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05.01.2019

Romania-UE — Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Meleşcanu, si è detto sorpreso dalle affermazioni di un esponente tedesco, stando al quale, durante la presidenza romena del Consiglio UE, a capotavola” dovrebbe stare il presidente Klaus Iohannis, non la premier Viorica Dăncilă. Incaricato del Governo federale tedesco per le minoranze nazionali e per gli etnici tedeschi d’oltreconfine, stabiliti in Germania, Bernd Fabritius non ha la qualità istituzionale per fare affermazioni del genere — dice il capo della diplomazia di Bucarest, aggiungendo che non rientra nelle competenze di alcun rappresentante straniero offrire giudizi con valore di sentenza su questo tema. Etnico tedesco oriundo dalla Romania, Fabritius aveva affermato, in un’intervista a RFI, che l’unica possibilità di successo sarebbe se il presidente Iohannis fosse la locomotiva a capo della presidenza romena del Consiglio UE. Le sue dichiarazioni giungono sullo sfondo delle dispute politiche sempre più acute tra il capo dello stato, egli stesso membro della comunità tedesca di Romania, e il Governo PSD-ALDE, accusato spesso, nel Paese e all’estero, di incompetenza e corruzione. Dal 1 gennaio al 30 giugno 2019, la Romania ricopre, per la prima volta, la presidenza di turno del Consiglio UE, con un’agenda dominata dal ritiro della Gran Bretagna dall’Unione, dalla negoziazione del futuro bilancio comunitario e dalle elezioni europee, a maggio 2019.

05.01.2019
05.01.2019

, 05.01.2019, 16:55

Romania-UE — Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Meleşcanu, si è detto sorpreso dalle affermazioni di un esponente tedesco, stando al quale, durante la presidenza romena del Consiglio UE, a capotavola” dovrebbe stare il presidente Klaus Iohannis, non la premier Viorica Dăncilă. Incaricato del Governo federale tedesco per le minoranze nazionali e per gli etnici tedeschi d’oltreconfine, stabiliti in Germania, Bernd Fabritius non ha la qualità istituzionale per fare affermazioni del genere — dice il capo della diplomazia di Bucarest, aggiungendo che non rientra nelle competenze di alcun rappresentante straniero offrire giudizi con valore di sentenza su questo tema. Etnico tedesco oriundo dalla Romania, Fabritius aveva affermato, in un’intervista a RFI, che l’unica possibilità di successo sarebbe se il presidente Iohannis fosse la locomotiva a capo della presidenza romena del Consiglio UE. Le sue dichiarazioni giungono sullo sfondo delle dispute politiche sempre più acute tra il capo dello stato, egli stesso membro della comunità tedesca di Romania, e il Governo PSD-ALDE, accusato spesso, nel Paese e all’estero, di incompetenza e corruzione. Dal 1 gennaio al 30 giugno 2019, la Romania ricopre, per la prima volta, la presidenza di turno del Consiglio UE, con un’agenda dominata dal ritiro della Gran Bretagna dall’Unione, dalla negoziazione del futuro bilancio comunitario e dalle elezioni europee, a maggio 2019.



Indennità — Il Ministero per i Romeni nel Mondo ha reso pubblico oggi che analizza con priorità la situazione dei cittadini romeni colpiti da un decisione delle autorità di Vienna relativa all’indicizzazione delle indennità per i bambini dei cittadini europei che lavorano in Austria a seconda dello stato di residenza. Il Ministero precisa che tale misura “non riflette il principio dell’uguaglianza e della non discriminazione”, valori comuni sui quali è fondata l’Unione Europea. Anche il Ministero romeno del Lavoro e della Giustizia Sociale ha espresso la sua preoccupazione per tale misura. “La posizione chiara della Romania su questo argomento è che i lavoratori europei vanno trattati alla pari negli stati membri in cui svolgono la loro attività”, afferma il ministro Marius Budăi. La decisione di indicizzare le indennità pagate dallo stato austriaco ai cittadini UE i cui figli si trovano negli stati d’origine è stata adottata dal Parlamento di Vienna il 24 ottobre 2018 ed è entrata in vigore all’inizio di quest’anno.



