19.08.2018
Bucarest — Il ministro romeno dell’Interno, Carmen Dan, ha rilasciato, oggi, una dichiarazione alla stampa sugli avvenimenti durante la protesta antigovernativa del 10 agosto. Carmen Dan ha presentato scusa a tutti coloro che hanno avuto da soffrire in seguito alle violenze, sia civili, che militari. Il ministro dell’Interno ha precisato di aver ricevuto il rapporto sugli interventi sollecitati alle strutture implicate nell’organizzazione e lo svolgimento della missione del 10 agosto e ha espresso, allo stesso tempo, la disponibilità a presentare le informazioni nel Parlamento. Stando al ministro, sono stati aperti 21 fascicoli penali, 3 persone sono state fermate e 2 sono state messe sotto controllo giudiziario. Per quanto riguarda i gas lacrimogeni adoperati, Carmen Dan ha precisato che sono collaudati, hanno i certificati di conformità e sono distribuiti da produttori autorizzati. Il ministro ha spiegato, d’altra parte, le azioni dei gendarmi col fatto che i manifestanti pacifici non si sarebbero delimitati da quelli violenti durante la protesta. Fino a domenica sera, presso la Procura Militare di Bucarest erano state registrate oltre 290 querele contro i gendarmi sporte dai partecipanti alla protesta antigovernativa del 10 agosto ed erano state ascoltato circa 130 persone. I procuratori militari hanno aperto un fascicolo in cui hanno avviato il perseguimento penale in rem per i reati di comportamento abusivo, abuso in servizio e negligenza in servizio, per quanto riguarda il modo d’intervento dei gendarmi durante la protesta del 10 agosto. Il procuratore-capo della Procura Militare presso il Tribunale Militare di Bucarest, Ionel Corbu, ha dichiarato che gli atti di aggressione sporporzionati non sono stati per niente giustificati, dato che cerano molteplici modalità di attenuazione delle violenze.
România Internațional, 19.08.2018, 17:04
Bucarest — Il ministro romeno dell’Interno, Carmen Dan, ha rilasciato, oggi, una dichiarazione alla stampa sugli avvenimenti durante la protesta antigovernativa del 10 agosto. Carmen Dan ha presentato scusa a tutti coloro che hanno avuto da soffrire in seguito alle violenze, sia civili, che militari. Il ministro dell’Interno ha precisato di aver ricevuto il rapporto sugli interventi sollecitati alle strutture implicate nell’organizzazione e lo svolgimento della missione del 10 agosto e ha espresso, allo stesso tempo, la disponibilità a presentare le informazioni nel Parlamento. Stando al ministro, sono stati aperti 21 fascicoli penali, 3 persone sono state fermate e 2 sono state messe sotto controllo giudiziario. Per quanto riguarda i gas lacrimogeni adoperati, Carmen Dan ha precisato che sono collaudati, hanno i certificati di conformità e sono distribuiti da produttori autorizzati. Il ministro ha spiegato, d’altra parte, le azioni dei gendarmi col fatto che i manifestanti pacifici non si sarebbero delimitati da quelli violenti durante la protesta. Fino a domenica sera, presso la Procura Militare di Bucarest erano state registrate oltre 290 querele contro i gendarmi sporte dai partecipanti alla protesta antigovernativa del 10 agosto ed erano state ascoltato circa 130 persone. I procuratori militari hanno aperto un fascicolo in cui hanno avviato il perseguimento penale in rem per i reati di comportamento abusivo, abuso in servizio e negligenza in servizio, per quanto riguarda il modo d’intervento dei gendarmi durante la protesta del 10 agosto. Il procuratore-capo della Procura Militare presso il Tribunale Militare di Bucarest, Ionel Corbu, ha dichiarato che gli atti di aggressione sporporzionati non sono stati per niente giustificati, dato che cerano molteplici modalità di attenuazione delle violenze.
Genova – Le operazioni di ricerca delle persone date per disperse in seguito al crollo del ponte Morandi a Genova si sono concluse con un bilancio ufficiale di 43 morti, tra cui anche due romeni. Il Governo italiano accusa la cocessionaria Autostrade per lItalia della sciagura, mentre la compagnia non ha ammesso nessuna negligenza per la manutenzione del ponte. Venerdi, il governo di Roma ha lanciato ufficialmente la procedura di revoca della concessione ad Autostrade. Ieri, in Italia è stato giorno di lutto nazionale, con funerali di stato per 18 delle vittime. Le famiglie delle altre vittime hanno preferito organizzare funerali privati.
Bucarest — I romeni che vivono all’estero venuti per le vacanze in Romania sono cominciati a tornare al lavoro, cosicchè i valichi di confine, soprattutto nell’ovest del Paese, sono affollattissimi. I dati ufficiali indicano che negli ultimi giorni le frontiere romene sono state transitate da oltre 1.300.000 persone, cittadini romeni e stranieri, la più affollata essendo quella romeno-ungherese. D’altra parte, i poliziotti romeni e i partner internazionali hanno rintracciato, nei primi 6 mesi dell’anno, quasi 20.000 persone inserite nel Sistema d’Informazione Schengen (SIS) oppure ricercate tramite l’INTERPOL. Inoltre, oltre 400 latitanti ricercati a livello internazionale dalle autorità romene sono stati rimpatriati, ed oltre 360 persone ricercate dai partner internazionali sono state consegnate agli stati interessati.
Bucarest — L’Intelligence romena ha annunciato, in un comunicato, di essere in possesso di dati e informazioni certe, inclusivamente tecnici, che contro certe istituzioni finanziarie in Romania sono stati compiuti ampi attacchi cibernetici tra giugno e agosto del 2018. L’annuncio è stato fatto nel contesto in cui anche le banche americane hanno ricevuto moniti dall’FBI che certi hacker intenderebbero attaccare i sistemi di prelievo o effettuazione dei pagamenti con la carta di credito di milioni di dollari. L’Intelligence romena precisa che gli hacker usano diversi strumenti di attacco, tra cui alcuni dell’arsenale Cobalt Strike, associati ad un gruppo di criminali cibernetici dall’Europa dell’Est. Uno dei metodi di lavoro degli hacker, menziona l’Intelligence, consiste nel furto di somme di denaro, eliminando i limiti ai prelievi dai conti bancari.
Washington – Qualificazione per la tennista romena Simona Halep, numero uno mondiale, nella finale del torneo WTA di Cincinnati (Ohio), con un montepremi di quasi 2.900.000 dollari, dopo aver battuto, venerdi, per 6-3, 6-4 la bielorussa Arina Sabalenka, numero 34 WTA. La romena, la principale favorita e finalista nel 2015 e nel 2017 a Cincinnati, giocherà nella finale contro lolandese Kiki Bertens, numero 17 WTA. Per Simona Halep, la finale di Cincinnati sarà la 33esima della carriera, lei vantando finora 18 titoli. Daltra parte, la coppia formata del tennista romeno Horia Tecău e lolandese Jean-Julien Rojer, testa di serie numero 6, ha fallito, ieri, la qualificazione nella finale di doppio del torneo ATP World Tour Masters 1.000 di Cincinnati (Ohio), con un montepremi di quasi 5.700.000 dollari. Essi sono stati battuti da Jamie Murray (Gran Bretagna)/Bruno Soares (Brasile), testa di serie numero 4, per 6-7 (7), 6-2, 10-6.