12.10.2018
Bucarest – Dal 14 al 17 ottobre, il presidente romeno Klaus Iohannis sarà in Italia per la prima visita di stato degli ultimi 45 anni. Lo riferisce la Presidenza romena in un comunicato, precisando che Iohannis incontrerà il presidente Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte, e i presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico. Il capo dello stato vedrà anche rappresentanti dei culti ortodosso, greco-cattolico e cattolico, nonchè della comunità romena in Italia. La visita si inserisce nel contesto delle celebrazioni dedicate al Centenario della Grande Unità e del 10/o anniversario del Partenariato Strategico Consolidato tra la Romania e l’Italia, precisa ancora la Presidenza.
România Internațional, 12.10.2018, 16:13
Bucarest – Dal 14 al 17 ottobre, il presidente romeno Klaus Iohannis sarà in Italia per la prima visita di stato degli ultimi 45 anni. Lo riferisce la Presidenza romena in un comunicato, precisando che Iohannis incontrerà il presidente Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte, e i presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico. Il capo dello stato vedrà anche rappresentanti dei culti ortodosso, greco-cattolico e cattolico, nonchè della comunità romena in Italia. La visita si inserisce nel contesto delle celebrazioni dedicate al Centenario della Grande Unità e del 10/o anniversario del Partenariato Strategico Consolidato tra la Romania e l’Italia, precisa ancora la Presidenza.
Bucarest – La visione della Romania nell’UE è una fortemente proeuropea, e il motto della presidenza romena al Consiglio UE sarà la coesione, che riflette la necessità imperativa di unità e cooperazione tra gli stati membri. Lo ha dichiarato il presidente della Camera dei Deputati, Liviu Dragnea, incontrando a Bucarest il segretario generale della Commissione Europea, Martin Selmayr, e capo gabinetto del presidente della CE, Clara Martinez Alberola. Gli esponenti europei si sono intrattenuti anche con il presidente del Senato, Calin Popescu Tariceanu, in riferimento alla posizione della Romania sui principali dossier europei, nonchè sulle priorità della presidenta romena del Consiglio UE. Tariceanu ha sottolineato che la Romania eserciterà la presidenza del Consiglio in un contesto complesso, segnato da numerose sfide con effetti importanti per cittadini e governi. La Romania assumerà la presidenza del Consiglio UE nel primo semestre dell’anno prossimo.
Lussemburgo – Durante il suo semestre di presidenza comunitaria, la Romania concederà un’attenzione speciale al fenomeno della radicalizzazione, soprattutto nell’ambiente online. Lo ha dichiarato la ministra dell’Interno, Carmen Dan, precisando che, anche se la la Romania non si confronta con una minaccia diretta e imminente al capitolo estremismo violento o terrorismo, resta preoccupata dalle dimensioni raggiunte dal fenomeno negli ultimi anni. La ministra è intervenuta alla Conferenza al vertice Radicalisation Awareness Network (RAN), organizzata a Lussemburgo in occasione del Consiglio Giustizia e Affari Interni.
Bucarest – Il presidente Klaus Iohannis ha promulgato oggi la legge che regola lo statuto dei magistrati, l’ultima delle tre normative sulla giustizia, dopo le numerose contestazioni alla Corte Costituzionale. Il 19 luglio, il capo dello stato ha contestato alla Corte Costituzionale le modifiche apportate dal Parlamento alla legge sullo statuto dei magistrati, motivando che la sessione straordinaria della Camera dei Deputati, in cui era stata votata l’iniziativa legislativa, non era stata legale. D’altra parte, la Corte Costituzionale ha accolto le contestazioni inoltrate dalle opposizioni PNL e USR e dal presidente Klaus Iohannis sul ddl per la revisione del Codice di procedura penale e della legge sull’organizzazione giudiziaria.
Bucarest – La Romania si assumerà anche d’ora in avanti il ruolo di Paese portavoce della francofonia. Lo ha dichiarato la vicepremier Ana Birchall, presente dal 10 al 12 ottobre alla Conferenza dei capi di stato e di governo dei Paesi francofoni, svoltasi ad Erevan, in Armenia. Nel suo intervento, la Birchall ha sottolineato l’impegno di Bucarest a favore della francofonia e dei suoi valori. L’agenda ha incluso temi legati all’adozione di documenti e risoluzioni riguardanti la problematica dello spazio francofono, l’elezione del Segretario Generale della Francofonia per il mandato 2018-2022, dibattiti sulle situazioni di crisi nello spazio della francofonia e l’accoglienza di nuovi membri nell’Organizzazione Internazionale della Francofonia. Tra i temi affrontati anche l’importanza della cultura, dell’istruzione e della ricerca per lo sviluppo dei Paesi francofoni. La vicepremier romena ha anche firmato l’accordo tra il governo romeno e l’OIF, tramite cui la sede dell’Ufficio regionale per l’Europa centro-orientale resta nella capitale romena Bucarest.
Bucarest – La procuratrice Adina Florea, proposta a capo della Direzione Anticorruzione, presenta una scarsa resistenza allo stress e una bassa capacità di analisi e sintesi. Lo sostiene il CSM nella motivazione del parere negativo espresso nei suoi confronti. In più, il CSM considera che, durante l’audizione, sono state notate alcune sincopi della Florea nei confronti di valori come l’onestà o l’imparzialità, attributi indispensabili per un manager. Il parere è, però, consultivo, e la decisione sulla nomina spetta ora al presidente Klaus Iohannis. La carica di procuratore capo della DNA è diventata vacante a luglio, in seguito alla revoca di Laura Codruta Kovesi dal presidente Klaus Iohannis, il quale ha applicato una decisione della Corte Costituzionale. Anche la proposta di rimozione dall’incarico della Kovesi aveva ricevuto il parere negativo dal CSM.
Bucarest – Il tribunale del rione 1 di Bucarest ha ammesso la richiesta dei procuratori sugli arresti preventivi per 30 giorni di due protestatari accusati di agressione contro le forze dell’ordine alla protesta antigovernativa del 10 agosto. I procuratori civili continuano le indagini legate alle violenze fisiche e morali compiute contro le forze dell’ordine, mentre la Procura Militare indaga gli abusi dei gendarmi contro i manifestanti pacifici.
Bucarest – I dati dell’Ufficio nazionale del Registro del Commercio indicano che, nei primi otto mesi dell’anno, il numero delle aziende nuove a capitale straniero in Romania è diminuito di oltre il 5% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Si tratta di quasi 3.800 aziende nuove, il cui capitale sociale ammonta a 39 milioni di dollari. A fine luglio, in Romania operavano quasi 220.000 aziende a capitale straniero. Le aziende italiane si trovano al primo posto, mentre quelle olandesi registrano il più alto valore del capitale sociale.