01.12.2019
Festa Nazionale della Romania – La Festa Nazionale della Romania è la più emozionante della nostra nazione e simbolo della libertà ed è, allo stesso tempo, una festa della democrazia, dei diritti e delle nostre libertà fondamentali. Lo ha dichiarato, oggi, il presidente romeno Klaus Iohannis, al ricevimento al Palazzo Cotroceni per la Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre. Il capo dello stato ha sottolineato che i romeni hanno difeso la democrazia “in strada, ma anche nella cabina elettorale”, e ha precisato che si auspica che i romeni che hanno lasciato la Romania tornino in patria e trovino una Romania funzionante. Il 1 Dicembre sono stati festeggiati 101 anni dalla fondazione dello stato nazionale unitario romeno. Circa 4.000 militari e specialisti dei Ministeri della Difesa e dellInterno, dellIntelligence e dellAmministrazione Nazionale dei Penitenziari e circa 200 mezzi tecnici hanno sfilato, oggi, alla tradizionale parata militare del 1 Dicembre. Allevento, cui è stato presente anche il presidente Klaus Iohannis, hanno preso parte anche 500 militari da 21 Paesi alleati e decine di aerei. Manifestazioni si sono svolte anche in altre città del Paese. Unaltra parata militare è stata organizzata alla presenza del premier Ludovic Orban, ad Alba Iulia, città nel centro del Paese, dove il 1 Dicembre del 1918, è stata proclamata lUnione della Transilvania al Regno di Romania. La bandiera nazionale è stata issata in tutte le istituzioni militari nel Paese, e a bordo delle navi marittime e fluviali è stato issato il Gran Pavese. Anche i militari romeni in missioni nei teatri operativi in Afghanistan, nei Balcani Occidentali, in Mali e Iraq, e quelli in missione in Polonia, hanno partecipato a cerimonie militari. Diventato festa ufficiale dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, il 1 Dicembre segna lultimazione, alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, del processo di fondazione dello stato nazionale unitario romeno, tramite lentrata sotto lautorità di Bucarest di tutte le province a maggioranza romena nella componenza degli imperi multinazionali confinanti. Anche il premier liberale Ludovic Orban ha trasmesso un messaggio in occasione della Festa Nazionale della Romania. “Oggi, a 101 anni dalla Grande Unità – in cui il destino della Romania non è stato privo di sofferenza, negli anni di guerra, negli anni di comunismo e persino nella storia recente – celebriamo la Festa Nazionale con il sentimento della nostra vera liberazione e dellavverarsi di un nuovo sogno dei romeni”, ha affermato il premier. “Abbiamo la chance reale di cambiare le cose in meglio, di vivere in un Paese democratico, in cui le istituzioni dello stato siano al servizio del cittadini e la legge sia uguale per tutti. È lora di consolidare veramente la Romania europea, che garantisca ai suoi cittadini i diritti e le libertà fondamentali e in cui si ritrovino tutti i romeni, a prescindere dal posto in cui hanno scelto di vivere”, ha aggiunto Ludovic Orban. Dal canto suo, il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, leader interinale del PSD (allopposizione) afferma, in messaggio su una rete sociale, che i romeni potranno affrontare “tutti gli ostacoli” cosicchè “possano portare la Romania più avanti, laddove merita” e “possano farla brillare”. Un messaggio per la Festa Nazionale della Romania è arrivato anche dal presidente americano Donald Trump, il quale ha trasmesso al collega Klaus Iohannis che la Romania è un alleato importantissimo sia per gli USA, che per l’Alleanza Nord-Atlantica. Il presidente americano ha salutato l’impegno fermo della Romania per la convidisione delle responsabilità e la sicurezza transatlantica. Allo stesso tempo, Donald Trump ha espresso il suo apprezzamento per la dedizione della Romania al consolidamento dei valori comuni della democrazia, dello stato di diritto e dell’economia di libero mercato.
