Sì del Parlamento al nuovo Governo
Il Parlamento romeno ha dato la fiducia, con 240 voti a favore, al Governo monocolore liberale proposto dal leader del PNL, Ludovic Orban. Per essere investito, il nuovo Governo aveva bisogno di almeno 233 voti favorevoli, perciò Ludovic Orban ha firmato, la settimana scorsa, accordi politici con l’USR, l’UDMR, il PMP, l’ALDE e le minoranze nazionali. Al voto nel Parlamento hanno partecipato anche parlamentari del partito Pro Romania, staccato dal PSD. Invece, i deputati e i senatori del PSD, il cui governo presieduto da Viorica Dăncilă è stato rimosso, il 10 ottobre, tramite mozione di sfiducia, non hanno votato. Ludovic Orban ha ammesso che il mandato dell’attuale Esecutivo liberale è breve, di un anno al massimo, ma ha affermato che c’è bisogno di molte misure urgenti. Tra queste, Orban ha elencato la manovra bis per garantire i pagamenti vitali fino alla fine dell’anno oppure l’elaborazione della bozza della finanziaria per l’anno prossimo, in cui siano prioritari gli investimenti nell’Istruzione, nella Salute o nell’infrastruttura. I parlamentari che hanno votato a favore del nuovo Governo liberale hanno promesso che non si tratta di un assegno in bianco e che lo monitoreranno costantemente.
România Internațional, 04.11.2019, 17:18
Il Parlamento romeno ha dato la fiducia, con 240 voti a favore, al Governo monocolore liberale proposto dal leader del PNL, Ludovic Orban. Per essere investito, il nuovo Governo aveva bisogno di almeno 233 voti favorevoli, perciò Ludovic Orban ha firmato, la settimana scorsa, accordi politici con l’USR, l’UDMR, il PMP, l’ALDE e le minoranze nazionali. Al voto nel Parlamento hanno partecipato anche parlamentari del partito Pro Romania, staccato dal PSD. Invece, i deputati e i senatori del PSD, il cui governo presieduto da Viorica Dăncilă è stato rimosso, il 10 ottobre, tramite mozione di sfiducia, non hanno votato. Ludovic Orban ha ammesso che il mandato dell’attuale Esecutivo liberale è breve, di un anno al massimo, ma ha affermato che c’è bisogno di molte misure urgenti. Tra queste, Orban ha elencato la manovra bis per garantire i pagamenti vitali fino alla fine dell’anno oppure l’elaborazione della bozza della finanziaria per l’anno prossimo, in cui siano prioritari gli investimenti nell’Istruzione, nella Salute o nell’infrastruttura. I parlamentari che hanno votato a favore del nuovo Governo liberale hanno promesso che non si tratta di un assegno in bianco e che lo monitoreranno costantemente.