17.01.2019
UE – La Presidenza romena del Consiglio UE ha portato a compimento un primo fascicolo, che riguarda la tutela dei dati personali. Secondo le nuove regole, saranno inflitte multe per l’uso abusivo, da parte dei partiti politici, dei dati personali, al fine di influire l’atteggiamento degli elettori. Il testo va adottato formalmente nelle prossime settimane dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea, in vista delle elezioni europee che si terranno a maggio. La proposta concordata rientra in un pacchetto più ampio di misure stabilite dalla Commissione Europea, che puntano sull’organizzazione di elezioni libere e corrette.
România Internațional, 17.01.2019, 17:09
UE – La Presidenza romena del Consiglio UE ha portato a compimento un primo fascicolo, che riguarda la tutela dei dati personali. Secondo le nuove regole, saranno inflitte multe per l’uso abusivo, da parte dei partiti politici, dei dati personali, al fine di influire l’atteggiamento degli elettori. Il testo va adottato formalmente nelle prossime settimane dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea, in vista delle elezioni europee che si terranno a maggio. La proposta concordata rientra in un pacchetto più ampio di misure stabilite dalla Commissione Europea, che puntano sull’organizzazione di elezioni libere e corrette.
Fondi UE – Via libera dagli eurodeputati ad un ddl che prevede il blocco dei fondi UE per i Paesi che violano lo stato di diritto. Secondo un comunicato pubblicato sul sito del PE, la Commissione europea, assistita da un gruppo di esperti indipendenti, avrà il compito di stabilire le carenze generalizzate per quanto riguarda lo Stato di diritto e decidere le misure da attuare, che potrebbero includere la sospensione dei pagamenti del bilancio UE o la riduzione dei prefinanziamenti. Ai sensi del ddl, i governi che interferiscono con i tribunali o non contrastano frode e corruzione rischieranno la sospensione dei fondi europei. Le sanzioni potranno arrivare fino al blocco dei rimborsi UE al rispettivo Paese. La proposta è valida per tutti gli stati membri e non è collegata al Meccanismo di Cooperazione e Verifica applicato alla Romania e alla Bulgaria. Il ddl rappresenta un nuovo strumento per proteggere il bilancio dell’UE.
Orchestra UE – Il governo romeno ha approvato oggi la creazione dell’Orchestra dell’Unione Europea, rappresentativa per lo spazio europeo e per la Romania. Il Ministero della Cultura romeno sarà il coordinatore e il finanziatore del progetto, assicurerà gli spazi necessari alla preparazione e allo svolgimento dei concerti dell’Orchestra. Il 10 gennaio, alla presenza delle massime cariche comunitarie, artisti degli stati UE hanno tenuto il primo concerto in questa formula, sotto la direzione del maestro Ion Marin, sul palcoscenico dell’Auditorium di Bucarest. L’evento ha inaugurato ufficialmente la Presidenza romena del Consiglio UE, ricorda il Ministero della Cultura in un comunicato.
Romania-Moldova – La Romania vuole avvalersi delle opportunità del suo semestre di presidenza del Consiglio UE per approfondire i rapporti tra la Moldova e l’UE. Lo ha dichiarato oggi a Chisinau il capo della diplomazia romena, Teodor Melescanu, sottolineando il sostegno di Bucarest al percorso europeo della confinante Moldova ed esortando le autorità di Chisinau a continuare gli impegni assunti tramite l’Accordo di Associazione. Non esiste un’alternativa all’attuazione delle riforme per assicurare la prosperità, la stabilità e la democrazia, ha sottolineato Teodor Melescanu. In vista delle prossime elezioni in Moldova, il ministro ha sottolineato quanto sia importante assicurare i più alti standard democratici.
Sciopero – Ripresa l’attività al Compleso Energetico Oltenia, in seguito ai negoziati tra i rappresentani del Ministero dell’Energia, la direzione della compagnia e i sindacati. Secondo un comunicato del Ministero dell’Energia, se riprendono l’attività, i minatori riceveranno un incentivo di produzione pari ai 585 lei. D’altra parte, a partire dal 1 maggio, i dipendenti riceveranno anche buoni vacanza, per un valore di 1450 lei. Ieri, il Tribunale di Gorj ha dichiarato illegale lo sciopero. Secondo i dirigenti, le perdite generate dallo sciopero ammontano a circa 15 milioni di lei al giorno (3,2 milioni di euro). Le proteste sono iniziate venerdì scorso nella miniera Jilt Nord per estendersi all’intero complesso.
Influenza – Sale a 11 il numero dei decessi provocati dall’influenza stagionale in Romania. L’ultima vittima è un uomo di 60 anni che non era stato vaccinato. La ministra della Salute, Sorina Pintea, ha ricordato che il metodo più efficace di prevenzione è la vaccinazione. La Pintea ha precisato che sono state acquistate 1,3 dosi di vaccino antiinfluenzale, di cui sono ancora disponibili 100.000 unità.
Statistica – Nel 2016, la Romania si annoverava tra gli stati dell’UE con la più bassa densità di medici di medicina generale rispetto al numero di abitanti. I dati dell’Eurostat indicano che, nella maggior parte degli stati membri, nel 2016 esistevano tra 60 e 120 medici di medicina generale per ogni 100.000 persone. Solo il Portogallo, con 253, e Irlanda, con 179, avevano più medici di medicina generale per 100.000 abitanti, seguiti da Austria, Olanda e Francia (150-160). Al polo opposto, Grecia (42), Bulgaria (64), Slovenia (68), Lettonia (72), Spagna (75), Gran Bretagna (76) e Romania (77).
Moldova – Gli Stati Uniti raccomandano alla Moldova di prendere tutte le misure necessarie per assicurare elezioni libere e corrette in vista delle politiche del 24 febbraio, per un risultato trasparente, in base alla volontà degli elettori. In una dichiarazione citata da Radio Chisinau, sede di Radio Romania nella confinante Moldova, il Dipartimento americano di Stato sollecita che tutti i candidati abbiano la possibilità di registrare la partecipazione alle elezioni, nonchè una campagna elettorale senza timori per aggressioni. Le elezioni si terranno per la prima volta secondo il sistema di voto misto, in cui 50 deputati saranno eletti sulle liste di partito, mentre altri 51 nelle circoscrizioni elettorali uninominali, a turno unico. I sondaggi danno come favoriti i socialisti filorussi del presidente Igor Dodon, seguiti da un cartello elettorale della destra proeuropea e dal Partito democratico, al momento al governo. In contemporanea con le elezioni si svolgerà anche un referendum sulla riduzione del numero di deputati da 101 a 61 e sulla possibilità di essere revocati dai cittadini.