România Internațional, 01.12.2019, 17:31
Festa Nazionale della Romania – La Festa Nazionale della Romania è la più emozionante della nostra nazione e simbolo della libertà ed è, allo stesso tempo, una festa della democrazia, dei diritti e delle nostre libertà fondamentali. Lo ha dichiarato, oggi, il presidente romeno Klaus Iohannis, al ricevimento al Palazzo Cotroceni per la Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre. Il capo dello stato ha sottolineato che i romeni hanno difeso la democrazia “in strada, ma anche nella cabina elettorale”, e ha precisato che si auspica che i romeni che hanno lasciato la Romania tornino in patria e trovino una Romania funzionante. Il 1 Dicembre sono stati festeggiati 101 anni dalla fondazione dello stato nazionale unitario romeno. Circa 4.000 militari e specialisti dei Ministeri della Difesa e dellInterno, dellIntelligence e dellAmministrazione Nazionale dei Penitenziari e circa 200 mezzi tecnici hanno sfilato, oggi, alla tradizionale parata militare del 1 Dicembre. Allevento, cui è stato presente anche il presidente Klaus Iohannis, hanno preso parte anche 500 militari da 21 Paesi alleati e decine di aerei. Manifestazioni si sono svolte anche in altre città del Paese. Unaltra parata militare è stata organizzata alla presenza del premier Ludovic Orban, ad Alba Iulia, città nel centro del Paese, dove il 1 Dicembre del 1918, è stata proclamata lUnione della Transilvania al Regno di Romania. La bandiera nazionale è stata issata in tutte le istituzioni militari nel Paese, e a bordo delle navi marittime e fluviali è stato issato il Gran Pavese. Anche i militari romeni in missioni nei teatri operativi in Afghanistan, nei Balcani Occidentali, in Mali e Iraq, e quelli in missione in Polonia, hanno partecipato a cerimonie militari. Diventato festa ufficiale dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, il 1 Dicembre segna lultimazione, alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, del processo di fondazione dello stato nazionale unitario romeno, tramite lentrata sotto lautorità di Bucarest di tutte le province a maggioranza romena nella componenza degli imperi multinazionali confinanti. Anche il premier liberale Ludovic Orban ha trasmesso un messaggio in occasione della Festa Nazionale della Romania. “Oggi, a 101 anni dalla Grande Unità – in cui il destino della Romania non è stato privo di sofferenza, negli anni di guerra, negli anni di comunismo e persino nella storia recente – celebriamo la Festa Nazionale con il sentimento della nostra vera liberazione e dellavverarsi di un nuovo sogno dei romeni”, ha affermato il premier. “Abbiamo la chance reale di cambiare le cose in meglio, di vivere in un Paese democratico, in cui le istituzioni dello stato siano al servizio del cittadini e la legge sia uguale per tutti. È lora di consolidare veramente la Romania europea, che garantisca ai suoi cittadini i diritti e le libertà fondamentali e in cui si ritrovino tutti i romeni, a prescindere dal posto in cui hanno scelto di vivere”, ha aggiunto Ludovic Orban. Dal canto suo, il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, leader interinale del PSD (allopposizione) afferma, in messaggio su una rete sociale, che i romeni potranno affrontare “tutti gli ostacoli” cosicchè “possano portare la Romania più avanti, laddove merita” e “possano farla brillare”. Un messaggio per la Festa Nazionale della Romania è arrivato anche dal presidente americano Donald Trump, il quale ha trasmesso al collega Klaus Iohannis che la Romania è un alleato importantissimo sia per gli USA, che per l’Alleanza Nord-Atlantica. Il presidente americano ha salutato l’impegno fermo della Romania per la convidisione delle responsabilità e la sicurezza transatlantica. Allo stesso tempo, Donald Trump ha espresso il suo apprezzamento per la dedizione della Romania al consolidamento dei valori comuni della democrazia, dello stato di diritto e dell’economia di libero mercato.
Bucovina del Nord – Una delegazione dalla Bucovina settentrionale (storicamente appartenente alla Romania e attualmente ricadente nel territorio dell’Ucraina), di cui hanno fatto parte sindaci, esponenti della Scuola Popolare d’Arte di Cernauti e degli ensemble tradizionali dell’Ucraina, si è incontrata, oggi, a Bucarest, con il segretario generale del Governo romeno, Antonel Tanase, e con il ministro del Lavoro, Violeta Alexandru. In questa occasione, Antonel Tanase ha affermato che il giorno della Grande Unità del 1918 ha signficato per i romeni l’emozione della riunificazione nazionale e ha ricordato che il 28 novembre sono ricorsi 101 anni da quando la Bucovina è ridiventata parte integrante del territorio romeno. “La Festa Nazionale della Romania e la Festa della Bucovina ci ricordano ogni anno che abbiamo il dovere di contribuire concretamente allo sviluppo della nazione romena. Abbiamo il dovere morale nei confronti di tutti i romeni di costruire una Romania prospera, unita, una Romania normale, una Romania europea”, ha aggiunto il segretario generale del Governo.
