20.12.2019
Rivoluzione 89 – A Timişoara (ovest della Romania), sono continuate le celebrazioni commemorative per i 3 decenni dalla Rivoluzione anticomunista romena del dicembre 89, con il collocamento nella Guarnigione in Piazza della Libertà, di una lastra commemorativa offerta dal presidente degli Stati Uniti. Le sirene sono suonate, oggi, per evocare il Giorno della liberazione di Timişoarei dal comunismo, poi sono state deposte corone di fiori al Monumento degli Eroi della Rivoluzione. Vicino a Bucarest, gli eredi degli eroi dell89, diretti verso la capitale, hanno partecipato, nella località Popeşti-Leordeni, a una messa commemorativa, sul posto dove sono state gettate le ceneri dei rivoluzionari fucilati a Timişoara e bruciati nel Crematorio di Bucarest. Messe commemorative sono celebrate fino a domenica anche nei cimiteri e ai monumenti agli eroi del dicembre 89. Ieri, lEuroparlamento ha adottato una Risoluzione sulla commemorazione dei 30 anni dalla Rivoluzione romena, con cui viene recato un omaggio alla memoria degli eroi che si sono sacrificati per la libertà e la democrazia. Allo stesso tempo, lEuroparlamento chiede allo stato romeno di intensificare i suoi sforzi per fare luce sugli avvenimenti di tre decenni fa. Alle istituzioni Ue e agli Stati membri viene chiesto di compiere tutti gli sforzi necessari per assicurarsi che non saranno mai dimenticati o ripetuti i crimini commessi dai regimi comunisti.
România Internațional, 20.12.2019, 20:01
Presidenza – Il presidente romeno Klaus Iohannis presterà, domani, giuramento per il secondo mandato di capo dello stato davanti alle Camere riunite del Parlamento. Ieri, Klaus Iohannis ha affermato, in occasione del bilancio del suo primo mandato, che sono stati 5 anni di sfide importanti, tra cui la maggiore è stata il pericolo che la Romania uscisse dalla sua traiettoria occidentale. Per quanto riguarda la politica estera, il presidente ha menzionato che le sue azioni hanno puntato su tre coordinate: il rafforzamento del ruolo della Romania nellUe e nella Nato, lampliamento e il consolidamento del Partenariato strategico con gli Usa. Su piano interno, ha aggiunto Klaus Iohannis, al centro delle sue preoccupazioni come presidente, cè stato il buon funzionamento delle autorità pubbliche. Iohannis ha ribadito che negli ultimi 3 anni, sotto il governi socialdemocratici, si è tentato di confiscare lo stato romeno e minarlo attaverso lindebolimento della giustizia, e per contrastare simili forze profondamente antidemocratiche, che hanno cercato di fermare la lotta alla corruzione, egli si è avvalso di tuttti i meccanismi costituzionali.
Finanziaria – Il premier liberale Ludovic Orban ha ribadito, a Radio Romania, che la la fiducia che il Governo intende porre nel Parlamento è lunico metodo con cui il bilancio di stato del 2020 può essere adottato entro il 31 dicembre. Il premier ha dato, di nuovo, assicurazioni, che i salari dei dipendenti statali cresceranno lanno prossimo e ha presentato alcune decisioni sui risparmi al bilancio. Orban ha annunciato che il Governo ha congelato le indennità dei dignitari, ha vietato il cumulo della pensione con il salario nel settore pubblico e ha ridotto la sovvenzione ai partiti politici del 30%. Il premier ha pure detto che lanno prossimo aumenteranno gli investimenti nellinfrastruttura. Il Governo porrà, lunedi, la fiducia davanti ai senatori e deputati sulla bozza della Finanziaria e sulla bozza della previdenza sociale, e sulle modifiche portate allOrdinanza durgenza 114, con impatto sulleconomia.
Protesta del 10 agosto 2018 — L’ex ministra romena dell’Interno, Carmen Dan, è stata ascoltata, oggi, come testimone, dalla DIICOT (la Direzione Investigativa dei Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo) nel fascicolo sull’intervento dei gendarmi durante la protesta della diaspora del 10 agosto del 2018 di Bucarest. Dopo ben sei ore di ascolti, Carmen Dan ha dichiarato che non ha svolto un ruolo attivo di coordinamento durante l’intervento alla protesta. L’indagine è stata assunta dalla DIICOT dalla Sezione delle Procure Militari. Nel fascicolo sono indagati i capi della Gendarmeria che hanno coordinato l’intervento del 10 agosto. In quel giorno, decine di migliaia di romeni, compresi romeni venuti dall’estero, hanno protestato in Piazza della Vittoria a Bucarest, chiedendo le dimissioni del Governo presieduto dalla socialdemocratica Viorica Dăncilă. I romeni sono scesi in piazza per esprimere il loro malcontento per l’attacco ripetuto del Partito Socialdemocratico contro la giustizia, ma anche per la destituzione del procuratore-capo della Direzione Nazionale Anticorruzione, Laura Codruța Kovesi.