02.07.2019
Romania-Moldova — La Romania è stata, è e sarà il più costante e dedito sostenitore della Moldova. Lo ha dichiarato il presidente romeno Klaus Iohannis dopo i colloqui svolti oggi, a Bucarest, con la premier della confinante Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona), Maia Sandu. Il presidente ha detto che Bucarest sosterrà, a livello europeo, lo sblocco dell’assistenza finanziaria alla Modova. Dal canto suo, la premier Maia Sandu ha affermato che il suo Governo desidera sviluppare progetti comuni con la Romania” e l’agenda europea è la direttrice della sua relazione con Bucarest. Sempre oggi, Maia Sandu si è incontrata con la collega romena Viorica Dancila e con il presidente della Camera dei Deputati Marcel Ciolacu. Insediata in carica lo scorso mese, la premier pro-europea di Chisinau ha deciso di effettuare la sua prima visita all’estero a Bucarest, il 2 luglio, sebbene in precedenza avesse annunciato che avrebbe fatto una prima visita a Bruxelles. La visita di Maia Sandu a Bucarest è stata preceduta, ieri, da quella del ministro degli Esteri moldavo, Nicolae Popescu, il quale ha dichiarato che la Moldova è già fermamente e irreversibilmente ancorata allo spazio europeo. L’anno scorso, il 68% delle sue esportazioni sono andate verso l’UE e oltre il 20% verso la Romania”, ha detto il capo della diplomazia di Chisinau.
România Internațional, 02.07.2019, 17:23
Legislazione elettorale — A Bucarest, la Camera dei Deputati, decisionale per quanto riguarda le modifiche apportate alla legislazione elettorale, esaminerà e voterà, domani, il ddl tramite cui si intende evitare alle elezioni presidenziali le disfunzionalità apparse al voto nella diaspora alle europee dello scorso maggio. Il ddl è stato approvato ieri dal Senato e oggi dalla commissione giuridica della Camera dei Deputati, che ne ha apportato alcuni emendamenti. Il disegno di legge permette ai cittadini romeni d’oltre confine di votare alle presidenziali per corrispondenza oppure anticipatamente, per 3 giorni. Il voto anticipato si svolgerà venerdì dalle ore 12 alle 21, mentre sabato e domenica, dalle 7 alle 21. Nell’ultimo giorno del voto esiste la possibilità che l’orario sia esteso fino alle ore 24. L’aumento del periodo di votazione domenica fino alle ore 24 si applicherà anche nel Paese, non solo nella diaspora, se nei seggi elettorali saranno presenti cittadini che non hanno fatto in tempo ad esercitare il proprio diritto elettorale – lo ha deciso la Commissione Giuridica della Camera dei Deputati. Rispetto alla forma adottata dal Senato, i deputati giuristi hanno introdotto nel ddl anche un emendamento proposto dall’Autorità Elettorale Permanente, che stabilisce che gli exit-poll si possono presentare solo dopo le ore 24, nell’ultimo giorno del voto. Il ddl prevede inoltre che c’è bisogno del sostegno di almeno 200.000 elettori per inoltrare le candidature proposte dai partiti e dalle alleanze politiche oppure per le candidature indipendenti. Rispetto all’attuale legislazione, il documento precisa che un elettore può sostenere più candidati. Un’altra novità riguarda il finanziamento delle campagne elettorali dai budget dei partiti politici. L’Autorità Elettorale Permanente ha presentato, d’altra parte, la proposta dell’istituzione relativa alla data delle presidenziali: il 10 novembre, per il primo turno e il 24 per il secondo turno delle elezioni presidenziali.