Concerti — L’Orchestra Nazionale Sinfonica della Romania effettua la sua prima tournée negli USA nel periodo 6 — 16 gennaio ed ha in programma sette concerti, i primi in Florida, a Palm Beach, Miami e Fort Myers, poi a Detroit e New Jersey. Il momento più importante sarà al Lincoln Center di New York, dove ospite speciale dei musicisti romeni sarà il famoso trombettista Wynton Marsalis. L’Orchestra Nazionale Sinfonica della Romania è formata dai più valorosi membri delle generazioni di laureati delle Orchestre Nazionali Giovanili. Gli organizzatori della tournée sono il Centro Nazionale d’Arte “La Gioventù Romena” e l’Istituto Culturale Romeno.



Festa — I cristiani festeggiano domani il Battesimo di Gesù Cristo, all’età di 30 anni, nelle acque del Giordano, da parte di San Giovanni Battista, atto che segna l’inizio della missione pubblica sulla terra del Figlio di Dio. Per l’occasione, i preti benedicono le acque. Il Battesimo di Gesù sarà seguito, lunedì, dalla festa di San Giovanni con la quale finisce il periodo delle feste invernali. Per i cristiani di rito antico, invece, appartenenti principalmente alle etnie russa, ucraina e serba, le feste iniziano il 7 gennaio quando festeggiano il Natale. La separazione della chiesa ortodossa di rito antico è avvenuta all’inizio del XX secolo, quando il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli ha deciso il passaggio dal calendario giuliano, a quello gregoriano, tra i quali c’è una differenza di 13 giorni. Moltissimi cittadini della Moldova, repubblica ex-sovietica a maggioranza romenofona, vengono nella confinante Romania per passare il Natale in rito antico.



Turismo — I proprietari di alberghi di Romania hanno guadagnato oltre 40 milioni di euro durante la vacanza di fine anno — secondo un bilancio dei Padronati del turismo. Più di 166 mila romeni hanno passato il Capodanno nelle stazioni romene. Si è registrato un aumento significativo del numero di turisti rispetto all’anno scorso, come pure una crescita del potere d’acquisto. I turisti hanno preferito le zone in cui si conservano le tradizioni oppure le regioni pittoresche. Hanno scelto anche le stazioni balneoclimatiche, gli alberghi delle grandi città, il Delta del Danubio e il Litorale del Mar Nero. I romeni che hanno preferito passare le feste natalizie all’estero hanno scelto stazioni montane di Austria, Francia, Italia e Bulgaria, città europee oppure Paesi esotici.



Intemperie — Il Ministero degli Esteri di Bucarest attira l’attenzione sulle condizioni meteo esistenti in questo periodo in Bulgaria, Grecia e Serbia. In Bulgaria, a causa delle nevicate abbondanti è stato dichiarato l’allarme arancione in due distretti del sud-est. L’allarme giallo di vento forte e neve è stato dichiarato anche nel nord del Paese. In Serbia sono in vigore, oggi e domani, allarmi arancione e giallo di nevicate abbondanti. Anche in Grecia si registrano temperature polari, neve, vento forte di fino ai 105 chilometri orari e onde di oltre 12 metri nel Mar Egeo. Molti villaggi, soprattutto in montagna, sono rimasti senza corrente elettrica. Decine di strade e autostrade sono bloccate dalla neve nelle zone montane, persino nell’isola di Creta. Il traffico marittimo è stato fermato, mentre quello stradale per i camion di grande tonnellaggio è permesso solo di giorno, entro certi orari. Un aereo della compagnia Ryanair, con quasi duecento persone a bordo, che volava da Londra verso Salonicco, è atterrato, la notte scorsa sull’Aeroporto Internazionale di Timişoara, nell’ovest della Romania, causa le condizioni meteo inadeguate nella città di destinazione.

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