Ue — La nuova Commissione Europea, presieduta da Ursula von der Leyen, si è insediata oggi. Gli stati membri Ue hanno deciso che la nuova Commissione potrà iniziare la sua attività con 27 commissari, senza il rappresentante della Gran Bretagna, che si è rifiutata di fare una proposta nel contesto della Brexit. Commissario da parte della Romania è Adina Vălean, del Gruppo dei popolari europei, che sarà responsabile dei Trasporti. Il primo incontro ufficiale del Collegio dei Commissari, dove saranno prese diverse decisioni burocratiche, è programmato per il 4 dicembre.
Vertice Nato — Londra ospiterà, martedi’ e mercoledi’, il vertice Nato in occasione del 70esimo dell’Alleanza. Sull’agenda, tra l’altro, la lotta al terrorismo, questioni relative al controllo delle armi e le relazioni con la Russia e Cina. La Romania sarà rappresentata al vertice dal presidente Klaus Iohannis. Secondo l’Amministrazione presidenziale, il capo dello stato parlerà dei contributi della Romania all’Alleanza e della necessità di continuare il processo di adattamento del ruolo della Nato di deterrenza e difesa sul fianco est e nella regione del Mar Nero.
Sisma – La Romania ha inviato, oggi, in Albania, gravemente colpita da un sisma di 6,4 gradi della Richter, aiuti umanitari: sachi a pelo, letti, coperte, materassi e lenzuola. Lo si legge in un comunicato del governo. Due aerei C-130 Ercole delle Forze Aeree Romene hanno trasportato gli aiuti umanitari e hanno portato in patria lequipe di 52 vigili del fuoco inviata dalla Romania e gli equipaggiamenti di intervento coinvolti nelle missioni di ricerca-salvataggio nella zona colpita dal sisma, avvenuto, lo scorso martedi. Le operazioni si sono concluse ufficialmente oggi. Il premier albanese, Edi Rama, ha annunciato che 51 persone sono decedute, alcune centinaia sono rimaste ferite e altre migliaia sono rimaste senza labitazione in seguito al terremoto. Le città più colpite sono Thumane (nord) e Durres, sulla costa dellAdriatico, ma anche la capitale Tirana.
Stato Maggiore — Il generale-tenente Daniel Petrescu è, da oggi, il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa in Romania. Nell’ambito della cerimonia di investitura, il presidente romeno Klaus Iohanni ha dichiarato che il nuovo capo dell’esercito romeno deve agire con molte determinazione. Iohannis ha pure detto che la sicurezza e difesa del Paese rappresentano una priorità strategica, basata su tre pilastri solidi, ossia il consolidamento del ruolo della Romania nella Nato e nell’Ue e l’approfondimento del partenariato strategico con gli Usa. Il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa ha affermato che l’elemento centrale del suo mandato sarà la continuità, con accento sulla costruzione di un esercito moderno. Le priorità saranno l’aumento della capacità di combattimento delle unità, lo sviluppo dei futuri leader di cui l’esercito ha bisogno, il sostegno all’amministrazione pubblica centrale e locale in ambito interistituzionale e il rispetto degli impegni internazionali assunti dalla Romania su piano internazionale.
Maltempo — Scatta l’allerta nevicate, ghiaccio e forti venti in Romania, valida da lunedi’ mattina fino a martedi’ mattina. Interessate innanzittutto le regioni nell’ovest, nord e centro del Paese e la zona montana. Le precipitazioni si estenderanno man mano verso sud-ovest ed est. Nella notte di lunedi’ verso martedi’ si registreranno piogge, nevischio e brevi nevicate anche nel sud. Forti venti in montagna, soprattutto in alta quota, dove supereranno i 70-80 km/orari. Nelle altre zone, su aree ristrette, il vento raggiungerà, in generale, 45-55 km/orari. Nella prima parte della settimana, le temperature saranno basse, soprattutto nella mattinata e durante la notte, in prevalenza nella metà nord del territorio. Le minime oscilleranno tra – 8 e 2 gradi C, e le massime tra 0 e 10 gradi.