05.03.2020
Coronavirus – Tre delle sei persone risultate positive al COVID-19 in Romania sono state dichiarate guarite. Una è stata dimessa e altre due rimangono in ospedale sotto controllo medico. Tre persone, in condizioni stabili di salute, si trovano in centri medici specializzati nel trattamento delle malattie infettive a Timisoara (ovest), Cluj (centro) e Iaşi (est). A livello nazionale, 38 persone sono in quarantena in ospedale e più di 11.700 in isolamento domiciliare sotto controllo medico a livello nazionale. Daltra parte, due cittadini romeni risultati positivi al virus in Giappone sono stati dichiarati guariti. Il Comitato Nazionale per le Situazioni Speciali di Emergenza ha istituito misure severe di quarantena per le persone che rientrano nel Paese dalle aree a rischio. Intanto, il nuovo coronavirus si sta diffondendo molto più rapidamente sia fuori dalla Cina, che nel Paese di origine. A livello globale, sono stati confermati circa 95.000 casi in oltre 80 Paesi, con 48.000 guariti e circa 3.300 morti.
România Internațional, 05.03.2020, 16:09
Governo – Le commissioni specializzate del Parlamento romeno hanno espresso parere positivo sulla nomina di Bogdan Aurescu per la carica di ministro degli Esteri nel Governo di Florin Cîţu, di Marcel Vela al Ministero dellInterno, di Marcel Boloş ai Fondi Europei e di Virgil Popescu al Minisrtero dell’Economia. In precedenza, hanno ricevuto pareri positivi anche i candidati ai ministeri dei Trasporti, delle Infrastrutture e Comunicazioni, dello Sport, della Difesa, dell’Agricoltura e dell’Ambiente e negativi i candidati ai ministeri del Lavoro, della Sanità, dell’Istruzione, della Cultura, delle Finanze, dello Sviluppo e della Giustizia. I pareri hanno solo valore consultivo, mentre il voto dinvestitura è previsto per la prossima settimana. Lunica nuova proposta rispetto al Governo in carica è Lucian Heiuş, al dicastero delle Finanze, visto che l’ex titolare, Florin Cîţu, è stato designato primo ministro. Cîţu è stato designato premier dal presidente Klaus Iohannis dopo che la Corte Costituzione ha dichiarato non conforme alla Legge fondamentale la designazione del premier interinale, il liberale Ludovic Orban.
Tragedia Colectiv – La tragedia nel club Colectiv di Bucarest è il risultato di unattività criminale a catena, mentre latteggiamento degli imputati non è dovuto allassenza di uneducazione giuridica, bensi’ allavidità, allirresponsabilità e allignoranza della legge. Lo rileva la motivazione del Tribunale di Bucarest per le dure condanne nel fascicolo Colectiv. Secondo lopinione dei giudici, latteggiamento ulteriore di alcuni imputati denota cinismo, malafede e mancanza di rispetto nei confronti delle enormi sofferenze delle vittime. Inoltre, i magistrati affermano che gli imputati hanno adottato un atteggiamento di negazione ed hanno invocato la colpevolezza di altre persone e di una serie di istituzioni statali. 64 persone hanno perso la vita, mentre diverse centinaia sono rimaste ferite nellincendio scoppiato nel club Colectiv a ottobre 2015. Nel fascicolo sono stati condannati lex sindaco del rione in cui si è verificata la tragedia, i tre proprietari del club e il proprietario dellazienda pirotecnica — che ha fornito i fuochi d’artificio che hanno generato lincendio-, due pirotecnici e due vigili del fuoco che avevano controllato il club senza prendere le misure legali per il rispetto delle regole. Le pene vanno da 3 anni e mezzo fino a 12 anni e 8 mesi. Le sentenze non sono definitive.
Innovazione – Il sindaco di Cluj-Napoca (nord-ovest della Romania), Emil Boc, ha annunciato, oggi, che la città parteciperà, questanno, al concorso “Capitale europea dellinnovazione”, che, nel 2019, è stato vinto da Nantes (Francia). La decisione è stata presa dopo che il Commissario europeo allinnovazione, alla ricerca, alla cultura, allistruzione e alla gioventù, Mariya Gabriel, ha dato dichiarato aperto il concorso in occasione della partecipazione alla conferenza “StartUpCity Cluj-Napoca”. Alla competizione si possono iscrivere città europee con oltre 100.000 abitanti, mentre le domande possono essere inoltrate fino al 23 giugno. La vincitrice del concorso riceverà il titolo di “Capitale europea dellinnovazione – 2020”, accompagnato da un premio di un milione di euro. Il commissario europeo ha anche incontrato la ministra interinale romena dell’Istruzione, Monica Anisie, che ha sottolineato il ruolo centrale svolto dallistruzione nelle iniziative recentemente lanciate dalla Commissione Europea: il patto ecologico europeo e unEuropa sociale per un’equa transizione. Monica Anisie ha inoltre sottolineato la necessità che la Commissione europea stanzi risorse finanziarie adeguate per rendere le infrastrutture scolastiche più sostenibili. Mariya Gabriel ha affermato che “la ricerca e listruzione sono elementi chiave per la creazione di ecosistemi innovativi, in collaborazione con lambiente imprenditoriale”.
Sicurezza informatica – Sei Paesi membri dellUnione europea, Romania compresa, hanno firmato, a Zagabria, un protocollo dintesa sullassistenza reciproca in materia di sicurezza informatica, in occasione di una riunione informale dei ministri della Difesa. Il progetto, coordinato dalla Lituania, mira a creare reti di risposta multinazionali e team di esperti comunitari nella difesa informatica. Gli altri firmatari sono Croazia, Polonia, Estonia e i Paesi Bassi. Nel 2017, 25 Stati membri dellUE hanno aderito alla PESCO, uniniziativa che consente ai Paesi di cooperare più strettamente per rafforzare la capacità militare, gettando le basi di una cosiddetta “unione europea della difesa”. Liniziativa riguarda progetti specifici, tra cui la creazione di ununità medica, un centro logistico o lo sviluppo di standard comuni per le comunicazioni radio militari.
Povertà – Secondo l’Eurostat, nel 2018 i bambini erano la fascia detà con il più alto rischio di povertà ed esclusione sociale in quasi la metà degli Stati membri dellUnione europea. La percentuale varia dal 13,1%, in Slovenia, e dal 13,2% nella Repubblica Ceca, fino al 38,1% in Romania e al 33,7% in Bulgaria. Il 23,4% dei bambini nellUE erano a rischio di povertà ed esclusione sociale, rispetto al 22,1% degli adulti (18-64 anni) e al 18,4% degli anziani (65 anni o di più). Le maggiori differenze sono state registrate in Francia, Romania e Slovacchia, dove il tasso era superiore di oltre cinque punti percentuali tra i bambini rispetto alla popolazione totale.