UE — I leader UE partecipano, oggi, al terzo giorno di discussioni, a Bruxelles, per risolvere il blocco nella spartizione delle più alte cariche direttive nelle istituzioni europee. Essi devono raggiungere un compromesso dopo l’intesa di Osaka, dove sembravano aver raggiunto un accordo su un pacchetto di nomine, con il socialista olandese Frans Timmermans nella carica di presidente della CE, a sfavore del democristiano tedesco Manfred Weber, sostenuto dal Partito dei Popolari Europei. Questi avrebbe ottenuto in cambio la presidenza dell’Europarlamento, ma l’intesa fatta dalla cancelliera tedesca Angela Merkel ha incontrato il rifiuto dei leader del Partito Popolare Europeo, che non sono disposti a rinunciare troppo facilmente al candidato del partito per la carica di leader dell’Esecutivo comunitario. Ma Manfred Weber non è gradito dai liberali del presidente francese Emmanuel Macron, che lo considerano privo di esperienza. D’altra parte, Frans Timmermans non ha il sostegno degli stati del gruppo di Visegrad, nè dell’Italia. Nello stesso pacchetto di negoziazione si trova anche la bulgara Kristalina Georgieva, sostenuta dai popolari europei per la presidenza del Consiglio, ma, dopo il fallimento dei negoziati, il premier Boiko Borisov ha annunciato che la Georgieva non è più considerata. Tra i candidati anche il premier belga Charles Michel, per la carica di Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza, e la danese Margrethe Vestager dell’ALDE, per la carica di primo-vicepresidente della CE. La Romania è rappresentata al vertice di Bruxelles dal presidente Klaus Iohannis.
Banca Centrale — Le comissioni riunite di budget e finanza del Senato e della Camera dei Deputati di Bucarest hanno validato la componenza del nuovo Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale della Romania, presieduto sempre dal governatore Mugur Isărescu, in carica da 30 anni. La Banca Centrale continuerà nella direzione di una politica prudente e responsabile, avendo come obiettivo a lungo termine l’adesione all’eurozona — è il messaggio trasmesso dal governatore Isarescu agli ascolti nelle commissioni. Mugur Isarescu ha dichiarato che la Romania deve essere preparata prima di aderire all’eurozona, soprattutto perché i divari di sviluppo tra le varie zone del paese sono significativi. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale è formato da 9 membri, eletti dal Parlamento, su proposta delle commissioni permanenti di specialità delle due camere, per un periodo di 5 anni, con la possibilità della proroga dei mandati. Il voto finale sarà espresso mercoledì, nella plenaria riunita del Parlamento.
MCV — La Romania è, è stata e resterà un Paese profondamente attaccato ai valori europei e dello stato di diritto, come pure alla difesa dei diritti e delle libertà fondamentali, sia dei cittadini romeni, che dei cittadini europei. Lo ha dichiarato, oggi, la ministra della Giustizia romena, Ana Birchall, che si è incontrata con una delegazione dell’UE nell’ambito della prima valutazione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica organizzata in Romania quest’anno. Secondo un comunicato del Ministero della Giustizia, la missione rappresenta una continuazione dei colloqui tecnici informali organizzati la scorsa primavera a Bruxelles. All’incontro, Ana Birchall ha presentato i progressi registrati dalla Romania nell’ambito del MCV ed ha ribadito la determinazione della autorità romene a continuare l’analisi tecnica di ciascun punto del rapporto MCV, in vista della sua rimozione.
Perquisizioni — I procuratori della Procura Antimafia della Romania hanno effettuato oggi perquisizioni presso la compagnia aerea nazionale Tarom, per prelevare documenti, in un fascicolo di appropriazione indebita. Secondo fonti giudiziarie, sono in corso indagini anche sulla creazione di un gruppo delinquenziale organizzato e le perquisizioni sono state fatte presso la Direzione tecnica, incaricata dei servizi di manutenzione degli aerei. Esistono sospetti di appropriazione indebita nel caso dei pezzi di ricambio acquistati per la riparazione e la manutenzione degli aerei. All’inizio di quest’anno, la premier Viorica Dăncilă ha mandato il Corpo di Controllo alla TAROM per verificare, tra l’altro, le regole che governano il sistema di amministrazione e controllo, nonché la circostanze in cui due aerei Airbus A310 sono stati dismessi nel 2018.