19.12.2019
Bilancio presidenza — Il presidente romeno, Klaus Iohannis ha affermato, stasera, facendo il bilancio del suo primo mandato come capo dello stato, che sono stati cinque anni di sfide importanti, tra cui la più grave è stato il pericolo che la Romania lasciasse la sua traiettoria occidentale. Il maggiore successo del mio mandato, ha aggiunto Iohannis, è il mantenimento del percorso democratico e pro-europeo della Romania. Quanto alla politica estera, il presidente ha precisato che le sue azioni hanno puntato sull’aumento del ruolo della Romania nell’UE e nella NATO, sull’ampliamento e sul rafforzamento del partenariato strategico con gli USA. In piano interno, ha detto ancora Klaus Iohannis, al centro delle sue preoccupazioni come Presidente, è stato il buon funzionamento delle autorità pubbliche. Egli ha ribadito che negli ultimi tre anni, si è cercato di accapparare lo stato romeno e di indebolirlo tramite attacchi contro la giustizia e che ha impiegato tutti i meccanismi costituzionali per controbilanciare queste forze profondamente non democratiche, che hanno cercato di fermare la lotta alla corruzione. Sabato, il presidente Klaus Iohannis presterà giuramento per il secondo mandato, davanti alla Camere riunite del Parlamento.
România Internațional, 19.12.2019, 18:29
Bilancio presidenza — Il presidente romeno, Klaus Iohannis ha affermato, stasera, facendo il bilancio del suo primo mandato come capo dello stato, che sono stati cinque anni di sfide importanti, tra cui la più grave è stato il pericolo che la Romania lasciasse la sua traiettoria occidentale. Il maggiore successo del mio mandato, ha aggiunto Iohannis, è il mantenimento del percorso democratico e pro-europeo della Romania. Quanto alla politica estera, il presidente ha precisato che le sue azioni hanno puntato sull’aumento del ruolo della Romania nell’UE e nella NATO, sull’ampliamento e sul rafforzamento del partenariato strategico con gli USA. In piano interno, ha detto ancora Klaus Iohannis, al centro delle sue preoccupazioni come Presidente, è stato il buon funzionamento delle autorità pubbliche. Egli ha ribadito che negli ultimi tre anni, si è cercato di accapparare lo stato romeno e di indebolirlo tramite attacchi contro la giustizia e che ha impiegato tutti i meccanismi costituzionali per controbilanciare queste forze profondamente non democratiche, che hanno cercato di fermare la lotta alla corruzione. Sabato, il presidente Klaus Iohannis presterà giuramento per il secondo mandato, davanti alla Camere riunite del Parlamento.
Rivoluzione — Il presidente romeno Klaus Iohannis saluta l’adozione, oggi, da parte del Parlamento Europeo, della Risoluzione sulla commemorazione di 30 anni dalla Rivoluzione del dicembre 1989, tramite cui si rende omaggio alla memoria degli eroi che si sono sacrificati per la libertà e per la democrazia. Tramite questa risoluzione il Parlamento di Strasburgo riconosce il sacrificio dei protestatari pacifici che allora hanno aperto la strada della transizione della Romania verso la democrazia. Il documento precisa che, durante la Rivoluzione romena, hanno perso la vita 1.142 persone, più di 3.000 sono state gravemente ferite e qualche centinaio fermate illegalmente e torturate. Il Parlamento Europeo chiede allo stato romeno di intensificare i suoi sforzi per portare alla luce la verità sulla Rivoluzione del dicembre 1989 e alle istituzioni dell’UE e dei suoi stati membri, la Romania compresa, di impegnarsi affinché gli omicidi commessi dai regimi comunisti non siano dimenticati e garantire che simili omicidi non siano commessi mai più. Nel Paese, sono continuate le manifestazioni commemorative alla memoria di questi eroi. Tre decenni addietro, a Timişoara (ovest), era il giorno in cui gli operai delle fabbriche della città sono scesi in sciopero ed è stata creata la prima organizzazione dei rivoluzionari, prima del crollo del dittatore Nicolae Ceausescu: il Fronte Democratico Romeno. Il 19 dicembre è anche il giorno in cui il regime ha cercato di nascondere le tracce della repressione sanguinosa. A Sibiu (centro) si sono svolte cerimonie militari e religiose per commemorare i martiri della Rivoluzione e sono state deposte corone di fiori. In quei giorni, a Sibiu sono morte fucilate 99 persone e più di 270 sono state ferite.
Ricorso compensativo — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha promulgato, oggi, la legge sull’abrogazione del ricorso compensativo, adottata dalla Camera dei Deputati, come istituzione con potere decisionale, il 4 dicembre. L’atto normativo, adottato durante il precedente governo socialdemocratico, è stato controverso, perché ha permesso la liberazione di migliaia di detenuti prima di aver scontato le pene. Alcuni di loro, condannati per reati gravi, hanno commesso ulteriori reati. Il ministro della giustizia, Cătălin Predoiu, spiegava, di recente, che la redazione difettosa della legge ha messo in pericolo i cittadini romeni. Egli ha precisato che il ministero che dirige ha elaborato una normativa transitoria contenente le misure che saranno applicate in futuro nei penitenziari la cui situazione ha determinato l’inoltro di querele alla CEDU. Le autorità intendono, principalmente, migliorare la qualità dei centri carcerari.
Finanziaria — Il premier romeno, Ludovic Orban, assicura che l’anno prossimo non ci saranno diminuzioni degli stipendi dei pubblici dipendenti e che, nella bozza della finanziaria, sono state previste le somme per tutti gli aumenti di redditi stabiliti dalle leggi vigenti. Invece, in un’intervista a Radio Romania, il capo del governo ha detto che il raddoppiamento dei sussidi familiari, come votato dalla Camera dei Deputati, non potrà essere sostenuto l’anno prossimo senza determinare un aumento del deficit e dell’inflazione. Ludovic Orban ha ricordato che la fiducia posta dal Governo nel Parlamento è l’unico modo per garantire che la bozza della finanziaria per l’anno prossimo possa essere adottata entro il 31 dicembre.
PAC — La Romania sosterrà il pagamento redistributivo nella nuova Politica Agricola Comune dell’Unione Europea, di modo che le fattorie di famiglia possano essere appoggiate di più. Lo ha reso pubblico, oggi, il ministro dell’Agricoltura, Adrian Oros, a Bucarest, in apertura al Mercatino di Natale organizzato nel cortile del ministero. Egli ha inoltre dichiarato che la strategia sui prodotti tradizionali sarà migliorata, di modo che siano meglio promossi a livello europeo. Attualmente abbiamo sette prodotti omologati a livello europeo e altri quattro sono in via di omologazione.
Traffico — Le autorità romene hanno prese misure supplementari per fluidizzare il traffico nei valichi di confine nel periodo delle feste natalizie, quando si prevede un aumento significativo del numero di persone in transito, soprattutto al confine con l’Area Schengen. Per evitare l’affollamento, sono state disposte misure di aumento del numero di agenti della polizia di confine fino alla massima capacità permessa dall’infrastruttura di ciascun valico di confine, a seconda della dinamica dei valori di traffico. Ogni giorno, più di 4.200 poliziotti di confine svolgono, in questo periodo, attività di sorveglianza e controllo al confine dello stato, ha annunciato la Polizia di Confine.