29.05.2019
Governo – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha chiesto le dimissioni del ministro degli Esteri, Teodor Meleșcanu, e della ministra dellInterno, Carmen Dan, in seguito ai problemi che si sono verificati, sopratutto all’estero, al voto di domenica alle elezioni europee e al referendum sulla giustizia. Migliaia di romeni hanno fatto la fila per poter esercitare il loro diritto costituzionale di voto e alcuni non sono riusciti a votare. Il capo dello stato ha annunciato la creazione, a livello dell’Amministrazione Presidenziale, di una commissione mista, che individuerà i problemi più importanti, le soluzioni e proporrà delle soluzioni alle autorità che possono introdurre regolamentazioni — al Parlamento, Governo, Autorità Elettorale Permanente, onde evitare situazioni del genere ad altri scrutini. In precedenza, il capo della diplomazia, il quale affermava di aver messo a disposizione tutto quanto sollecitato dalle ambasciate, aveva ammesso che, in alcuni Paesi, la votazione non si è svolta in condizioni soddisfacenti, ed ha annunciato di aver disposto un’indagine e l’adozione di una legge per un sistema di voto adeguato alle necessità della diaspora.
Ministri – Il capo del governo di Bucarest, Viorica Dăncilă, ha inviato al presidente Klaus Iohannis una nuova lista con le proposte per i ministeri rimasti senza titolari prima delle europee. La deputata socialdemocratica Roxana Mînzatu è stata proposta ai Fondi Europei, Ana Birchall al ministero della Giustizia, dove copre già la direzione ad interim, mentre Natalia Intotero dovrebbe tornare al ministero per i Romeni nel Mondo. Il senatore Titus Corlăţean dovrebbe subentrare nella carica di vicepremier all’attuale titolare, Viorel Ştefan, nominato di recente membro della Corte Europea dei Conti. Le proposte sono state stabilite ieri, alla riunione della direzione del PSD, in cui sono state adottate anche altre decisioni, nel tentativo di cambiare al più presto limmagine del partito nonché di mantenere le redini del governo, dopo la sconfitta subita alle europee e larresto dellex leader del partito, Liviu Dragnea. Daltra parte, la carica di presidente della Camera dei Deputati, che finora ricopriva Liviu Dragnea, è stata assunta da Marcel Ciolacu, il candidato proposto dallAlleanza PSD-ALDE, al governo, che ha ottenuto il maggior numero dei voti da parte dei deputati.
Papa in Romania – Vengo tra voi per camminare insieme! Lo dice Papa Francesco nel suo messaggio ai romeni, poco prima della sua visita, che si svolgerà dal 31 maggio al 2 giugno. “Camminiamo insieme quando impariamo a custodire le radici e la famiglia, quando ci prendiamo cura dellavvenire dei figli e del fratello che ci sta accanto, quando andiamo oltre le paure e i sospetti, quando lasciamo cadere le barriere che ci separano dagli altri”, ha detto il Sommo Pontefice. Nel corso della sua visita di stato, pastorale ed ecumenica, Papa Francesco sarà a Bucarest, Şumuleu Ciuc, in una regione della Transilvania in cui vive la maggior parte dei cattolici ungheresi di espressione latina, dopo di che si recherà a Iaşi, nel nord-est, dove si trova una cospicua comunità cattolica. La visita si concluderà il 2 giugno e a Blaj, il cuore dei cattolici romeni di espressione bizantina, dove il Papa proclamerà beati sette vescovi greco-cattolici martiri nelle carceri comuniste. È la seconda visita di un Vescovo di Roma in Romania, dopo quella compiuta a maggio 1999 di Giovanni Paolo II, il primo viaggio di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.
Giustizia – Entro due settimane al massimo, sarà sottoposta al voto della plenaria del Senato di Bucarest la richiesta di avvio del perseguimento penale nei confronti del presidente della Camera Alta del Parlamento, Calin Popescu Tariceanu. Lo ha reso pubblico il presidente della Commissione giuridica del Senato, il socialdemocratico Robert Cazanciuc. La decisione veniva rinviata da oltre sei mesi. A novembre, la DNA aveva chiesto l’avvio del perseguimento penale nel caso di Tariceanu, accusato di aver ricevuto, nel periodo in cui era premier, “benefici indebiti” di quasi 800.000 dollari da un’azienda austriaca per intervenire e ottenere la firma di alcuni atti aggiuntivi al contratto svolto dalla compagnia. La somma ricevuta rappresentava una percentuale del 10% del valore degli atti aggiuntivi e sarebbe stata usata a beneficio di Tariceanu, essendo trasferita in base a contratti fasulli firmati con aziende offshore. Tariceanu ha dichiarato che si tratta di un’azione politica e si è detto convinto che nel fascicolo c’è molta “carta sprecata”.
Economia – Secondo i dati pubblicati nella 30ma edizione del rapporto dellIstituto per la Gestione e lo Sviluppo di Losanna, la Romania continua a piazzarsi alla 49ma posizione sui 63 Paesi nella classifica delle più competitive economie del mondo nel 2019. Quindi il nostro Paese si piazza prima di Paesi come Turchia, Slovacchia, Grecia o Croazia, ma è superato da Bulgaria, Ungheria, Russia, Lettonia, Polonia, Slovenia, Estonia, R. Ceca o Lituania. Nel 2019, Singapore sale di due posti e arriva al primo posto nel top delle 5 più competitive economie al mondo. Hong Kong si mantiene al secondo posto mentre gli USA scendono al terzo posto. Lo Studio World Competitiveness Yearbook (WCY) viene realizzato ogni anno dal 1989 e analizza la competitività delle economie in base a quasi 350 criteri. Gli indici sono raggruppati in 4 categorie – risultati economici, efficienza governativa, efficienza degli affari e infrastruttura.
Bookfest – A Bucarest ha aperto battenti la 14ma edizione del Salone Internazionale del Libro Bookfest. Ospite donore dellattuale edizione è la Gran Bretagna. Tra le decine di editrici partecipanti si annovera anche lEditrice Casa Radio, che ha preparato più di 150 titoli speciali. L’evento si conclude domenica.
România Internațional, 29.05.2019, 16:58