10.03.2020
Coronavirus – Quarantena istituzionalizzata in Romania per oltre 50 persone, sottoposte ai controlli per rilevare la possibile presenza del COVID-19. Lo riferisce il Gruppo di comunicazione strategica, indicando che più di 11.000 sono in isolamento domiciliare sotto controllo medico. A livello nazionale, sono risultate positive 25 persone, di cui cinque sono guarite e dimesse. Tutti i pazienti ricoverati sono in buone condizioni, e gli anziani e le persone affette da malattie croniche sono sottto monitoraggio. Intanto, da domani al 22 marzo, le scuole saranno chiuse, con la possibilità di proroga, a seconda dell’evoluzione dei contagi da coronavirus. Il Comitato nazionale per le situazioni speciali di emergenza ha annunciato anche la sospensione dei servizi regolari, speciali e occasionali del trasporto di persone da e verso l’Italia, a partire dal fino al 31 marzo (ore 12.00). Per quanto riguarda i treni, dal 12 al 31 marzo sarà cancellata o vietata l’introduzione di nuovi collegamenti diretti tra la Romania e l’Italia. In precedenza, sono stati sospesi fino al 23 marzo anche i voli tra i due Paesi. Le compagnie aeree hanno l’obbligo di comunicare ai cittadini che si imbarcheranno dall’Italia, nonchè da Cina, Iran e Corea del Sud, diretti verso la Romania su voli con scalo, il fatto che, arrivati nel Paese, verranno messi in quarantena. I connazionali in arrivo dai quattro stati, che entrano in Romania attraverso i punti di frontiera terrestri, andranno in quarantena sul territorio delle provincie di confine oppure in isolamento domiciliare.
România Internațional, 10.03.2020, 17:12
Coronavirus – Quarantena istituzionalizzata in Romania per oltre 50 persone, sottoposte ai controlli per rilevare la possibile presenza del COVID-19. Lo riferisce il Gruppo di comunicazione strategica, indicando che più di 11.000 sono in isolamento domiciliare sotto controllo medico. A livello nazionale, sono risultate positive 25 persone, di cui cinque sono guarite e dimesse. Tutti i pazienti ricoverati sono in buone condizioni, e gli anziani e le persone affette da malattie croniche sono sottto monitoraggio. Intanto, da domani al 22 marzo, le scuole saranno chiuse, con la possibilità di proroga, a seconda dell’evoluzione dei contagi da coronavirus. Il Comitato nazionale per le situazioni speciali di emergenza ha annunciato anche la sospensione dei servizi regolari, speciali e occasionali del trasporto di persone da e verso l’Italia, a partire dal fino al 31 marzo (ore 12.00). Per quanto riguarda i treni, dal 12 al 31 marzo sarà cancellata o vietata l’introduzione di nuovi collegamenti diretti tra la Romania e l’Italia. In precedenza, sono stati sospesi fino al 23 marzo anche i voli tra i due Paesi. Le compagnie aeree hanno l’obbligo di comunicare ai cittadini che si imbarcheranno dall’Italia, nonchè da Cina, Iran e Corea del Sud, diretti verso la Romania su voli con scalo, il fatto che, arrivati nel Paese, verranno messi in quarantena. I connazionali in arrivo dai quattro stati, che entrano in Romania attraverso i punti di frontiera terrestri, andranno in quarantena sul territorio delle provincie di confine oppure in isolamento domiciliare.
Amministrative – Consultazioni tra il primo ministro in carica, il leader liberale Ludovic Orban, con i partiti e i gruppi parlamentari sul calendario delle amministrative. Le elezioni potrebbero svolgersi a giugno, però, data la situazione provocata dal coronavirus, è ipotizzato anche il rinvio all’autunno, in concomitanza con le politiche. Gli unici ad aver annunciato che non parteciperanno ai colloqui sono i socialdemocratici, che ritengono l’agenda politica dei liberali in totale contraddizione con le priorità attuali dei romeni. D’altra parte, giovedì è previsto il voto di investitura al gabinetto liberale proposto dal primo ministro incaricato, Florin Cîțu.
Diplomazia – Il ministro degli Esteri in carica, Bogdan Aurescu, partecipa a Vilnius alla riunione dei capi delle diplomazie dei Paesi aderenti al Formato Bucarest B9. Il MAE di Bucarest precisa in un comunicato che l’incontro riunirà autorità della NATO e del Dipartimento di Stato americano. L’agenda punta sull’attuazione delle decisioni prese durante il vertice svoltosi a Londra a dicembre 2019, con particolare riguardo al processo di riflessione sul consolidamento della dimensione politica della NATO, all’equa condivisione delle responsabilità e all’approccio alleato nei confronti dei rischi alla sicurezza nella regione. Saranno inoltre esaminati gli sviluppi relativi al ruolo della NATO nella lotta al terrorismo e nella gestione di nuovi tipi di sfide, come quelli nel campo della tecnologia o della sicurezza energetica. Lanciato su iniziativa di Romania e Polonia, il Formato B9 riunisce anche Bulgaria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lituania, Lettonia ed Estonia.
Economia – Lo scorso anno, i consumi familiari e gli investimenti hanno fornito i contributi più importanti allo sviluppo dell’economia romena. Lo rilevano i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica. Nel 2019, il PIL è aumentato del 4,1% rispetto al 2018, con un valore totale di circa 1.054 miliardi di lei (211 miliardi di euro). Secondo le previsioni economiche d’inverno, pubblicate a febbraio dalla Commissione europea, la Romania ha registrato una crescita economica del 3,9% nel 2019, rispetto al 4,4% del 2018. Secondo la Commissione, la tendenza al rallentamento economico continuerà sia nel 2020 che nel 2021.
Eurostat – Nell’eurozona, il prodotto interno lordo ha registrato una crescita dello 0,1% e dello 0,2% nell’Unione Europea nel quarto trimestre del 2019 rispetto al trimestre precedente. Lo indica l’Eurostat, precisando che, tra gli Stati membri, il maggiori progressi sono stati raggiunti da Irlanda (1,8%), Malta (1,7%) e Romania (1,5%). Su base annuale, nel quarto trimestre del 2019, rispetto al quarto trimestre del 2018, il prodotto interno lordo ha registrato una crescita dell’1% nell’eurozona e dell’1,2% nell’UE. Gli Stati membri con il tasso di crescita più elevato sono Irlanda (6,3%), Ungheria (4,6%), Malta (4,3%) e Romania (4,2%). Per la Romania, i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica indicano una crescita del 4,1% del PIL nel 2019.Add: