30.05.2019
Referendum – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha annunciato oggi di aver convocato i partiti parlamentari a consultazioni la prossima settimana per decidere come mettere in pratica gli esiti del referendum del 26 maggio, al quale, ha ricordato il capo dello stato romeno, 6,5 milioni di romeni detto di sì alle modifiche proposte nel campo della giustizia. Per quanto riguarda lo svolgimento delle elezioni europee e del referendum all’estero, il capo dello stato ha dichiarato che la colpa è chiaramente del Governo. Quanto alla situazione dei ministri dellInterno, Carmen Dan, e degli Esteri, Teodor Meleşcanu, i quali hanno già annunciato che non rassegneranno le dimissioni in quanto non si sentono responsabili per la situazione creata, il presidente ha ricordato di aver sollecitato la loro rimozione dall’incarico, non le loro dimissioni. Decine di migliaia di romeni hanno fatto la fila all’estero per poter esercitare il loro diritto costituzionale di voto e alcuni non sono riusciti a votare. Il capo dello stato ha annunciato la creazione, a livello dellAmministrazione Presidenziale, di una commissione mista, che individuerà i problemi più importanti e le eventuali soluzioni e le proporrà alle autorità competenti nell’adozione delle norme, cioè al Parlamento, al Governo e allAutorità Elettorale Permanente.
Politica – Lopposizione romena, rappresentata dallUSR e dal PNL, ha annunciato che la prossima settimana inoltrerà al Senato una mozione di sfiducia contro il ministro degli Esteri, Teodor Meleşcanu, per il modo in cui sono stati organizzati le europee e il referendum allestero. Il leader dei deputati dellUSR, Cristina Prună, ha inoltre annunciato che la prossima settimana i deputati USR, PNL, PMP e Pro Romania chiederanno la creazione alla Camera dei Deputati di una commissione dindagine sullo svolgimento dello scrutinio all’estero. I deputati dellopposizione intendono invitare a dare spiegazioni anche la ministra dellInterno, Carmen Dan, per quanto riguarda il modo in cui sono stati organizzati i due scrutini a livello nazionale, nel contesto in cui, il 26 maggio, visto che si sono formate file anche nei seggi elettorali in Romania.
Visita Papa – Papa Francesco si troverà, da domani fino a domenica, in Romania, dove visiterà Bucarest, Iași (nord-est) e Blaj (centro), ma anche il Santuario Mariano di Şumuleu — Ciuc (centro). Oggi, Papa Francesco ha trasmesso un breve messaggio sui social media annunciando levento e chiedendo ai credenti di pregare per lui. A Bucarest sono entrate in vigore le prime misure di sicurezza imposte dalla visita di Papa Francesco in Romania. Numerose scuole hanno sospeso le lezioni ed è stato imposto il divieto di parcheggio nelle zone in cui il Sommo Pontefice svolgerà attività pubbliche. Domani, nel giorno del suo arrivo, tutti i centri dinsegnamento di Bucarest resteranno chiusi. È la seconda visita di un sommo pontefice in Romania dopo quella effettuata dal Papa Giovanni Paolo II, due decenni addietro, che ha rappresentato una prima per un Paese a maggioranza ortodossa.
Istruzione – 24 università romene presentano, a Washington, la loro offerta di studi nellambito della conferenza e della fiera annua NAFSA, il più importante evento a livello internazionale, organizzato in questo settore — lo ha reso pubblico oggi il Consiglio Nazionale dei Rettori di Romania. Vi partecipano decine di migliaia di persone e 3.500 università di oltre 100 Paesi. “La Romania offre un ambiente di studio di qualità, adeguato e sicuro, ma anche facilitazioni di livello europeo nei campus universitari, a prezzi più competitivi rispetto ad altri Paesi europei” – si legge nel comunicato del Consiglio Nazionale dei Rettori.
Commemorazione – A Sighetu Marmaţiei (nord-ovest) si sono svolte oggi manifestazioni alla memoria degli ebrei deportati dalla Transilvania e dal Maramureş, 75 anni fa, quando le due provincie erano sotto occupazione ungherese. Vi hanno partecipato rappresentanti dell’Amministrazione Presidenziale, membri del corpo diplomatico e della comunità ebraica. 131.600 ebrei, tra uomini, donne e bambini, sono stati deportati dalla zona e la maggior parte uccisi nei lager di Auschwitz e Birkenau, nella primavera del 1944. Uno dei superstiti dellOlocausto di Sighet è Elie Wiesel, Premio Nobel per la Pace, in onore del quale le autorità locali hanno allestito una casa commemorativa.
Giornata Yiddish – In occasione della giornata della lingua e del teatro Yiddish, il presidente romeno, Klaus Iohannis ha trasmesso un messaggio di congratulazioni a “tutti coloro che si impegnano per mantenere viva leredità culturale della comunità ebraica di Romania”. La lingua e il teatro Yiddish, scrive il presidente, arricchiscono il patrimonio culturale del nostro Paese e dellintera umanità, mentre il Festival del Teatro Yiddish, organizzato ogni anno a Bucarest dal Teatro Ebraico di Stato, rappresenta un metodo eccellente per far conoscere alla giovane generazione i valori della convivenza, che devono stimare, coltivare e difendere.
România Internațional, 30.05.2019, 16:49