13.03.2020
Coronavirus – In Romania, i contagi dal COVID-19 salgono a 79. Sei persone sono già sono guarite e dimesse, più di 2.300 sono in quarantena istituzionalizzata e oltre 14.000 in isolamento domiciliare sotto controllo medico. La distribuzione all’estero di medicinali e materiali sanitari utilizzati per combattere il coronavirus è stata sospesa per i prossimi sei mesi e fino al 31 marzo sono cancellate le attività culturali, scientifiche, artistiche, religiose, sportive e di divertimento in spazi chiusi, che prevedono la presenza di oltre 100 persone, con la possibilità di proroga. Ferme anche le scuole fino al 22 marzo e fino e lo stesso vale per le università fino a fine mese, con la possibilità di proroga, a seconda dell’evoluzione dei contagi. Sempre fino a fine marzo restano sospesi i servizi regolari, speciali e occasionali del trasporto di persone da e verso l’Italia. Fino al 31 marzo, restano cancellati anche i collegamenti aerei e ferroviari tra i due Paesi. I cittadini romeni in arrivo da Italia, Cina, Iran, Corea del Sud, Germania, Francia e Spagna vanno in quarantena istituzionalizzata o isolamento domiciliare. Il traffico sull’aeroporto Bucarest – Otopeni, il più grande del Paese è in calo – secondo le stime – di circa il 20% per voli e di oltre il 30% per numero di passeggeri. Il presidente Klaus Iohannis ha negato chiaramente l’idea veicolata sulla quarantena da imporre in certe città, consigliando i cittadini di informarsi solo da fonti ufficiali, per evitare la diffusione delle fake news. Iohannis ha spiegato che le autorità incaricate a gestire la situazione creata dal nuovo coronavirus hanno adottato in anticipo le misure necessarie per limitare gli effetti negativi, sottolineando che tali misure devono essere rigorosamente osservate da tutti i romeni.
Politica – Il presidente Klaus Iohannis ha affidato nuovamente l’incarico di primo ministro al leader liberale e premier in carica, Ludovic Orban. Dopo aver svolto oggi le consultazioni sulla nomina in audioconferenza, in seguito all’emergenza coronavirus, il capo dello stato ha spiegato che Ludovic Orban è stato l’unica proposta presentata e che tutti i partiti parlamentari hanno assunto l’impegno di velocizzare l’investitura del nuovo governo. Mi aspetto da tutti i partiti, da tutti i politici responsabili del Parlamento romeno di unirsi a questo sforzo congiunto per risolvere la situazione, por fine alla crisi politica e concentrarsi al 100% sul contrasto delle infezioni da coronavirus, ha sottolineato Iohannis. Le nuove consultazioni si sono svolte dopo che il liberale Florin Cîţu ha rimesso ieri nelle mani del capo dello stato il suo mandato di primo ministro incaricato. Ritenendo che questo gesto dimostra maturità politica nel contesto complicato provocato dal coronavirus, Klaus Iohannis ha sollecitato imperativamente al Parlamento di dare la prossima l’investitura a un governo con pieni poteri, che potrà combattere gli effetti del nuovo coronavirus tramite tutte le leve necessarie. La decisione di Florin Cîţu di rinunciare all’incarico è arrivata poco prima del voto di investitura al gabinetto. Il precedente governo presieduto dal leader liberale Ludovic Orban è stato sfiduciato a febbraio.
COVID-19 – Tutti i membri dell’Ufficio Permanente Nazionale del Partito Nazionale Liberale (al governo) sono in isolamento domiciliare, in seguito alla positività al coronavorus di un senatore liberale. Lo ha annunciato oggi il premier in carica e leader liberale, Ludovic Orban, spiegando che anche i senatori del gruppo liberale andranno in isolamento.
Chiese – Coronavirus – Anche i culti religiosi di Romania hanno adottato delle misure per contenere la diffusione del nuovo coronavirus. I preti devono assicurarsi che alle messe non partecipano più di 100 persone in spazi chiusi. Le messe saranno celebrate all’aperto o saranno trasmesse da altoparlanti, al fine di evitare l’affollamento dei luoghi di culto, come sollecita il Sinodo della Chiesa Ortodossa Romena (maggioritaria). Inoltre, in prossimità dei luoghi di culto, i preti provvederanno a fornire ai fedeli tutto l’occorrente per l’igiene delle mani, acqua, sapone e disinfettanti. La Chiesa Cattolica di Romania raccomanda ai fedeli di seguire le messe online. I mufti musulmani di Romania hanno deciso di sospendere, a partire da oggi, le preghiere del venerdì nell’intero Paese.
Inchiesta coronavirus – La Procura Generale della Romania assumerà i fascicoli relativi al reato di divulgazione di informazioni riservate di servizio. La decisione fa seguito al trapelamento nei media di informazioni sul contenuto di una decisione del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, che avrebbe indotto panico e confusione nazionale, nel contesto della diffusione crescente del virus COVID-19. Secondo un comunicato, si trattava di informazioni confidenziali, ancora esaminate prima di essere approvate, mentre al Ministero dell’Interno era in corso la riunione del gruppo di supporto per la gestione delle malattie altamente contagiose. Secondo gli inquirenti, al momento della divulgazione, la rispettiva decisione non era stata approvata dal Comitato nazionale per le situazioni di emergenza. Un altro fascicolo riguarda una persona rilevata positiva al COVID-19 e ricoverata in un’ospedale di emergenza della capitale, che non ha informato le autorità di aver viaggiato all’estero. Siccome non è andata in autoisolamento domiciliare, ha infettato più persone.
