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06.07.2019

Direttiva — La direttiva dell’Unione Europea per il contrasto delle frodi è entrata oggi in vigore. Stando alla corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, sono considerate frode, tra l’altro, la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi incorretti o incompleti, avendo come effetto il dirottamento o il trattenimento non dovuto di fondi o attivi dal budget dell’Unione e il loro uso inadeguato, ad altri scopi rispetto a quelli per i quali sono stati concessi inizialmente. Per scoraggiare i potenziali delinquenti, si ritiene necessaria l’introduzione di pene carcerarie, di modo che sia garantita la tutela degli interessi finanziari a livello dell’intera Unione. L’esecutivo comunitario collaborerà con l’Ufficio Europeo di Lotta Antifrode e con la futura Procura Europea per garantire che, a livello dell’Unione Europea, i casi di frode, che provocano danni al budget comunitario, siano sottoposti a inchieste penali e le persone che commettono reati del genere vengano processate. Per la carica di capo della futura Procura, che potrebbe diventare operativa l’anno prossimo si candidano l’ex capo della DNA romena, Laura Codruţa Kövesi, e il francese Jean-Francois Bohnert.

06.07.2019
06.07.2019

, 06.07.2019, 16:57



Codice amministrativo – In Romania è entrato in vigore un nuovo codice amministrativo. Promosso dal Governo PSD-ALDE, esso prevede che il capo dello stato può rifiutare una nomina nell’Esecutivo una sola volta, per motivi di opportunità. La scadenza concessa al premier per una proposta è di 5 giorni, mentre quella per la risposta del presidente è di 10 giorni. I mandati dei consiglieri locali saranno validati dalla corte, non da una commissione di validazione. E’ previsto anche il diritto delle autorità pubbliche locali di decidere sull’uso delle lingue delle minoranze nelle istituzioni pubbliche anche se la percentuale degli abitanti che parlano la rispettiva lingua è inferiore al 20%. Il nuovo codice è stato criticato sia dal presidente Klaus Iohannis, che dall’opposizione parlamentare. Stando al capo dello stato, l’adozione del documento tramite ordinanza d’urgenza rappresenta un grave attentato contro l’intero sistema amministrativo romeno. Dal canto suo, l’USR afferma che questo contribuirà ancora di più al controllo dell’amministrazione locale da parte dei cosiddetti baroni locali e al deterioramento dell’atto amministrativo. Il vicepremier socialdemocratico Daniel Suciu afferma che il nuovo Codice amministrativo non è perfetto, ma che sarà corretto nel Parlamento.



Campeggio — Fino a fine agosto, 3.000 alunni, studenti e professori delle comunità romene intorno ai confini del Paese e della diaspora hanno l’occasione di approfondire le conoscenze di cultura e civililtà materna tramite i campeggi “ARC” di Romania. Il programma è organizzato dal ministero per i Romeni nel Mondo, in collaborazione con quello della Gioventù e dello Sport, in quattro locations: Sulina (in provincia di Tulcea, sud-est, nel Delta del Danubio), Oglinzi (Neamţ, nord-est) Săcelu, Gorj e Căprioara, Hunedoara, nel sud-ovest. I partecipanti arrivano dalle comunità storiche della Moldova (repubblica a maggioranza romenofona), compresa la Transnistria, Serbia, Bulgaria, Ucraina, Albania, Macedonia del Nord, Ungheria e dalla diaspora – Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Gran Bretagna, Francia, Germania, Canada, Stati Uniti, Australia, Emirati Arabi Uniti. La ministra per i romeni nel mondo, Natalia Intotero, ha precisato che lo scopo dei campeggi è di rendere i partecipanti consapevoli dell’appartenenza all’identità romena, di approfondire le conoscenze di madrelingua, di facilitare l’interrazione e il dialogo e di promuovere l’immagine della Romania.



