora legale potranno procedere all’ultimo passaggio in tal senso nell’ultima domenica del marzo 2021, mentre quelli che sceglieranno l’ora solare faranno la modifica nell’ultima domenica dell’ottobre 2021.