11.06.2019
Mozione – No dalla plenaria del Senato di Bucarest alla mozione inoltrata dalle opposizioni PNL, USR e PMP contro il ministro degli Esteri, Teodor Melescanu, in seguito ai problemi riscontrati nel voto all’estero alle europee del 26 maggio. Secondo gli iniziatori, Teodor Melescanu ha gestito il MAE e organizzato in modo irresponsabile lo svolgimento delle elezioni e del referendum sulla giustizia. Ieri, il Melescanu si è scusato nuovamente con i connazionali all’estero che non sono riusciti a votare il 26 maggio, sostenendo, d’altra parte, che il Ministero degli Esteri ha rispettato tutti gli obblighi legali. Il ministro ha annunciato, per il prossimo periodo, consultazioni con le ambasciate in cui sono stati riscontrati problemi legati al voto, per stabilire i colpevoli, nonchè le soluzioni per evitare simili situazioni nel futuro.
România Internațional, 11.06.2019, 17:00
Mozione – No dalla plenaria del Senato di Bucarest alla mozione inoltrata dalle opposizioni PNL, USR e PMP contro il ministro degli Esteri, Teodor Melescanu, in seguito ai problemi riscontrati nel voto all’estero alle europee del 26 maggio. Secondo gli iniziatori, Teodor Melescanu ha gestito il MAE e organizzato in modo irresponsabile lo svolgimento delle elezioni e del referendum sulla giustizia. Ieri, il Melescanu si è scusato nuovamente con i connazionali all’estero che non sono riusciti a votare il 26 maggio, sostenendo, d’altra parte, che il Ministero degli Esteri ha rispettato tutti gli obblighi legali. Il ministro ha annunciato, per il prossimo periodo, consultazioni con le ambasciate in cui sono stati riscontrati problemi legati al voto, per stabilire i colpevoli, nonchè le soluzioni per evitare simili situazioni nel futuro.
Romania – Francia – Il presidente del Senato, Călin Popescu-Tăriceanu, comincerà domani una visita ufficiale di due giorni in Francia, su invito dell’ omologo Gérard Larcher. Da atto di diplomazia parlamentare, la visita è volta ad approfondire e diversificare il dialogo politico, nonchè a consolidare i tradizionali rapporti di amicizia con questo Paese, si legge in un comunicato del Senato romeno. A Parigi, Tăriceanu parteciperà alla 20/a riunione dell’Associazione dei Senati d’Europa.
Romania – Moldova – Da partner strategico della confinante Moldova, la Romania considera che, in uno stato democratico, la volontà dei cittadini, espressa tramite voto e rispecchiata nella configurazione politica del Parlamento, è l’unica in grado di assicurare un processo politico legittimo, basato sul dialogo. Lo rileva in un comunicato il Ministero degli Esteri di Bucarest, ribadendo l’appello a calma e ritegno, e sottolineando la necessità del rispetto dei principi dello stato di diritto, nonchè di una transizione pacifica e inclusiva per superare la crisi.
Moldova – La Procura Generale della Moldova ha aperto un fascicolo sul possibile finanziamento del Partito dei Socialisti del presidente Igor Dodon da parte della Federazione Russa. D’altra parte, Dodon ha annunciato l’annullamento del decreto firmato da Pavel Filip sullo scioglimento del Parlamento e l’organizzazione di elezioni politiche anticipate il 6 settembre. Due giorni fa, la Corte Costituzionale ha sospeso Dodon dalla carica di capo dello stato, nominando ad interim il premier Pavel Filip. Dal canto suo, il Partito Democratico, del controverso imprenditore Vlad Plahotniuc, considera legale il governo Filip. Intanto, ieri si è svolta la prima seduta di governo presieduta dalla pro-europea Maia Sandu e investito con il sostegno dei socialisti, nonostante l’invalidamento giunto dalla Corte Costituzionale. La Sandu ha assicurato che il suo governo riuscirà a sbloccare i finanziamenti esterni, soprattutto quelli europei. La seduta è stata organizzata al Parlamento, perché i membri del nuovo governo non hanno accesso nella sede del Governo, che resta controllata dalla squadra esecutiva di Filip. Il PD ha invitato a un dialogo politico tutti i partiti parlamentari, soprattutto il Partito dei Socialisti e il blocco ACUM per individuare soluzioni e superare la crisi politica. Uno dei leader del blocco ACUM, Andrei Nastase, ha risposto in modo positivo all’invito, dichiarandosi a favore delle discussioni.
Nomina – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha firmato il decreto di nomina della ministra della Giustizia, Ana Birchall, nella carica di vice-premier per l’implementazione dei partenariati strategici, su proposta della premier Viorica Dancila. La scorsa settimana, il presidente aveva bocciato la nomina del senatore socialdemocratico Titus Corlatean in questo incarico. Iohannis ha precisato che Corlatean, da ministro degli Esteri nel 2014, ha gestito in modo difettoso il voto dei romeni all’estero alle presidenziali svoltesi quell’anno, quando decine di migliaia di connazionali non sono riusciti ad esercitare questo diritto.
UE – Cina – Presente alla Conferenza internazionale dedicata ai rapporti di partenariato strategico UE-Cina, origanizzata a Bucarest, il ministro degli Esteri, Teodor Melescanu, ha affermato che una delle priorità della Presidenza romena del Consiglio UE consiste nelll’interconnettività tra l’UE e l’Asia. Yang Xiaoguang, vicedirettore generale al Ministero degli Esteri cinese, ha precisato, dal canto suo, che le economie della Cina e dell’UE rappresentano insieme quasi il 40% della produzione globale mondiale, e che, insieme, il blocco comunitario e la Cina possono rendere più dinamico il commercio mondiale e sostenere la crescita economica. La Cina è diventata un attore globale e un importante fornitore di tecnologia, ha sottolineato Zoltan Martinusz, direttore presso il Segretariato Generale del Consiglio UE.
Immigrazione – Nei primi cinque mesi dell’anno, l’Ispettorato per l’Immigrazione di Romania ha rilasciato 8.000 autorizzazioni di lavoro a cittadini stranieri, con una tendenza di crescita da un mese all’altro. 7.649 autorizzazioni sono state rilasciate per lavoratori permanenti e 695 per i distaccati. La maggioranza degli stranieri giunti a lavorare in Romania proviene da Vietnam, Moldova, Turchia, Nepal, scegliendo posti di lavoro nella capitale Bucarest, nonchè nelle provincie di Costanta (sud-est), Ilfov (sud), Brasov (centro) e Timis (ovest). L’Ispettorato per l’Immigrazione ricorda che, nel 2019, per gli stranieri sono disponibili 20.000 posti di lavoro.