Prigionieri — L’Ambasciata di Romania in Russia ha pubblicato una prima lista contenente oltre 10.700 nomi dei prigionieri romeni della seconda Guerra Mondiale, che sono morti nei lager sovietici. L’Ambasciatore romeno a Mosca, Vasile Soare, ha dichiarato al corrispondente di Radio Romania che la pubblicazione della lista sul sito dell’ambasciata giunge dopo anni di ricerca negli archivi russi. Egli ha precisato che lo sforzo è di interesse storico, ma è stato fatto soprattutto per i parenti delle persone scomparse. Sul territorio russo sono morti quasi 30 mila prigionieri di guerra e i nomi di circa 21.000 di loro sono stati identificati. Il diplomatico romeno ha inoltre precisato che tra il 1941 e il 1956, l’ultimo prigioniero di guerra romeno quando avrebbe lasciato l’Unione Sovietica, loro sono stati chiusi in 288 lager NKVD (la polizia politica stalinista) e campi di lavoro con regime speciale. Tra il 1941 e il 1944, la Romania è stata in guerra contro l’Unione Sovietica per recuperare i territori orientali annessi da Mosca nel 1940, in seguito ad un ultimatum. Questi territori appartengono ora alle ex repubbliche sovietiche Moldova (a maggioranza romenofona) e Ucraina.



Deportazioni — La Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) ha commemorato le vittime dell’ondata di deportazioni di 70 anni fa. Nella notte fra il 5 e il 6 luglio 1949, il regime sovietico ha arrestato decine di migliaia di contadini, etnici romeni, e li ha portati in Siberia, in lager di lavoro forzato, mentre le loro proprietà sono state confiscate dai bolscevichi. I corrispondenti di Radio Romania a Chişinău ricordano che ci sono state tre operazioni del genere, tra il 1941 e il 1951, mentre gli storici affermano che il numero totale dei deportati sia tra 80 e 120 mila.



Migranti – 18 migranti, di cui sei bambini, sono stati scoperti su un campo al confine della Romania con l’Ungheria (ovest), mentre cercavano di attraversare illegalmente la frontiera con il Paese confinante con l’aiuto di una guida. La Polizia Romena di Confine ha stabilito che 11 sono somali, 5 irakeni e 2 siriani e che sono stati lasciati vicino alla frontiera da un cittadino serbo che guidava un pulmino. Gli adulti hanno età comprese tra 18 e 45 anni, mentre i bambini fra tre mesi e 16 anni. Loro hanno dichiarato che intendevano attraversare illegalmente la frontiera in Ungheria, da dove sarebbero stati portati in un Paese dell’Europa Occidentale. La guida è indagata per traffico di migranti, mentre le 18 persone per tentativo di passaggio illegale della frontiera di stato.



Festival — A Costanza (sud-est della Romani) continua, fino a domenica, il festival di musica Neversea, il maggiore evento che si svolge su una spiaggia in Europa. Più di 150 artisti famosi si esibiscono sulla spiaggia Modern, dove sono attese circa 200 mila persone. Tra gli artisti e i gruppi invitati si annoverano Afrojack, G-Eazy, Jessie J, DJ Snake, Sean Paul, Lost Frequencies, Kadebostany, Salvatore Ganacci, Dub FX, ATB, Mahmut Orhan e Will Sparks. Quest’anno il budget del festival ammonta a circa nove milioni di euro.



Tennis — La romena Simona Halep incontrerà lunedì, negli ottavi del torneo di tennis di Wimbledon, il terzo di Grande Slam dell’anno, la giovane tennista americana Cori Gauff (15 anni), arrivata dalle qualificazioni e considerata una rivelazione dell’attuale edizione del torneo di Londra. Quest’ultima ha sconfitto per 3-6, 7-6 (9/7), 7-5 la slovena Polona Hercog, in una partita svoltasi venerdì. Halep, favorita n.7, è arrivata negli ottavi dopo una vittoria facile, in due set, per 6-3, 6-1, contro la bielorussa Victoria Azarenka, in soli 66 minuti. Già leader mondiale, Halep è l’unica romena rimasta sul tabellone delle partite singole femminili a Wimbledon. Oggi, nel doppio, la coppia Monica Niculescu – Irina Begu si è qualificata negli ottavi di finale dopo aver sconfitto la coppia Xinyun Han (Cina) / Oksana Kalashnikova (Georgia), per 6-3, 3-6, 6-0. Sempre oggi la romena Sorana Cîrstea e la sua partner, la kazaka Galina Voskoboeva hanno perso la partita contro Alize Cornet (Francia) e Petra Martic (Croazia) per 6-4, 6-3. Anche nel doppio maschile, il romeno Horia Tecău e l’olandese Jean-Julien Rojer si sono qualificati negli ottavi dopo aver sconfitto la coppia Fabrice Martin (Francia) e Hugo Nys (Monaco) per 6-1, 6-4, 6-4.

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