28.08.2018
Bucarest – In occasione della riunione annua della diplomazia romena, il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha accolto oggi a Bucarest capi di missioni e consoli generali. Il presidente ha dichiarato che, nel primo semestre del 2019, la Romania dovrà esercitare una presidenza efficace del Consiglio UE, ricordando che durante il mandato romeno, dovranno essere gestiti una serie di dossier complicati come il futuro quadro finanziario pluriannuale dellUE o i negoziati per la Brexit. Daltra parte, il capo dello stato ha sottolineato che la stabilità e la credibilità della Romania nel campo della politica estera sigifica anche mantenere e difendere lo stato di diritto, preservare lindipendenza della Giustizia, nonchè continuare la lotta contro la corruzione. Altri temi affrontati in occasione della riunione della diplomazia romena sono i rapporti strategici, la cooperazione regionale, il vicinato orientale, lOnu e la diplomazia economica. Levento, il cui tema è “La diplomazia – pilastro della Romania centenaria” si conclude domani.
România Internațional, 28.08.2018, 16:02
Bucarest – In occasione della riunione annua della diplomazia romena, il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha accolto oggi a Bucarest capi di missioni e consoli generali. Il presidente ha dichiarato che, nel primo semestre del 2019, la Romania dovrà esercitare una presidenza efficace del Consiglio UE, ricordando che durante il mandato romeno, dovranno essere gestiti una serie di dossier complicati come il futuro quadro finanziario pluriannuale dellUE o i negoziati per la Brexit. Daltra parte, il capo dello stato ha sottolineato che la stabilità e la credibilità della Romania nel campo della politica estera sigifica anche mantenere e difendere lo stato di diritto, preservare lindipendenza della Giustizia, nonchè continuare la lotta contro la corruzione. Altri temi affrontati in occasione della riunione della diplomazia romena sono i rapporti strategici, la cooperazione regionale, il vicinato orientale, lOnu e la diplomazia economica. Levento, il cui tema è “La diplomazia – pilastro della Romania centenaria” si conclude domani.
Bucarest – Il governo statunitense non esprime opinioni legate ad affermazioni sulle considerazioni di cittadini americani, persone fisiche. Lo ha affermato il portavoce dellambasciata americana a Bucarest, Donald Carroll. In una dichiarazione rilasciata allagenzia Agerpress, Carroll ha sottolineato che, ultimamente, la Romania ha ottenuto pregressi importanti nel contrasto della corruzione nonchè per la creazione di uno stato di diritto funzionale. La reazione della missione diplomatica giunge dopo che, Rudolph Giuliani, avvocato di Donald Trump, ex procuratore ed ex sindaco di New York, ha inviato una lettera al presidente Klaus Iohannis e ad alcuni esponenti politici romeni in cui chiede la verifica dei protocolli firmati tra la Procura e le Intelligence e la cessazione di ciò che ha definito pressioni contro i giudici. La Procura Generale ha informato di aver firmato, nel 2016, secondo le previsioni della legge, due protocolli di collaborazione con il Servizio Romeno di Informazioni, che sono rimasti in vigore per tre mesi. Uno di essi, a carattere pubblico, riguardava le condizioni di accesso ai sistemi tecnici del Centro Nazionale di Intercettazione delle Comunicazioni, mentre laltro, riservato, mirava alla cooperazione nel caso dei reati legati alla sicurezza nazionale e al terrorismo. Sullo sfondo delle discussioni legate ai protocolli, il ministro della Giustizia, Tudorel Toader, ha annunciato lavvio della procedura di valutazione dellattività del Procuratore Generale, Augustin Lazar. Sullo sfondo delle discussioni legate ai protocolli, il ministro della Giustizia, Tudorel Toader ha precisato che la decisione di valutare l’attività del Procuratore Generale non è stata presa solo in base agli ultimi sviluppi, sottolineando che i protocolli tra Intelligence e Giustizia non sono naturali” in uno stato di diritto.
