05.03.2019
Giustizia – Il Governo di Bucarest ha approvato alcune modifiche al decreto 7 sulle leggi della giustizia, approvato con la procedura d’urgenza e che ha provocato proteste in tutto il Paese. Alla luce dei cambiamenti annunciati dal ministro Tudorel Toader, potranno essere promossi nelle cariche dirigenziali del ministero pubblico solo i procuratori con un’anzianità minima di 15 anni, mentre un parere consultivo può essere dato solo dalla sezione procuratori del CSM e non dalla sua plenaria. D’altra parte, la buona reputazione non potrà essere considerata motivo di revoca dei magistrati, e gli specialisti IT del sistema giudiziario beneficieranno dello stesso livello retributivo. Toader non ha fatto riferimenti attinenti alle controverse modifiche operate alla Sezione di investigazione dei reati nel campo della giustizia. Le nuove modifiche sono state operate nonostante il parere negativo espresso dal CSM. Circa 8.000 persone hanno protestato domenica contro i provvedimenti del decreto a Bucarest e in altre città del Paese. D’altra parte, per protestare contro la normativa, i magistrati di circa 80 procure e tribunali hanno deciso di sospendere l’attività o manifestare davanti ai tribunali.
România Internațional, 05.03.2019, 17:01
Mozione – La plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest ha esaminato oggi la mozione inoltrata dalle opposizioni PNL e USR contro il ministro della Giustizia, Tudorel Toader, al quale chiedono le dimissioni. L’ubbidienza, la menzogna, l’irresponsabilità e la malafede mettono in ginocchio la giustizia – affermano i firmatari della mozione, criticando le misure che prevedono le condizioni di ammissione all’Istituto Nazionale della magistratura o la formazione professionale iniziale dei giudici e dei procuratori. I deputati di PNL e USR rimproverano al ministro Toader di mantenere il sovraffollamento nei penitenziari, determinando la liberazione anticipata dei condannati e mettendo in pericolo la vita, l’integrità, la salute e i beni dei cittadini. Il voto è previsto per domani.
Giustizia – Il Governo di Bucarest ha approvato alcune modifiche al decreto 7 sulle leggi della giustizia, approvato con la procedura d’urgenza e che ha provocato proteste in tutto il Paese. Alla luce dei cambiamenti annunciati dal ministro Tudorel Toader, potranno essere promossi nelle cariche dirigenziali del ministero pubblico solo i procuratori con un’anzianità minima di 15 anni, mentre un parere consultivo può essere dato solo dalla sezione procuratori del CSM e non dalla sua plenaria. D’altra parte, la buona reputazione non potrà essere considerata motivo di revoca dei magistrati, e gli specialisti IT del sistema giudiziario beneficieranno dello stesso livello retributivo. Toader non ha fatto riferimenti attinenti alle controverse modifiche operate alla Sezione di investigazione dei reati nel campo della giustizia. Le nuove modifiche sono state operate nonostante il parere negativo espresso dal CSM. Circa 8.000 persone hanno protestato domenica contro i provvedimenti del decreto a Bucarest e in altre città del Paese. D’altra parte, per protestare contro la normativa, i magistrati di circa 80 procure e tribunali hanno deciso di sospendere l’attività o manifestare davanti ai tribunali.
Romania2019.eu – La premier romena Viorica Dancila comincia domani una visita di lavoro di due giorni a Bruxelles, per partecipare a due eventi dedicati alle pari opportunità e alla promozione dei diritti delle donne. La Dancila ha previsti incontri con esponenti europei tra cui, il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, e il negoziatore capo per la Brexit, Michel Barnier. L’edizione di quest’anno del Consiglio Europeo delle Donne è organizzata in partenariato con la Presidenza romena del Consiglio UE, e punterà l’attenzione su una migliore rappresentanza delle donne nella politica nonchè sulla loro promozione nelle cariche dirigenziali. Un secondo evento, dedicato all’ugualianza di genere, sarà organizzato dalla Rappresentanza permanente della Romania presso l’UE. La premier ha inoltre annunciato che la riunione del Consiglio Giustizia e Affari Interni, che si terrà giovedì e venerdì a Bruxelles, sarà presieduta dai ministri dell’Interno, Carmen Dan, e della Giustizia, Tudorel Toader. Tra i temi in agenda – la cooperazione europea nel campo della giustizia e della sicurezza dei confini, il sistema europeo congiunto di asilo, la reazione dell’UE nella questione della migrazione e del terrorismo.
Difesa – Fino all’8 marzo, prosegue l’esercitazione multinazionale Poseidon 19, organizzata dalle Forze Navali Romene nelle acque territoriali romene e nella parte occidentale del Mar Nero. Alle operazioni partecipano 10 navi militari romene e 4 navi di Bulgaria, Germania, Spagna e Turchia. Le esercitazioni aeree saranno eseguite da un elicottero Puma Naval, due aerei MiG21 LanceR e due F16 delle Forze Aeree Romene. Gli obiettivi principali delle manovre sono finalizzati a consolidare l’interoperabilità tra navi ed equipaggi in contesto multinazionale, nonchè a certificare le capacità delle Forze Navali Romene messe a disposizione della NATO nel prossimo periodo.
Romania – Israele – Il contrasto dell’antisemitismo si annovera tra le priorità della Presidenza romena del Consiglio UE. Lo ha sottolineato il ministro con delega agli affari europei, George Ciamba, incontrando l’ambasciatore d’Israele a Bucarest, David Saranga. Secondo un comunicato del Ministero degli Esteri, nel corso dei colloqui è stata sottolineata l’eccellenza dei rapporti bilaterali, basati su un partenariato naturale, consolidato in 70 anni di rapporti diplomatici continui. Il ministro Ciamba ha evidenziato gli sforzi notevoli compiuti dalla Romania negli ultimi anni nell’assumere il passato, nella condanna della negazione dell’Olocausto e dell’antisemitismo.
Pirateria – Il della diplomazia di Bucarest, Teodor Melescanu, ha dichiarato che, al momento, non è stato accertato, se il rapimento di tre marinai romeni nelle acque territoriali del Togo, avvenuto domenica, sia una semplice azione di pirateria oppure un atto terroristico. Melescanu ha precisato che il Ministero ha attivato un’unità di crisi che mantiene il contatto con le autorità di Togo e Nigeria. I tre si trovavano su una nave battente bandiera maltese, con equipaggio formato esclusivamente da marinai romeni. Durante l’attacco, in base alle istruzioni ricevute, i marinai si sono rifugiati nella camera comando, lanciando il segnale SOS che ha determinato l’intervento della marina militare. Tre di loro non sono riusciti a raggiungere la camera di soccorso e sono stati rapiti.