26.09.2018 (aggiornamento)
Bruxelles – La premier romena Viorica Dancila ha concluso la sua visita di lavoro a Bruxelles. I rappresentanti del Gruppo S&D del Parlamento Europeo hanno criticato, davanti alla Dancila, la convocazione del referendum per ridefinizione della famiglia, che contempla il divieto dei matrimoni gay. D’altra parte, gli eurodeputati socialisti hanno chiesto alle autorità romene dei chiarimenti su diversi temi, dai casi importanti di corruzione fino al referedum sulla famiglia, nel contesto in cui la Romania assumerà dal 1 gennaio prossimo la presidenza di turno del Consiglio UE. Sempre oggi, la Dancila ha presentato ai copresidenti del Gruppo Verdi/Alleanza Europa Libera del Parlamento Europeo, Franziska Maria Keler e Philippe Lamberts, la situazione politica interna e le riforme avviate dal Governo. Ieri, la premier ha presentato al capogruppo socialista (S&D), Udo Bullman, e a quello dei Popolari Europei, Manfred Weber, le riforme iniziate dal Governo in settori prioritari per la Romania, come esito di una cooperazione interistituzionale trasparente, nella cui elaborazione sono stati consultati anche i partner europei.
România Internațional, 26.09.2018, 19:52
Bruxelles – La premier romena Viorica Dancila ha concluso la sua visita di lavoro a Bruxelles. I rappresentanti del Gruppo S&D del Parlamento Europeo hanno criticato, davanti alla Dancila, la convocazione del referendum per ridefinizione della famiglia, che contempla il divieto dei matrimoni gay. D’altra parte, gli eurodeputati socialisti hanno chiesto alle autorità romene dei chiarimenti su diversi temi, dai casi importanti di corruzione fino al referedum sulla famiglia, nel contesto in cui la Romania assumerà dal 1 gennaio prossimo la presidenza di turno del Consiglio UE. Sempre oggi, la Dancila ha presentato ai copresidenti del Gruppo Verdi/Alleanza Europa Libera del Parlamento Europeo, Franziska Maria Keler e Philippe Lamberts, la situazione politica interna e le riforme avviate dal Governo. Ieri, la premier ha presentato al capogruppo socialista (S&D), Udo Bullman, e a quello dei Popolari Europei, Manfred Weber, le riforme iniziate dal Governo in settori prioritari per la Romania, come esito di una cooperazione interistituzionale trasparente, nella cui elaborazione sono stati consultati anche i partner europei.
Washington – In visita negli USA, il ministro della Difesa romeno, Mihai Fifor, ha messo in risalto gli impegni di Bucarest nel consolidare la sicurezza del fianco est della NATO. Evocato, inoltre, l’impegno della Romania a rispondere al principio di un equa distribuzione dei compiti, dei rischi e delle responsabilità nell’Alleanza. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa, durante la visita negli USA, il ministro Fifor ha passato in rassegna le opportunità di cooperazione nel settore con rappresentanti di aziende specializzate. Il ministro ha ribadito le intenzioni del Governo di Bucarest di svolgere tutti i programmi nazionali di acquisti strategici attraverso l’industria della difesa.
Bucarest – La Camera dei deputati ha bocciato oggi la mozione semplice inoltrata dall’opposizione liberale contro il ministro dell’Agricoltura, Petre Daea. I liberali hanno chiesto le sue dimissioni, attribuendo al suo scarso impegno la diffusione della peste suina. I liberali sostengono che si è trattato di un attentato alla sicurezza alimentare della popolazione, che ha compromesso per un lungo periodo l’allevamento di maiali in Romania. Dal canto suo, il ministro ha precisato che le autorità hanno adottato le misure convenute a livello europeo per casi del genere, e che la malattia è tenuta sotto monitoraggio. Al momento, si contano circa 900 focolai a livello nazionale.
Bucarest – Le opposizioni parlamentari hanno inoltrato una proposta per la modifica del Regolamento della Camera dei Deputati di modo che il presidente della Camera, il leader socialdemocratico Liviu Dragnea, possa essere revocato con il voto di un terzo del numero di deputati. L’opposizione accusa Dragnea di aver provocato un deficit di credibilità all’istituzione del Parlamento, alterando anche l’immagine della Romania all’estero. Attualmente, il Regolamento della Camera dei Deputati prevede che la procedura per la revoca del suo presidente può essere avviata solo dal gruppo parlamentare di cui fa parte.
Bucarest – La Corte Costituzionale di Romania ha rimandato al 16 ottobre l’esame della contestazione inoltrata del presidente Klaus Iohannis in riferimento alla modifica della legge che regola lo statuto degli eletti locali. Il capo dello stato sostiene che le modifiche prevedono nuove sanzioni per i consiglieri locali e provinciali, già esistenti in un’altra normativa riguardante il conflitto d’interessi. Klaus Iohannis sostiene che le misure in causa non rispettano i provvedimenti costituzionali relativi alla chiarezza di una legge.
Bucarest – La Commissaria europea per la politica regionale, Corina Cretu, ha cominciato una visita ufficiale di tre giorni in Liguria e Puglia. In Liguria, l’agenda include incontri con autorità locali e la comunità romena. Domani e il dopodomani, la commissaria Cretu si intratterrà in Puglia con il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, e il presidente della regione, Michele Emiliano sulle proposte della Commissione Europea per la politica di coesione dopo il 2020. Previste anche la visita di alcuni progetti finanziati da fondi UE e la partecipazione ad un evento dedicato alla politica di coesione a Bari, nonchè alla conferenza Italia 2030: città che plasmano il futuro dell’Europa.
Bucarest – Un sondaggio pubblicato dal Consiglio degli Investitori Stranieri indica che, per la prima volta dal 2015, la Romania non è più competitiva come disponibilità della manodopera. D’altra parte, il Consiglio nota un miglioramento del regime fiscale, in quanto le aziende sono riuscite ad adattarsi ai cambiamenti del 2017, mentre quest’anno non sono stati annunciati mutamenti notevoli di politica fiscale. ll Consiglio degli Investitori Stranieri ritiene che la mancanza di prevedibilità intacca la competitività e il potenziale di crescita dell’economia romena, opinione espressa anche nel passato.