Bucarest – Vicino a Braila, nel più grande allevamento di suini di Romania, è iniziato il processo di abbattimento di oltre 140.000 maiali a causa del virus della peste suina. Unoperazione del genere si è svolta anche in una altra azienda della zona, in cui si trovano 35.000 animali. Stando al ministro dellAgricoltura, Petre Daea, subito dopo la manovra finanziaria, tutti gli allevatori che hanno subito gli effetti della peste suina riceveranno risarcimenti. Egli ha sostenuto che la Romania riceverà fondi anche dalla Commissione Europea. Daea ha spiegato di aver chiesto il consiglio di numerosi specialisti di Paesi europei che, dal canto loro, si sono confrontati con il problema. Un quarto dei distretti romeni sono colpiti dallepidemia di peste suina, più di 700 focolai essendo individuati dalle autorità nel sud-est e nel nord-ovest della Romania. Secondo le stime delle autorità il numero di animali sacrificati potrebbe arrivare a 300.000
Bucarest — La direzione dell’ALDE (parte della coalizione al potere in Romania) si è riunita a Bucarest per stabilire le priorità della sessione parlamentare autunnale. Durante l’incontro sono stati affrontati anche i criteri di selezione delle candidature per le elezioni europarlamentari dell’anno prossimo. D’altra parte, il presidente del PSD (il principale partito al governo), Liviu Dragnea, ha annunciato lo svolgimento, questo fine settimana a Neptun (sul Mar Nero), della seduta del Comitato Esecutivo Nazionale e di una riunione dei gruppi parlamentari in cui saranno stabilite le priorità legislative. Esaminata, per loccasione, anche l’attività dei ministri del Governo Dancila. Anche il principale partito di opposizione, il PNL, ha stabilito una serie discussioni legate alle azioni da svolgere nella sessione autunnale.
Bucarest – La Brexit non avrà effetti negativi sui rapporti tra Londra e Bucarest e neanche sul modo di vivere dei romeni che lavorano nel Regno Unito. Lo ha affermato il nuovo ambasciatore di Gran Bretagna a Bucarest, Andrew Noble. Nella sua prima conferenza stampa, Noble ha menzionato che si sta lavorando a un nuovo partenariato strategico tra la Gran Bretagna e la Romania, in grado di rispondere alle preoccupazioni attuali. Lesponente britannico è tornato in Romania dopo un periodo di 30 anni. Secondo Radio Romania, tra il 1983 e il 1986, egli aveva ricoperto la carica di segretario diplomatico presso lAmbasciata a Bucarest.
Bucarest — Il Ministero degli Esteri di Bucarest segue con attenzione e preoccupazione la situazione creata al confine della Romania con la Moldova e, alla luce del dialogo e della cooperazione che caratterizza i rapporti tra i due stati, ha sollecitato spiegazioni in merito ai motivi per i quali ad alcuni cittadini romeni non è stato permesso di attraversare il confine. In una comunicato stampa trasmesso, martedì, all’agenzia AGERPRES, il MAE precisa che l’ambasciatore di Moldova a Bucarest è stato invitato a consultazioni per ulteriori chiarimenti. Tramite l’Ambasciata di Romania a Chişinău si è agito per garantire che siano rispettati i diritti dei cittadini romeni, com’è normale che accada in uno stato che ha una relazione di associazione con l’UE e di partenariato strategico con la Romania. Il MAE precisa che la Polizia di Confine della Moldova ha deciso, lunedì, il ritorno dalla dogana di Albiţa di un gruppo di romeni che fanno parte della Marcia dell’Unità per il motivo di aver turbato l’ordine pubblico nella zona di confine.
Bucarest – Il Sistema Nazionale Unico per le chiamate in casi di emergenza – 112 – sarà modernizzato con fondi europei non rimborsabili. Il ministro romeno per i Fondi Europei, Rovana Plumb, e il capo del Servizio Telecomunicazioni Speciali, Ionel Sorinel Vasilica, hanno firmato un contratto di finanziamento per un valore di 47,6 milioni di euro. Il progetto si svolgerà per un periodo di 36 mesi e mira alla modernizzazione del sistema per ottenere una risposta più rapida alla segnalazione delle situazioni durgenza. “Gli specialisti miglioreranno la precisione della localizzazione, il sistema sarà più accessibile ai disabili, mentre il periodo di attesa diminuirà di almeno 5 secondi, arrivandosi a 54. La Plumb ha precisato che, nei 13 anni di funzionamento, il numero delle chiamate al Numero Unico di Emergenza 112 è ammontato a 64 milioni.