17.10.2019
Politica – Continuano i negoziati tra il primo ministro designato, Ludovic Orban, e i partiti che hanno sostenuto la mozione di sfiducia, al fine di garantire il 233 voti necessari all’investitura su un totale di 465. Oggi sono stati programmati incontri con i rappresentanti di ALDE, UDMR e PRO Romania, e domani Orban dovrebbe discutere con l’USR. I deputati delle minoranze nazionali hanno già annunciato il loro sostegno al futuro gabinetto. Ieri si sono svolte trattative con il PMP, considerate incoraggianti dal primo ministro designato, il quale ha spiegato che si è parlato anche della possibile entrata di questo partito al governo. Entro la prossima settimana, Orban dovrà presentare la struttura del governo e i nomi dei candidati alle cariche di ministri. I socialdemocratici hanno annunciato che non saranno presenti in aula per garantire il quorum.
România Internațional, 17.10.2019, 15:43
Politica – Continuano i negoziati tra il primo ministro designato, Ludovic Orban, e i partiti che hanno sostenuto la mozione di sfiducia, al fine di garantire il 233 voti necessari all’investitura su un totale di 465. Oggi sono stati programmati incontri con i rappresentanti di ALDE, UDMR e PRO Romania, e domani Orban dovrebbe discutere con l’USR. I deputati delle minoranze nazionali hanno già annunciato il loro sostegno al futuro gabinetto. Ieri si sono svolte trattative con il PMP, considerate incoraggianti dal primo ministro designato, il quale ha spiegato che si è parlato anche della possibile entrata di questo partito al governo. Entro la prossima settimana, Orban dovrà presentare la struttura del governo e i nomi dei candidati alle cariche di ministri. I socialdemocratici hanno annunciato che non saranno presenti in aula per garantire il quorum.
UE – Un nuovo accordo sul ritiro della Gran Bretagna dall’UE è stato raggiunto dopo intensi negoziati. Lo ha dichiarato il presidente della CE, Jean-Claude Juncker, prima del vertice di Bruxelles. Presente alla riunione, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha affermato che il nuovo accordo non cambia nulla per i romeni che vivono nel Regno Unito, e si è detto ottimista sull’approvazione del documento da parte del Consiglio Europeo. Iohannis ha incontrato anche la presidente eletta della futura CE, Ursula von der Leyen, alla quale ha comunicato la sua posizione sulla nomina di un nuovo commissario da parte della Romania. In precedenza, il presidente aveva affermato che non avrebbe accettato una proposta inoltrata dal governo socialdemocratico di Bucarest, sfiduciato la scorsa settimana. Il PE ha rimandato il voto sulla convalida della futura CE, programmato per il 23 ottobre, in seguito alla bocciatura dei candidati di Romania, Ungheria e Francia. Rovana Plumb e Laszlo Trocsanyi, le proposte per le cariche di commissari europei di Romania e Ungheria, sono state bocciate a causa di sospetti su possibili conflitti di interesse, mentre la candidata francese, Sylvie Goulard, per motivi etici. Oltre alla Brexit, l’agenda del vertice di Bruxelles include temi riguardanti i rapporti con la Turchia alla luce degli ultimi sviluppi in Siria, e il bilancio pluriennale dell’UE. I capi di stato e di governo punteranno l’attenzione anche su aspetti riguardanti la migrazione, il contrasto ai mutamenti climatici e l’allargamento dell’UE.
NATO – Il diplomatico romeno Mircea Geoană ha assunto oggi l’incarico di vicesegretario generale della NATO, la più alta posizione occupata da un romeno nell’Alleanza Nord-Atlantica. Mircea Geoană subentra all’americana Rose Gottemoeller, la prima donna nei 70 anni di storia dell’Alleanza a ricoprire tale incarico. Anche il mandato di Mircea Geoană rappresenta una prima, in quanto è il primo rappresentante dell’Europa Orientale a ricoprirlo. Ex presidente del Senato di Bucarest, ministro degli Esteri e ambasciatore di Romania negli Stati Uniti, Mircea Geoană è anche fondatore e presidente dell’Istituto Aspen Romania.
EPPO – La commissaria UE per la giustizia, la tutela dei consumatori e l’uguaglianza di genere, Vera Jourova, ha salutato la convalida della romena Laura Codruţa Kövesi nella carica di procuratore capo europeo, auspicando che faccia un ottimo lavoro per la tutela degli interessi finanziari dell’UE. La nomina rappresenta un passo in avanti per rendere operativa l’EPPO (la Procura europea), ha sottolineato la Jourova, precisando che l’Unione perde almeno 50 miliardi di euro all’anno a causa di frodi sull’IVA, che la nuova struttura indagherà. Ex capo della DNA romena, Laura Codruţa Kövesi è stata convalidata come procuratore capo europeo dalla Conferenza dei presidenti del PE, composta dai capigruppo parlamentari e dal presidente del legislativo comunitario. Si è trattato dell’ultimo passo formale nella procedura di nomina, e il Parlamento ha annunciato in una comunicato che la Kövesi può iniziare il suo mandato di sette anni come capo della Procura Europea. L’EPPO sarà un organo indipendente incaricato a indagare sui reati contro gli interessi finanziari dell’Unione. Laura Codruţa Kövesi è la prima persona a ricoprire la carica di procuratore capo europeo, ottenuta nonostante l’opposizione espressa dal governo socialdemocratico romeno in carica.
Energia – La Romania può diventare il maggiore produttore di gas nell’Unione Europea, il che garantirà sicurezza e indipendenza. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri in carica, Ramona Mănescu, intervenendo all’Aspen Energy Summit, svoltosi a Ploiesti. La Mănescu ha affermato che la Romania apprezza il sostegno degli Stati Uniti per l’Iniziativa dei Tre Mari, che appoggia obiettivi ambiziosi e la possibilità di investimenti nella regione. Un tema discusso all’Aspen Energy Summit 2019 ha interessato anche alle risorse energetiche della Romania, che, secondo i partecipanti, hanno il potenziale di aumentare la prosperità del Paese e rafforzare la sicurezza energetica dell’Europa.
Difesa – Si è conclusa oggi l’esercitazione di tre giorni alla quale la Romania ha partecipato con la corvetta Contrammiraglio Horia Macellariu, nell’area dell’Isola dei Serpenti e nelle acque internazionali del Mar Nero, insieme alla nave lanciarazzi Pryluky (Ucraina) e al cacciatorpediniere americano Porter. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze Navali, l’esercitazione trilaterale contribuisce al consolidamento del partenariato nel settore tra Ucraina e gli stati membri della NATO. L’iniziativa mira a raggiungere l’interoperabilità degli equipaggi a livello tattico, applicando le procedure operative agli standard NATO, nel campo della lotta contro le minacce alla sicurezza.