12.03.2020
Coronavirus – In Romania, i contagi dal COVID-19 salgono a 50, con la positività di una donna 45enne in quarantena ad Arad, dopo il rientro dlalItalia. Sei persone sono già sono guarite e dimesse, 1600 in quarantena istituzionalizzata e più di 13.600 in isolamento domiciliare sotto controllo medico. Per prevenire e contenere la diffusione del coronavirus, il Ministero della Difesa sta preparando le proprie capacità mediche per essere attrezzate, in caso di necessità, a curare o monitorare i possibili contagi. La distribuzione allestero di medicinali e materiali sanitari utilizzati per combattere il coronavirus è stata sospesa per i prossimi sei mesi e fino al 31 marzo sono cancellate le attività culturali, scientifiche, artistiche, religiose, sportive e di divertimento in spazi chiusi, che prevedono la presenza di oltre 100 persone, con la possibilità di proroga. Ferme anche le scuole fino al 22 marzo e lo stesso vale anche per le università fino a fine mese, con la possibilità di proroga, a seconda dellevoluzione dei contagi. Sempre fino a fine marzo restano sospesi i servizi regolari, speciali e occasionali del trasporto di persone da e verso lItalia. Fino al 31 marzo, restano cancellati anche i collegamenti aerei e ferroviari tra i due Paesi. Daltra parte, lEsercito invierà personale sanitario militare a supporto del triage epidemiologico ai confini meridionale, occidentale e nord-occidentale della Romania. I cittadini romeni in arrivo da Italia, Cina, Iran e Corea del Sud vanno in quarantena istituzionalizzata o isolamento domiciliare. Peggiorata la situazione anche in Spagna, dove vive una numerosa comunità romena. Lambasciatore di Romania a Madrid ha chiesto ai connazionali residenti in Spagna di evitare i viaggi, ammonendo sul rischio del contagio attraversando lEuropa verso la Romania, dove saranno messi in quarantena per due settimane.
România Internațional, 12.03.2020, 17:30
Governo – Florin Cîţu ha rimesso il mandato di primo ministro incaricato nelle mani del capo dello stato. Lo ha annunciato oggi la Presidenza di Bucarest, precisando che il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha preso atto della decisione. Lannuncio è arrivato poco prima del voto di investitura al gabinetto liberale Cîţu, ministro delle Finanze in carica, che il Parlamento avrebbe dovuto dare sempre oggi. Cîţu ha spiegato di aver preso questa decisione ritenendo che, per avere successo alle elezioni, il leader del Partito Nazionale Liberale deve ricoprire anche lincarico di primo ministro. Florin Cîţu ha aggiunto che, nel momento in cui ha preso la decisione, ha tenuto in considerazione anche il contesto attraversato dalla Romania. La maggior parte dei partiti parlamentari – USR, PMP, UDMR – ha criticato la decisione del primo ministro designato, considerata come irresponsabile, mentre lopposizone socialdemocratica ritiene che si tratta della migliore decisione. Il precedente governo presieduto dal leader liberale Ludovic Orban è stato sfiduciato a febbraio.
Corte Costituzionale – La Corte Costituzionale della Romania ha dichiarato non conforme alla legge fondamentale il decreto governativo adottato con la procedura durgenza, relativo alla modifica della legislazione sulle elezioni politiche e ad alcune misure riguardanti lorganizzazione delle anticipate. Secondo la CC, larticolo del decreto che elimina la condizione restrittiva e consente allelettore di votare in qualsiasi seggio elettorale, indipendentemente dalla circoscrizione elettorale di residenza, viola i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. Con questa decisione adottata oggi, la Corte Costituzionale ha accolto leccezione di incostituzionalità inoltrata dal Difensore Civico.
Moldova – il Fondo Monetario Internazionale ha approvato il rilascio di una tranche di prestito per un valore di circa 20 milioni di dollari alla Moldova, approvando la relazione elaborata dagli esperti in missione a Chisinau a febbraio. Il vicedirettore del FMI, Mitsuhiro Furusawa, citato da un comunicato, spiega che le autorità di Chisinau hanno completato con successo il programma concordato con il Fondo, nonostante il contesto politico difficile. Un obiettivo chiave è stato quello di riequilibrare il settore bancario, che, insieme ad altre riforme, ha contribuito al rafforzamento della stabilità macroeconomica e finanziaria. A novembre 2016, il FMI e la Moldova hanno concordato un programma triennale per un valore di 178,7 milioni di dollari, dopo la sospensione dei negoziati a causa di uno scandalo di corruzione riguardante un miliardo di dollari, che ha messo il Paese in crisi.