România Internațional, 13.03.2020, 16:18
Coronavirus – In Romania, i contagi dal COVID-19 salgono a 79. Sei persone sono già sono guarite e dimesse, più di 2.300 sono in quarantena istituzionalizzata e oltre 14.000 in isolamento domiciliare sotto controllo medico. La distribuzione all’estero di medicinali e materiali sanitari utilizzati per combattere il coronavirus è stata sospesa per i prossimi sei mesi e fino al 31 marzo sono cancellate le attività culturali, scientifiche, artistiche, religiose, sportive e di divertimento in spazi chiusi, che prevedono la presenza di oltre 100 persone, con la possibilità di proroga. Ferme anche le scuole fino al 22 marzo e fino e lo stesso vale per le università fino a fine mese, con la possibilità di proroga, a seconda dell’evoluzione dei contagi. Sempre fino a fine marzo restano sospesi i servizi regolari, speciali e occasionali del trasporto di persone da e verso l’Italia. Fino al 31 marzo, restano cancellati anche i collegamenti aerei e ferroviari tra i due Paesi. I cittadini romeni in arrivo da Italia, Cina, Iran, Corea del Sud, Germania, Francia e Spagna vanno in quarantena istituzionalizzata o isolamento domiciliare. Il traffico sull’aeroporto Bucarest – Otopeni, il più grande del Paese è in calo – secondo le stime – di circa il 20% per voli e di oltre il 30% per numero di passeggeri. Il presidente Klaus Iohannis ha negato chiaramente l’idea veicolata sulla quarantena da imporre in certe città, consigliando i cittadini di informarsi solo da fonti ufficiali, per evitare la diffusione delle fake news. Iohannis ha spiegato che le autorità incaricate a gestire la situazione creata dal nuovo coronavirus hanno adottato in anticipo le misure necessarie per limitare gli effetti negativi, sottolineando che tali misure devono essere rigorosamente osservate da tutti i romeni.
Politica – Il presidente Klaus Iohannis ha affidato nuovamente l’incarico di primo ministro al leader liberale e premier in carica, Ludovic Orban. Dopo aver svolto oggi le consultazioni sulla nomina in audioconferenza, in seguito all’emergenza coronavirus, il capo dello stato ha spiegato che Ludovic Orban è stato l’unica proposta presentata e che tutti i partiti parlamentari hanno assunto l’impegno di velocizzare l’investitura del nuovo governo. Mi aspetto da tutti i partiti, da tutti i politici responsabili del Parlamento romeno di unirsi a questo sforzo congiunto per risolvere la situazione, por fine alla crisi politica e concentrarsi al 100% sul contrasto delle infezioni da coronavirus, ha sottolineato Iohannis. Le nuove consultazioni si sono svolte dopo che il liberale Florin Cîţu ha rimesso ieri nelle mani del capo dello stato il suo mandato di primo ministro incaricato. Ritenendo che questo gesto dimostra maturità politica nel contesto complicato provocato dal coronavirus, Klaus Iohannis ha sollecitato imperativamente al Parlamento di dare la prossima l’investitura a un governo con pieni poteri, che potrà combattere gli effetti del nuovo coronavirus tramite tutte le leve necessarie. La decisione di Florin Cîţu di rinunciare all’incarico è arrivata poco prima del voto di investitura al gabinetto. Il precedente governo presieduto dal leader liberale Ludovic Orban è stato sfiduciato a febbraio.
COVID-19 – Tutti i membri dell’Ufficio Permanente Nazionale del Partito Nazionale Liberale (al governo) sono in isolamento domiciliare, in seguito alla positività al coronavorus di un senatore liberale. Lo ha annunciato oggi il premier in carica e leader liberale, Ludovic Orban, spiegando che anche i senatori del gruppo liberale andranno in isolamento.
Chiese – Coronavirus – Anche i culti religiosi di Romania hanno adottato delle misure per contenere la diffusione del nuovo coronavirus. I preti devono assicurarsi che alle messe non partecipano più di 100 persone in spazi chiusi. Le messe saranno celebrate all’aperto o saranno trasmesse da altoparlanti, al fine di evitare l’affollamento dei luoghi di culto, come sollecita il Sinodo della Chiesa Ortodossa Romena (maggioritaria). Inoltre, in prossimità dei luoghi di culto, i preti provvederanno a fornire ai fedeli tutto l’occorrente per l’igiene delle mani, acqua, sapone e disinfettanti. La Chiesa Cattolica di Romania raccomanda ai fedeli di seguire le messe online. I mufti musulmani di Romania hanno deciso di sospendere, a partire da oggi, le preghiere del venerdì nell’intero Paese.
Inchiesta coronavirus – La Procura Generale della Romania assumerà i fascicoli relativi al reato di divulgazione di informazioni riservate di servizio. La decisione fa seguito al trapelamento nei media di informazioni sul contenuto di una decisione del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, che avrebbe indotto panico e confusione nazionale, nel contesto della diffusione crescente del virus COVID-19. Secondo un comunicato, si trattava di informazioni confidenziali, ancora esaminate prima di essere approvate, mentre al Ministero dell’Interno era in corso la riunione del gruppo di supporto per la gestione delle malattie altamente contagiose. Secondo gli inquirenti, al momento della divulgazione, la rispettiva decisione non era stata approvata dal Comitato nazionale per le situazioni di emergenza. Un altro fascicolo riguarda una persona rilevata positiva al COVID-19 e ricoverata in un’ospedale di emergenza della capitale, che non ha informato le autorità di aver viaggiato all’estero. Siccome non è andata in autoisolamento domiciliare, ha infettato più persone.