05.11.2019
Governo – Il nuovo gabinetto liberale di Bucarest, guidato da Ludovic Orban si riunirà domani nella prima seduta governativa settimanale. Secondo il primo ministro, l’ordine del giorno includerà, tra l’altro, il decreto d’urgenza sulla riduzione del numero di ministeri. I 16 nuovi ministri hanno assunto oggi i dicasteri che gestiranno, in seguito al voto di investitura ricevuto ieri dal Parlamento. Ludovic Orban ha promesso che il suo governo sarà aperto al dialogo e terrà conto delle aspettative dei romeni. Il nuovo governo liberale sostituisce l’esecutivo socialdemocratico guidato da Viorica Dăncilă, sfiduciato dal Parlamento il 10 ottobre.
România Internațional, 05.11.2019, 16:09
Governo – Il nuovo gabinetto liberale di Bucarest, guidato da Ludovic Orban si riunirà domani nella prima seduta governativa settimanale. Secondo il primo ministro, l’ordine del giorno includerà, tra l’altro, il decreto d’urgenza sulla riduzione del numero di ministeri. I 16 nuovi ministri hanno assunto oggi i dicasteri che gestiranno, in seguito al voto di investitura ricevuto ieri dal Parlamento. Ludovic Orban ha promesso che il suo governo sarà aperto al dialogo e terrà conto delle aspettative dei romeni. Il nuovo governo liberale sostituisce l’esecutivo socialdemocratico guidato da Viorica Dăncilă, sfiduciato dal Parlamento il 10 ottobre.
Romania – Moldova – In una conversazione telefonica con l’omologo della confinante Moldova, Nicolae Popescu, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha discusso aspetti relativi alla cooperazione bilaterale nell’ambito del partenariato strategico bilaterale per l’integrazione europea della Moldova, che va sviluppato anche d’ora in avanti. Bogdan Aurescu ha accolto l’invito rivolto dal collega moldavo a recarsi prossimamente in visita a Chisinau, precisa il Ministero degli Esteri romen in un comunicato.
Moldova – L’alleanza ACUM della premier filoeuropea Maia Sandu ha ottenuto il maggior numero di mandati al ballottaggio delle elezioni amministrative svoltesi il 3 novembre in Moldova. Lo ha annunciato il presidente della Commissione Elettorale Centrale, Dorin Cimil, indicando che ACUM ha vinto 91 dei 384 comuni delle località in cui sono state organizzate elezioni. Al secondo posto si è piazzato il Partito Socialista, vicino al presidente filo-russo Igor Dodon, con 83 mandati, compresa la capitale Chisinau. La terza posizione spetta al Partito Democratico dell’ex primo ministro Pavel Filip, con 71 mandati.
Proteste – Nonostante lo stato di salute peggiorato, continuano a protestare i minatori di due giacimenti della Valle del Jiu (centro-ovest), rinchiusi sottoterra da più di una settimana. Alcuni sono stati ricoverati in ospedale per alta pressione del sangue o glicemia. I minatori, che saranno licenziati dal 1 gennaio, chiedono un decreto governativo adottato con la procedura d’urgenza, che preveda gli stessi diritti ottenuti dagli altri dipendenti licenziati nel settore: un reddito mensile supplementare concesso per due anni e la registrazione di questo periodo come anzianità lavorativa. Secondo il nuovo primo ministro, Ludovic Orban, il governo discuterà domani anche dei compensi richiesti dai minatori che saranno licenziati. Alla fine del 2017, le due miniere state incluse in un programma che prevede la loro chiusura ed ecologizzazione.
Internet – I governi utilizzano sempre di più i social media per manipolare e spiare gli elettori di tutto il mondo, una tendenza preoccupante per la democrazia. Lo rileva un rapporto dell’organizzazione non governativa Freedom House, che ha trovato delle prove che indicano l’esistenza di programmi di sorveglianza avanzata sui social in almeno 40 dei 65 Paesi analizzati. In alcuni stati, le autorità scelgono di bloccare semplicemente l’accesso a Internet quando ciò è a loro vantaggio, mentre in altri ricorrono a eserciti di professionisti per manipolare le informazioni online e far circolare informazioni false fino a quando diventano virali. La Cina è il caso più negativo di abuso della libertà su Internet, con il governo che ha intensificato gli sforzi per controllare le informazioni sulle manifestazioni di Hong Kong o su quelle collegate alla 30/a ricorrenza del massacro di Piazza Tiananmen. Negli Stati Uniti, le autorità incaricate con il controllo dell’immigrazione hanno ampliato il monitoraggio, aggirando i meccanismi di trasparenza, controllo e responsabilità che potrebbero limitare le loro azioni, sostiene la Freedom House.